6/28/2011

Priest

Lo so,lo so…ho colpevolmente latitato da questo blog per un bel pezzo. Il problema,come sempre,è il Tempo – o forse il Lavoro, uno inversamente proporzionale all’altro,che mi impedisce di scrivere quanto e come vorrei. Sia come sia, non sono qui per tediarvi con le mie disgrazie,ma per parlarvi di un film da poco uscito nelle sale e che risponde al nome di Priest, di Scott Stewart, già autore dell’ottimo “Legion”.

Il sito “ComingSoon” ne riporta la trama : leggiamola insieme.

“Il film è ambientato in un mondo alternativo, un mondo devastato per secoli da lotte tra uomini e vampiri. La storia si svolge attorno alla figura leggendaria di un Prete Soldato (Paul Bettany), distintosi nell'ultima Guerra dei Vampiri, che ora vive nelle tenebre insieme agli altri esseri umani, oppressi in città murate e distopiche governate dalla chiesa. Quando sua nipote (Lily Collins) viene rapita da un gruppo di vampiri assassini, il Prete scioglie i voti per iniziare una caccia ossessiva per trovare la nipote prima che diventi un vampiro. Lo accompagnano in questa crociata il fidanzato di lei (Cam Gigandet), uno sceriffo della terra di nessuno dal grilletto facile e una ex Sacerdotessa Guerriera (Maggie Q) che possiede capacità di combattimento dell'altro mondo”.

Un gran bel titolo,si. Con un sempre bravissimo Karl Urban nei panni del cattivo di turno e con Paul Bettany in grande spolvero il quale – dismessi i panni dell’arcangelo Gabriele, ben si trova in quelli del cacciatore di Vampiri; vampiri che sono un omaggio agli IMP di Doom (e se non sapete cosa sono,andate a documentarvi prima di subito), ottimamente realizzati così come l’intera produzione; il finale è,per così dire, aperto e non mi sorprenderebbe affatto trovare un “Priest 2” nelle sale fra qualche tempo. In definitiva, un buon film, che vi consiglio caldamente di vedere.

Alla prossima volta.


Ale

Notizie

Posso leggere i Telegrammi
Una Lettera cara per me
L'avanzare e il Retrocedere della Borsa
E cosa dice il Mercato

Il Tempo - come le Piogge
Siano cominciate nelle Contee.
Sono Notizie nulle come il niente,
Ma più dolce così, di nessuna.

Emily Dickinson

6 Giorni...

...Sulla merda...No,pardon...Sei giorni sulla terra. Si,è questo il titolo.

Beh…ne ho visti di film del cazzo, ma questo, davvero, è probabilmente uno dei più brutti in assoluto. Al di la del mio patriottismo, al di la dell’argomento che amo in maniera viscerale…sto film è proprio un cesso. “ComingSoon” ne riporta la stringatissima trama…vediamo.

“Il dottor Piso, un coraggioso scienziato, studia da anni l'inquietante fenomeno delle alien abductions (rapimenti alieni) attraverso l'ipnosi. L'incontro con la giovane Saturnia lo porterà a scoperte ancor più sconvolgenti, conducendoci nella realtà nascosta per millenni dietro le quinte della storia...”

Purtroppo,qui,l’unica cosa sconvolgente è che si possano spendere soldi per un’abominio del genere; è vero che l’avremo visto, complessivamente, in cinque su tutto il pianeta ma è altrettanto vero che pellicole di questo stampo infangano il lavoro di seri ufologi e appassionati che si dedicano al mistero dei rapimenti con un approccio serio e professionale; quest’immondizia mescola malamente religione, misticismo, servizi segreti, sesso, rapimenti e ufo in un calderone affogato dall’assurdità delle idee espresse nel film : il risultato è un tale schifo che io lo userei come mezzo di tortura per i prigionieri di guerra. E mo basta,che c’ho speso pure troppe parole. Lasciatelo dov’e’.

6/20/2011

Co-Op a tutti i costi

Buongiorno a quasi tutti, buon Lunedi e ben ritrovati su queste pagine; è da poco arrivato sugli scaffali, nella sua consueta veste multipiattaforma, "Hunted : The Demon Forge", un titolo sviluppato da Bethesda, nei cui studi ho avuto il piacere di vederlo in anteprima nel Febbraio scorso. Si tratta di un videogame fantasy in terza persona, pensato per la cooperazione : nei panni di un guerriero e di una serafina, due giocatori (in LAN, Internet o Split-Screen), vivranno una magica avventura in terre lontane, per sconfiggere un temibile demone. Tutto molto bello sulla carta,ovviamente, ma una volta messe le zampe sul titolo completo (in versione PC, ndAleNet) sono rimasto colpito dall'incredibile rozzezza del gioco, zeppo di bachetti più o meno evidenti, afflitto da un sistema di salvataggio a dir poco ridicolo (unicamente a checkpoint, lontanissimi gli uni dagli altri) e, in generale, ridondante ed estremamente difficile anche a livello "facile"; questo è dovuto al fatto che i nostri due eroi tendono a morire anche per uno starnuto o per un calcio sul mignolo, il che mina profondamente l'esperienza di gioco. Il fatto che si muoia spesso, unito a checkpoint troppo distanti,si traduce puntualmente nell'obbligatorietà di ripercorrere più e più volte gli stessi percorsi. Non ci sono strategie attuabili,non ci sono variazioni sul tema: tutto sta a menare le mani a più non posso, a distanza o con la spada.

Un vero peccato:l'idea era più che buona, ma il gioco è veramente amarognolo, anche sotto il mero punto di vista grafico (per tacere del doppiaggio,ai minimi storici).
Secondo me, non vale assolutamente la spesa,quindi mio malgrado devo sconsigliarvelo.

Addio.

Ale

6/13/2011

X Men L'Inizio, quando il prequel è meglio...del prequel

Alla via così.
E' appena uscito nelle sale Italiane "X-Men L'Inizio", un film di Matthew Vaughn che conosciamo per The Snatch e Lock & Stock; in questo film,come si evince dal titolo, si raccontano le origini degli X Men; si scopre la giovinezza di Xavier (il professor X) e le atrocità vissute da Lehnsherr (Magneto) nel campo di concentramento polacco, gestito dal sadico Dottor Schmidt (interpretato da un Kevin Bacon visibilmente invecchiato ma in grande spolvero). Il sito "ComingSoon", riporta la trama : vediamo di cosa si tratta.
Tratto dall'omonimo fumetto della Marvel, il film racconta della giovinezza di due amici che scoprono di avere poteri speciali, Charles Xavier e Erik Lensherr; del loro lavorare assieme, con altri mutanti, contro la più grande minaccia che il mondo abbia affrontato; del loro allontanarsi causa un dissidio che li vedrà diventare arcirivali con i nomi di Professor X e di Magneto. Il film è ambientato negli anni '60, all'alba dell'era spaziale, l'epoca di JFK. Un periodo storico all'insegna della Guerra Fredda, in cui l'intero pianeta era minacciato dalle crescenti tensioni fra Stati Uniti e Russia. L'era in cui il mondo scoprì l'esistenza dei mutanti."
In una parola, il film è fantastico; ottimamente girato, ottimamente realizzato, ottimamente interpretato; superiore di almeno tre lunghezze a "X Men Origins:Wolverine", il nuovo capitolo offre un'amplissima panoramica su tre dei personaggi principali di quella che è diventata, ad oggi, una pentalogia: Xavier, Mistica e Magneto, con una menzione speciale per il Dottore dalla pelle blu, ovvero "Bestia", visto essenzialmente nel secondo Film.
Un piccolo gioiello, con un cameo di Hugh Jackman che vale il prezzo del biglietto; un film imperdibile, che non dovreste perdere per nessun motivo...e se non avete visto gli altri,non preoccupatevi:iniziate con questo,gli altri verranno da se.

Alla prossima volta.

