Buongiorno a tutti e ben ritrovati su queste pagine. Ieri sera ho finalmente concluso la lettura de "Progetto di Morte", classe 2005, di Robin Cook, ovvero lo scrittore definito dai critici "Il Re dei medical thriller".Sarà anche vero (e fonti autorevoli a me vicine me lo confermano!), ma questo libro - il primo che leggo di Cook, è quasi un insulto, tanto è banale e poco coinvolgente. Il sito "IBS" ne riporta la trama...leggiamola:
"Alvin Hayes, famoso genetista molecolare impegnato in rivoluzionari studi e con una discutibile vita privata, muore inspiegabilmente. Sconvolto dall'accaduto l'unico testimone, il giovane dottore Jason Howard, si improvvisa detective. Per lui la chiave della morte di Hayes non si cela nei locali equivoci di Boston ma negli stessi laboratori scientifici nei quali ha avuto luogo una straordinaria scoperta scientifica."
Oghey...allora,premesso che Jason Howard è tutto fuorchè giovane e che Hayes ha tutto,fuorchè una vita privata discutibile (a volte mi chiedo se qualcuno legga i libri,prima di postare le trame), l'opera di Cook è priva di mordente,ovvia quanto basta da far intuire cosa si cela dietro l'ordito della multinazionale farmaceutica per il quale JH lavora dopo 10 pagine e, nel complesso, l'intero volume soffre di una esasperante ridondanza condita da poca scorrevolezza...persino i personaggi, di quando in quando durante i dialoghi, dicono ai loro interlocutori di stringere e di arrivare al punto...e che cazzo.
Vabbeh...se volete leggere un buon thriller a sfondo medico, NON è questo il libro che fa per voi.
Addio
Ale
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento