Per gli appassionati di fantascienza in generale e per quelli di Star Trek in particolare,oggi è un giorno importante, una ricorrenza da non dimenticare, un compleanno da festeggiare. La bellezza di quarantacinque anni fa, l’otto Settembre 1966, veniva trasmessa (per la Prima Volta) negli Stati Uniti, la puntata di Star Trek TOS “The Man Trap”, ovvero “Trappola Umana” qui in Italia, vero primo episodio della serie così come voluta dall’uccello della galassia Gene Roddenberry (ed episodio numero “6” nell’ordine di produzione). Questo episodio è stato trasmesso in Italia per la prima volta da TeleVenezia, il 15/09/1981 (piccole curiosità per veri Trekker…oghey,forse sono uno zinzino malato,ndAleNet). “Trappola Umana”, è importante nella storia di Star Trek, perché vede l’esordio di due personaggi fondamentali e di un comprimario : l’immarcescibile Dottor Leonard Horatius McCoy, il pervicace tenente Niota Uhura e l’attendente Janice Rand. Viene inoltre nominato per la prima volta nella saga il brandy Sauriano, bevanda che rimarrà un classico in tutte le successive serie di Star Trek, in particolar modo in Deep Space Nine.
Vediamo la trama di questo episodio: in data stellare 1531.1, l’Enterprise (avete mai notato che nella TOS i personaggi chiamano la nave “Interprais”?), giunge sul pianeta M-113 (quarto di Gamma Zeta) per portare medicinali e viveri agli archeologi Nancy e Robert Crater. Dei membri sbarcati sul pianeta, uno viene quasi subito ucciso, privato di tutto il cloruro di sodio del suo corpo; quando i due archeologi vengono fatti salire a bordo, si innesca una serie di terribili omicidi e alla fine si scoprirà che Nancy non è chi dice di essere…
Non vi svelo altro, perché ritengo che possiate vedere l’episodio in questione con una certa facilità – grazie anche, per esempio, all’ottimo lavoro di Rai4, che ripropone TOS in modo assolutamente gratuito.
Sapete…per quanto uno possa dilettarsi nello scrivere e per quanta passione si possa provare verso una serie, un oggetto, un giocattolo o quant’altro, non è mai facile riuscire a infondere nelle parole l’essenza di quella passione, di quel misto di amore reverenziale e di affetto quasi fraterno che permea i momenti che si trascorrono con l’oggetto di quel divertimento tutto personale. Spiegare cosa è per me Star Trek in tutte le sue varie incarnazioni è impresa tutt’altro che facile e rischierei d’essere poco chiaro, ridondante o addirittura stucchevole; quindi, lascio che il mio amore per ST scivoli non detto e non scritto attraverso queste parole digitali, filtri dal monitor e scorra nel Profondo Blu, per unirsi a quello di chi, come me, riconosce a Star Trek l’incredibile impulso che ha dato alla Sci-Fi contemporanea, plasmando de facto la fantascienza per renderla così come la vediamo e viviamo oggi. Senza Star Trek, molti capisaldi della Science-Fiction oggi non esisterebbero o sarebbero edulcorati, stravolti, snaturati nel loro intimo più profondo; molte innovazioni tecnologiche che oggi ci stupiscono (relativamente) e ci accompagnano quotidianamente vengono da ST e dal fiume di idee che ha donato – spesso indirettamente, a progettisti e scienziati. Quell’iPad che oggi è l’oggetto del desiderio in tutto il mondo, paga il suo pesante tributo a Star Trek : almeno un ventennio prima della sua messa in commercio, qualcosa di molto simile (per non dire uguale, al limite del plagio!), si vede in ST Next Generation nei Padd, conosciuti al pubblico italiano come DiPad (e già il nome la dice tutta,per non parlare della forma e dell’aspetto…). Quando Apple ha messo in commercio st’oggetto meraviglioso, la mia sorpresa è stata comunque minima rispetto alla maggioranza delle persone, perché nell’ iPad io non ho visto un oggetto nuovo o chissà quanto innovativo, ma solo l’ennesima realizzazione nel mondo reale di un’idea presa da Star Trek.Potremmo poi parlare del comando vocale, dello StarTac (il telefono più famoso del mondo), dei sensori tattili sugli schermi...
Vabbeh…al di la di tutto questo…Buon Compleanno, Star Trek.
E grazie.
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