Ale

Star Trek - Requiem

Buongiorno a tutti,buon Lunedi e ben ritrovati su queste pagine.
Nel fine settimana, ho avuto modo di concludere la lettura de "Star Trek Requiem", un romanzo ambientato nell'Universo di Next Generation; in questo libro, l'autore Friedman (il mio scrittore favorito per quanto concerne ST, secondo solo a William Shatner), racconta di un meeting della Federazione con la razza dei Gorn, ovvero la specie rettile vista nel più citato episodio di TOS, ovvero "Arena". Il sito "Delos Store", dove è anche possibile acquistare il libro, ci riporta la quarta di copertina:
"Venticinque anni fa, il capitano Jean Luc Picard, a bordo della U.S.S. Stargazer, aveva intrapreso i primi accordi di pace con i Gorn, una razza aliena molto aggressiva. Adesso, al comando della U.S.S. Enterprise, si sta dirigendo al pianeta natale della razza rettile per completare quell'importante missione: sigillare una pace duratura. In rotta per il pianeta
Gorn, l'Enterprise si ferma a investigare su una misteriosa stazione aliena di proporzioni gigantesche. Salito a bordo della base, un congegno simile a un teletrasporto temporale manda improvvisamente Picard a ritroso nel tempo, all'epoca del leggendario Capitano Kirk e della prima Enterprise. Nel contempo giunge la notizia che il summit con i Gorn potrebbe
saltare a causa dei tumultuosi contrasti politici sempre più frequenti sul pianeta alieno.
Con la pace di tutta la galassia in pericolo, la ricerca di Picard deve attendere. Riker è ora costretto a portare avanti la missione. Ma il Capitano Picard si trova intrappolato nel passato, sul pianeta Cestus III in un momento cruciale per la storia della Federazione, a pochi giorni dall'arrivo di Kirk, Spock e McCoy. Picard dovrà prendere una decisione: accettare inerme la distruzione della colonia e morire nell'attacco, sacrificando la sua vita e quella di tutti i coloni, oppure unirsi a questi ultimi nel vano tentativo di difesa, sfidando il verdetto della Storia e alterare così il corso del tempo.
"

Allora...in questo romanzo, il buon Friedman, non tratteggia degnamente i personaggi dell'Enterprise D, con la sola eccezione del Capitano Picard, reso in maniera molto fedele a quanto visto durante l'epica serie; il libro parte piuttosto lentamente e si dipana a fatica,almeno nella prima parte; quando l'azione prende vita, allora la musica cambia e l'opera diventa - se non proprio gradevole, quanto meno scorrevole.
Un buon libro,ma che consiglio esclusivamente a chi ama ST TNG; tutti gli altri, lo lascino (e lo dico a malincuore) sugli scaffali.

Al prossimo post.

Ale

6/09/2011

Però!

Oggi vorrei congratularmi con l'ottimo lavoro svolto dalla società manutentrice della strada che si vede nella foto qui accanto. Dopo un brevissimo periodo di tempo (cfr. almeno 3 anni), oggi ho trovato delle bellissime strisce gialle tatuate sull'asfalto. Un lavoro titanico, davvero, che tocca tanto Via Laurentina in direzione dei Ponti, tanto la piazzetta nell'immagine (purtroppo non ho trovato una immagine recente). Un lavoro a dir poco magnifico, davvero complimenti...le strisce sono splendide. Certo, quel tratto di strada è pieno zeppo di buche che definirei crateri da impatto, dossi lunghi 30 centimetri e alti almeno 4...il fondo stradale è disconnesso e nei giorni di pioggia è una vera sfida contro il Fato...ci sono sassi e breccole sparse per tutto il tragitto, le buche dei tombini sono dei veri e propri avvallamenti che spezzano le ruote e la schiena dei motociclisti...ma le strisce gialle, davvero, sono perfette. Bravi.


ps: la foto appartiene a Google Maps; non si intende violare alcun copyright.

