10/28/2011

Impassibili

Avessimo i nostri sensi
Anche se forse è meglio che non siano in Casa
Così intimo della Follia
È dipendere da loro

Avessimo gli occhi nella Testa -
Com'è meglio essere Ciechi -
Non potremmo guardare alla Terra -
Così assolutamente impassibili

Emily Dickinson

Highlander, l'ultimo errore.

Buongiorno a quasi tutti,buon Venerdi e ben ritrovati su queste pagine. Lo spunto per parlarvi del serial di Highlander, in voga negli anni ’90 e ancora oggi nella mia personalissima top-ten, mi viene dalla lettura del libro “Storia del Cinema della Fantascienza Volume 7”, di Claudia Mongini. Un tomo in verità piuttosto modesto, strutturato in maniera molto semplice : nel periodo che va dal 1985 al 1990, i blockbuster della Sci-Fi (da Aliens ad Atto di Forza, passando per Star Trek IV e V, La Mosca, Robocop e molti altri),vengono trattati con dovizia di dettagli, mentre gli altri film, anno per anno, vengono a malapena citati o trattati in modo superficiale (incredibile il caso di Tremors, un film divenuto un cult e per il quale l’autrice spende 3 righe). Al di la di qualche piccolo svarione, la cosa che trovo inconcepibile è l’errore commesso a pagina 25, quando viene appunto citato il telefilm “Highlander”. L’autrice sostiene infatti che “immortali si nasce…e si diventa”, e continua poi (ed ecco la megacazzata) dicendo che il giovane amico di Duncan MacLeod, ovvero Richard Ryan diventa immortale in seguito all’uccisione di un altro immortale. Manco per il cazzo,naturalmente. Se l’autrice, prima di scrivere idiozie, avesse seguito il telefilm, avrebbe scoperto che Ritchie diventa immortale dopo essere stato ucciso durante una rapina alla fine del quarto episodio della seconda stagione (cfr. Le Forze del Male), rapina durante la quale viene anche uccisa Tessa,la compagna di Duncan. Ritchie acquisterà così l’immortalità (solo morendo si può divenire immortali e questo è un dogma partorito dalla mente di Gregory Widen – il creatore dei personaggi di Highlander, e tutt’ora invariato) e, molto più avanti nel telefilm, si scopre che gli immortali possono percepire in anticipo se un mortale può divenire immortale quando muore per la prima volta.

Ora…io non sono un “esperto” di fantascienza,ma un semplice appassionato. Infatti,non mi metto a scrivere almanacchi. Secondo me,prima di mandare nelle rotative un testo con un errore così palese,ci sarebbe voluto un controllo ben più stretto; inoltre , mi trovo leggittimato a pensare che l’autrice non ha visto il telefilm (pur parlandone a sproposito) e che quindi, questa come altre info nel libro, possono essere state apprese da fonti esterne. Non a caso, rifiuto di comperare gli altri.

Quanto a voi…potete trovare il volume nelle librerie Fanucci, ma io,di certo,NON ve lo consiglio.

Alla prossima volta.

Ale

10/17/2011

Adotta Una Parola

Dal sito della società Dante Alighieri:

"La Società Dante Alighieri, in accordo con quattro dei più importanti dizionari dell’uso dell’italiano contemporaneo, propone una campagna per l’adozione delle parole dell’Italiano allo scopo di sensibilizzare il pubblico ad un uso corretto e consapevole delle parole, favorire una conoscenza più ampia del lessico, monitorare l’uso di alcuni termini e più in generale promuovere la varietà dell’espressione nel mondo della comunicazione globale."

Partecipare è semplice ed assolutamente GRATUITO (razza di purciari che non siete altro). Andate sul sito della società, cliccate su “come partecipare”; scegliete quindi uno dei quattro dizionari cliccando sull’apposita icona. Inserite la parola che intendete adottare nell’apposito campo a destra e, se quella data parola non è già stata assegnata a qualcuno, diverrà la “Vostra” parola per un anno.

In questo modo, vi prendete l’impegno di usarla correttamente di segnalarne un eventuale abuso; sarete i difensori del nostro idioma e aiuterete un gruppo di persone che ancora crede nell’importanza della Lettura, della Scrittura e – più in generale, della nostra amata Lingua Italiana.

Io ho adottato la parola “Curvatura”, ad imperituro omaggio a Star Trek. Voi,quale parola adotterete?

