Buongiorno a tutti e ben ritrovati su queste pagine. Questa mattina, in sella al mio cavallo d'acciaio, ho dovuto improvvisarmi un novello Tomba, esibendomi in slalom degni del miglior videogame di corse; no, non stavo aggirando le voragini, i dossi e i sassi presenti sulla Laurentina(un plauso all'ente per la manutenzione strade), ma l'incredibile quantità di negr...pardon, di gente di colore...insomma,di "diversamente bianchi", (per usare un termine politicamente corretto) assembrati attorno ai semafori nel tentativo di vendere a qualche testa di cazzo le mimose strappate agli alberi dell'EUR. Il tutto perchè,ancora una volta, si festeggia oggi "La Festa della Donna", ovvero l'incontro tragicomico fra la banalità e l'idiozia. Ora...ogni anno posto un post (!) che esplicita chiaramente il mio pensiero. Non sarò da meno quest'anno, sempre nella speranza di raggiungere quanti più cuori possibili.
Addio.
Ale
Ecco un nuovo, tragicomico, "8 Marzo", dove orde di pulzelle sessualmente represse si rovescieranno per le strade della capitale, alla ricerca del leggendario maschio romano - quasi fosse il solo ed unico giorno sui 365/366 che compongono l'anno, nel quale queste strane creature possono uscire dai loro rifugi sotterranei e assaporare la luce del sole.
Questa sottospecie di festa, seconda solo a "San Valentino" per i suoi aspetti consumistici, ogni anno genera un traffico di denaro mostruoso. Trovo desolante il fatto che moltissime ragazze e donne si buttino nei locali dove c'e' qualche strip tease maschile, oppure costringano i propri partner a cene in locali superaffollati dove i prezzi vengono prontamente alzati del 50%.
Spero che tutte le appartenenti all'Universo femminile che passano su queste pagine,riflettano su una cosa, prima di gettarsi nei festeggiamenti.
E'bene ricordare, infatti, che l'origine di questa "festa", risale esattamente a 103 anni fa, quando, nel 1908, le operaie di una fabbrica tessile della Cotton, a New York, entrarono in sciopero per protestare contro le proibitive condizioni di lavoro alle quali erano sottoposte. Lo sciopero proseguì per diversi giorni, fino a quando, l'8 Marzo, il proprietario dell'industria fece sigillare le porte per punire le 129 operaie che si erano ribellate - chiudendole all'interno.
Successivamente, all'intero stabile venne appiccato il fuoco (non è mai stato chiarito se si trattò di un incidente o di un atto doloso);fatto sta che per le 129 povere criste nella fabbrica, non vi fu scampo : morirono arse vive o soffocate dal fumo. In ricordo di quelle donne che morirono coraggiosamente per il loro ideale, fu istituita la giornata internazionale della donna, mutuata dall'UDI (Unione Donne Italiane) e associata all'8 Marzo, con la tradizionale mimosa.
Quindi...a ben pensarci...c'e' poco da festeggiare : 129 donne sono morte fra le fiamme per difendere quello in cui credevano e credo sia quanto meno...poco rispettoso...fare festa per celebrare un evento così eroicamente tragico.
Pensateci, prima di farvi spennare al ristorante.
Rifletteteci, prima di spendere qualche decina di euro in una pianta che normalmente non regalereste mai.
Ragionateci,prima di scegliere il locale più "cool", dove si esibiranno i CentoCelle NightMare. (scusate...sbocco di vomito...Ok,tutto a posto).
Detto questo,ve lasco,che c'ho da fax.
Addio
Ale
3/08/2011
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