6/08/2011

Robin Cook - Progetto Di Morte

Buongiorno a tutti e ben ritrovati su queste pagine. Ieri sera ho finalmente concluso la lettura de "Progetto di Morte", classe 2005, di Robin Cook, ovvero lo scrittore definito dai critici "Il Re dei medical thriller".Sarà anche vero (e fonti autorevoli a me vicine me lo confermano!), ma questo libro - il primo che leggo di Cook, è quasi un insulto, tanto è banale e poco coinvolgente. Il sito "IBS" ne riporta la trama...leggiamola:
"Alvin Hayes, famoso genetista molecolare impegnato in rivoluzionari studi e con una discutibile vita privata, muore inspiegabilmente. Sconvolto dall'accaduto l'unico testimone, il giovane dottore Jason Howard, si improvvisa detective. Per lui la chiave della morte di Hayes non si cela nei locali equivoci di Boston ma negli stessi laboratori scientifici nei quali ha avuto luogo una straordinaria scoperta scientifica."
Oghey...allora,premesso che Jason Howard è tutto fuorchè giovane e che Hayes ha tutto,fuorchè una vita privata discutibile (a volte mi chiedo se qualcuno legga i libri,prima di postare le trame), l'opera di Cook è priva di mordente,ovvia quanto basta da far intuire cosa si cela dietro l'ordito della multinazionale farmaceutica per il quale JH lavora dopo 10 pagine e, nel complesso, l'intero volume soffre di una esasperante ridondanza condita da poca scorrevolezza...persino i personaggi, di quando in quando durante i dialoghi, dicono ai loro interlocutori di stringere e di arrivare al punto...e che cazzo.

Vabbeh...se volete leggere un buon thriller a sfondo medico, NON è questo il libro che fa per voi.

Addio

Ale

6/07/2011

Marzo


Marzo è il Mese dell'Attesa.
Le cose che non sappiamo -
Le Persone pronosticate
Stanno arrivando ora -
Cerchiamo di esibire un'appropriata serietà -
Ma una pomposa Gioia
Ci tradisce, come il primo Fidanzamento
Tradisce un Ragazzo.

Emily Dickinson

883 - Gli Anni

883 - Gli Anni (testo e video)
-
Stessa storia stesso
posto stesso bar
stessa gente che vien dentro
consuma poi va
non lo so che faccio qui
esco un po'
e vedo i fari dell'auto che mi
guardano e sembrano chiedermi chi
cerchiamo noi
gli anni d'oro del grande Real
gli anni di Happy Days e di Ralph Malph
gli anni delle immense compagnie
gli anni in motorino sempre in due
gli anni di "che belli erano i films"
gli anni dei Roy Rogers come jeans
gli anni di qualsiasi cosa fai
gli anni del" tranquillo, siam qui noi"
siamo qui noi
stessa storia stesso
posto stesso bar
una coppia che conosco
c'avran la mia eta'
come va salutano
cosi' io
vedo le fedi alle dita dei due
che porco giuda potrei essere io
qualche anno fa
gli anni d'oro del grande Real
gli anni di Happy Days e di Ralph Malph
gli anni delle immense compagnie
gli anni in motorino sempre in due
gli anni di "che belli erano i films"
gli anni dei Roy Rogers come jeans
gli anni di qualsiasi cosa fai
gli anni del" tranquillo, siam qui noi"
siamo qui noi
stessa storia stesso
posto stesso bar
stan quasi chiudendo
poi me ne andro' a casa mia
solo lei davanti a me
cosa vuoi
il tempo passa per tutti lo sai
nessuno indietro lo riportera'
neppure noi
gli anni d'oro del grande Real
gli anni di Happy Days e di Ralph Malph
gli anni delle immense compagnie
gli anni in motorino sempre in due
gli anni di "che belli erano i films"
gli anni dei Roy Rogers come jeans
gli anni di qualsiasi cosa fai
gli anni del" tranquillo, siam qui noi"
siamo qui noi.
siamo qui noi.