Q contro Q - Peter David

Buongiorno a quasi tutti e ben ritrovati su queste pagine. Ieri sera, durante un divertente derby capitolino, ho concluso la lettura de “Q contro Q”, interessante romanzo ambientato nell’universo di Star Trek “The Next Generation” e scritto da Peter David, autore di un discreto numero di racconti di ST.

Il sito “Bol.it”, riporta la quarta di copertina; leggiamola insieme:

“Durante tutti i suoi viaggi il Capitano Jean-Luc Picard non ha mai affrontato un avversario più potente di Q, un essere proveniente da un altro continuum che Picard ha incontrato nella sua prima missione come Capitano della nave stellare Enterprise. Da allora, Q è tornato più volte a infastidire Picard e il suo equipaggio. A volte pericoloso, a volte soltanto detestabile, Q è sempre stato misterioso e, a quanto è sembrato, onnipotente. Ma questa volta, quando Q appare, è per chiedere aiuto a Picard. Sembra che un altro membro del Q Continuum si sia inserito in una imponente sorgente di energia che rende questo essere più potente della forza combinata dell'intero Q Continuum. Questo Q rinnegato si chiama Trelane, conosciuto anche come il Cavaliere di Gothos, che il Capitano Kirk e il suo equipaggio avevano incontrato per la prima volta oltre cento anni prima. Q spiega che, armato di quell'incredibile potere, Trelane è diventato terribilmente pericoloso. Picard viene quindi coinvolto in una imponente lotta tra super esseri. E stavolta la posta in gioco non è soltanto la nave di Picard, né la galassia, né persino l'universo... stavolta la posta in gioco è tutto il creato”.

Racconti di Star Trek, nella mia carriera di lettore, per così definirla, ne ho macinati un bel po’; fra i molti che ho letto, non posso non annoverare questa fatica di Peter David come una delle migliori incarnazioni cartacee di “The Next Generation”. Eccezion fatta per piccoli svarioni che definirei “comportamentali”, l’autore è riuscito a trasferire su carta il carattere dei personaggi, intrecciando alla perfezione le trame di alcuni episodi, evolvendole in una storia appassionante, immersiva e coinvolgente. Non voglio proseguire oltre con i commenti,lasciandovi il piacere di una lettura Trek davvero degna di nota.

Per affrontare correttamente la lettura, sarebbe opportuno – ma non strettamente necessario, aver visto i seguenti episodi di Star Trek :

- TTOS : Oltre la Galassia – Il Cavaliere di Gothos.

- TTNG : Universi Paralleli – L’Enterprise Del Passato – Deja-Q.

Un libro che non dovrebbe mancare nella vostra biblioteca. Consigliato.

Cowboys & Aliens


Come sicuramente saprete, Venerdi ultimo scorso è uscito nelle sale Italiane l’ultima ma non ultima fatica cinematografica di Steven Spielberg – Cowboys & Alieni, per la regia di Jon Favreau con Harrison Ford (Indiana Jones) e Daniel Creig (il più recente 007). Questa rinnovata vena aliena del papà di ET (vedi il bellissimo Falling Skies), è pappa reale per chi, come me, vive di pane e ufo. Il film appena uscito è un piccolo gioiello, forse non perfetto,ma molto avvincente e scorrevole.

Ci troviamo nel 1875 : un uomo si sveglia nel mezzo del nulla, a poca distanza dalla città di Absolution. E’privo di memoria, ferito al fianco e porta un misterioso bracciale al polso sinistro; i tentativi di toglierlo non vanno a buon fine. Dopo un’aggressione che supera brillantemente, il nostro eroe arriva nella cittadina, dove non tarda a farsi qualche nemico e, in virtù di questo,viene arrestato…ma mentre sta per essere condotto dallo sceriffo federale, il primo di molti scontri contro gli alieni prende atto : è un vero disastro per gli Umani che, armati solo di colt e fucile,hanno la peggio – con l’eccezione del nostro 007 che scopre come il suo bracciale possa mutare in un arma potentissima capace di abbattere i droni…sarà solo l’inizio di un crescendo di azione e buoni sentimenti, con la classica visione Spielberghiana che vede più umani e meno alieni, più motivazioni e meno istinto.

Non voglio svelarvi altro, ma vi invito, caldamente,alla visione del film.

Alla prossima volta.

Addio

Ale