Buonqualcosa a tutti e ben ritrovati su queste pagine.
Dopo aver chiuso il libro di David Gerrold "Vortice Galattico", la prima sensazione è stata piuttosto amara; una buona idea, quella del buon David, ma sfruttata invero piuttosto male. Ecco cosa riporta la quarta di copertina:
"Oltre l'orlo della galassia si trova una colonia di uomini il cui ricordo è andato quasi perduto nei secoli. Ora l'"Enterprise" si lancia negli spazi sfidando i pericoli di ogni genere, alla ricerca di un "sentiero stellare" che riapra le comunicazioni con quel piccolo avamposto di umani. Ma la via delle stelle non è mai facile: tra alieni bellicosi, uragani galattici e minacce al di là di qualsiasi immaginazione, ogni missione stellare è sempre un'avventura ricca di incognite. Kirk dovrà ancora una volta affrontare l'ignoto, e dimostrare che l'equipaggio dell'"Enterprise" non è una schiera di malvagi demoni."
Ora : il libro racconta di una nave generazionale gigantesca (al confronto della quale la possente Enterprise del capitano Kirk è poco più d'una pulce) ritrovata alla deriva nello spazio. Tutte le comunicazioni sono azzerate, il supporto vitale è minimo e non copre che una piccola parte dell'immensa struttura. Fra alterne vicende, l'equipaggio riesce a penetrare all'interno dello scafo dove due fazioni,isolate da oltre 180 anni sono in lotta per il controllo dell'astronave,che è in rotta verso un temibile buco nero gemello, un "Vortice Galattico"...
Tutto molto simpatico,indubbiamente e ovviamente c'e' molto più di questo;tuttavia lo stile del narratore è fin troppo prolisso e manca di quella verve tipica del capitano Kirk; inoltre vengono raccontati degli episodi del passato di Kirk che - onestamente, non trovano riscontro da nessuna parte. In linea di massima,quindi, ve lo consiglio solo se,come me,vivete di pane e Star Trek...in caso contrario lasciatelo sullo scaffale.
Addio
Ale
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