Fonte: "Yahoo!Notizie":
Alcuni ricercatori dell’Università della California e del Carnegie Institution di Washington hanno annunciato la scoperta di un nuovo pianeta. E’ grande tre volte la Terra e orbita a una distanza che lo situa al centro di quella che viene definita la 'zona abitabile', la giusta distanza cioè da una stella. Ciò rende possibile trovare acqua sulla superficie dei pianeti: il pianeta è dunque abitabile.
COME E’ AVVENUTA LA SCOPERTA - Gli studi che hanno portato alla scoperta del nuovo pianeta sono cominciati esattamente undici anni fa: gli scienziati sono partiti con l’osservazione di una stella, Gliese 581, con i telescopi situati sull’osservatorio W.M. Keck alle isole Hawaii.Il telescopio dell’osservatorio è dotato di uno spectroscopio, strumento che permette di misurare esattamente la velocità 'radiale' delle stelle. In questo modo è possibile rilevare l’eventuale presenza di pianeti. I ricercatori sono stati in grado di individuare due nuovi pianeti orbitanti intorno alla stella Gliese 581. A differenza degli altri pianeti di questo sistema solare, però, il nuovo è quello che ha le più forti possibilità di essere un pianeta abitabile. Per la sua posizione, non troppo vicino alla stella né troppo lontano.
LE CARATTERISTICHE DEL NUOVO PIANETA (Per approfondire clicca qui) - Il pianeta, che ha preso il nome dalla stella attorno cui orbita (Gliese 581g, anche se possiede un nome non ufficiale, quello della moglie di uno dei ricercatori che l’hanno scoperto, e cioè Zarmina’s World) è molto più vicino al suo sole, la stella Gliese 5812, di quanto lo sia la Terra: 14 milioni di miglia contro i 93 milioni che separano la Terra dal Sole. Ha una orbita ogni 37 giorni, e mostra sempre la medesima faccia al Sole. Da una parte è sempre giorno, dall’altra è sempre notte. Le temperature possono arrivare a 160 sopra lo zero fino a 25 sotto zero. Ma nella parte sempre illuminata la temperatura è di tipo estivo. Il pianeta dista da noi circa 120 trilioni di miglia, circa 20 anni luce. Infine, il tipo di energia sviluppato dalla stella attorno a cui si muove il nuovo pianeta è di tipo piuttosto basso: questo, per i ricercatori, vuol dire una esistenza di diversi bilioni di anni, molto di più del nostro Sole. Ulteriori possibilità di sviluppare la vita, dunque.
IL PIANETA 'DAI RICCIOLI D’ORO' - Un pianeta è considerato abitabile quando si trova alla giusta distanza dal suo sole, non troppo vicino altrimenti avrebbe una temperatura infuocata, non troppo lontano perché sarebbe un corpo gelido. La distanza deve dunque permettere la presenza di acqua corrente e liquida. Le dimensioni devono poi essere tali da permettere la presenza di gravità necessaria a mantenere una atmosfera intorno ad esso. Ecco perché questo nuovo pianeta fa parte della categoria "Goldilocks planets", cioè 'pianeti dai riccioli d’oro', nomignolo che deriva dalla fiaba 'Riccioli d’oro e i tre orsetti'. La favola racconta di una bambina che sceglie un oggetto in mezzo a tre diversi. La bambina per fare ciò ignora quello troppo grande e quello troppo piccolo e sceglie quello che semplicemente 'è giusto'. In questo mondo, un 'pianeta dai riccioli d’oro' è quello che si adatta al medesimo principio: né troppo vicino né troppo lontano da una stella, in modo tale da garantire su di esso la possibilità della vita. Ovviamente il nuovo pianeta riapre per l’ennesima (e non sarà l’ultima) volta la domanda: "siamo soli nell’universo?". Il caso del nuovo pianeta offre però una prospettiva inedita e quindi aggiunge qualcosa di nuovo alla antica domanda: offrendo garanzie di vita in forme simili alle nostre, in un futuro ovviamente ancora lontano, il nuovo pianeta potrebbe essere abitabile da persone provenienti dalla terra. Un pianeta colonizzabile, che potrebbe offrire possibilità e speranze a lungo agognate agli abitanti di questa inquinata e malata Terra.
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