9/10/2010
The Box, ovvero l'arte di uccidere una splendida idea
Buongiorno a tutti e ben ritrovati su queste pagine.La visione di "The Box", ieri, promettente film di Richard Kelly,non mi ha soddisfatto,bruciando sul finale tutte le aspettative che erano montate in corso d'opera.
Ci troviamo in Virginia,nell'anno del Signore 1976. Norma (Cameron Diaz, Charlie's Angels) e Arthur (James Marsden, X-Men),rispettivamente un'insegnante e uno scienziato della NASA,vedono la loro vita mutate profondamente (in peggio)quando ricevono una scatola di legno con un pulsante rosso,da un misterioso individuo (Frank Langella,Frost/Nixon) che fa loro una inquietante proposta . Le regole sono chiare:in cambio della pressione del tasto rosso,una persona sconosciuta alla coppia perderà la vita. In cambio,riceveranno la somma di un milione di dollari.
Fra ripensamenti e patimenti,sarà Norma a premere il tasto e da quel momento,si scateneranno una serie di eventi nefasti che sconvolgerà profondamente le loro vite. Nel film,si fa continuo riferimento a Marte e alla presenza di entità che eseguono test sull'animo umano. Non vengono mai esplicitamente citati alieni o marziani,ma i riferimenti sono comunque piuttosto chiari. Le premesse per un'ottima opera c'erano tutti,ma alla fine il tutto si riduce a una continua ricerca della verità ottenebrata dai rimorsi di coscienza dei due,una lungaggine inutile e controproducente che porterà ad un finale amaro e tutto sommato persino scontato.
Peccato,davvero.Non posso proprio consigliarvelo,al di la dell'ottima prova recitativa di tutti e tre i protagonisti.In ogni caso,la pellicola si basa sul libro di Richard Matheson "Button Button", classe 1970. Non l'ho ancora letto,ma lo farò.
Detto questo,ve lasco che c'ho da fax.
Addio.
Ale
ps:nella foto,Cameron Diaz,che rende sicuramente meglio come modella che come attrice,nonostante sia innegabilmente "cresciuta"sotto il profilo recitativo.
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