6/03/2011

Paul

ATTENZIONE : IL POST CHE SEGUE CONTIENE DEGLI SPOILER; SE AVETE INTENZIONE DI VEDERE "PAUL",NON PROSEGUITE NELLA LETTURA.
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Buongiorno a tutti e ben ritrovati su queste pagine; dopo un Giovedì che entrerà negli annali come uno dei più sfigati di tutta la mia esistenza, rieccoce qua a scrive der più e der meno.
Nella fattispecie, oggi vorrei parlarvi di un film appena uscito nelle sale e che risponde al nome di "Paul", per la regia di Greg Mottola, con Nick Frost e Simon Pegg (quest'ultimo visto nei panni di Scotty nell'ultimo film di Star Trek).
Il Sito "ComingSoon" ne riporta la trama, stringata ma efficace. Leggiamola:
"Graham Willy e Clive Collings, due nerd inglesi appassionati di fantascienza, partono per gli Stati Uniti alla volta di una convention di fumetti. Attraversando il deserto del New Mexico s'imbattono in Paul, un alieno che per 60 anni è stato tenuto prigioniero di una base militare top secret dalla quale è appena evaso. Paul condurrà i due terrestri in un'avventura on the road nel tentativo di raggiungere l'astronave che lo potrebbe riportare a casa prima di essere bloccato dagli agenti del governo o dal padre infuriato di una giovane che hanno accidentalmente rapito."

Right,si,diciamo che grosso modo la trama è quella, al di la di qualche fronzolo supplementare; quello che conta è che questo "Paul" è un grandissimo film, divertente, ottimamente girato, pieno di guizzi e di citazioni. Fra le tante chicche, vorrei citare la scena nella quale i due protagonisti, nel pieno del comic-con, passano davanti ad uno stand dove stanno trasmettendo la puntata della serie classica di Star Trek "Arena" (è interessante notare che, per esempio, anche nel film "Tropic Thunder" di e con Ben Stiller, nella scena della tenda militare sotto la pioggia, Ben sta guardando sul suo pad la stessa puntata!), quando Kirk lotta contro il Gorn in uno dei duelli più buffi e insieme più rilevanti nella storia della fantascienza.
La supercattiva del film, che vuole uccidere Paul, è nientepopodimeno (cioè,la stessa quantità di popo'), che miss Sigourney Weaver (cosa questa, la caccia-alieni per eccellenza; spettacolare, durante lo scontro finale, la citazione "Sta lontano da lei, maledetta!", pronunciata da una delle co-protagoniste all'indirizzo proprio della ex Ripley. Anche il luogo dove il buon Paul riuscirà ad avere un passaggio per tornare nel suo mondo, ricorda in modo deciso quanto visto in un altro,immortale classico della fantascienza, ovvero "Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo".

Detto questo, non posso che consigliarvi caldamente la visione del film,perchè è davvero un piccolo gioiello; vi farete un sacco di risate attraverso una storia tutto sommato articolata, condita da personaggi accattivanti e con la realizzazione tecnica dell'Alieno che sfiora la perfezione.
Se proprio devo trovare un difetto a questo film, è la scelta del doppiatore di Paul, ovvero Elio del gruppo "Elio e Le Storie Tese". Io, che sono vagamente appassionato di fantascienza, trovo quasi intollerabile che un Alieno parli con un'accento smaccatamente milanese, che cazzo...al di la del fatto che,secondo me, un buon doppiatore è prima di tutto un buon attore (e penso che Elio non sia ne l'uno ne l'altro) trovo impensabile far doppiare un entità biologica extraterrestre a Elio...non capisco come si possa anche solo pensarla,una cazzata del genere.
Il film sarebbe stato "Perfetto" senza questa puttanata : così, purtroppo, rimane un'ottimo film, ma con una incomprensibile sbavatura.
Detto questo,ve lasco,che c'ho da fax.

Addio

Ale

6/01/2011

HereAfter - A Clint...

...Ma vaffanculo,va,te e chi t'ha messo dietro alla macchina da presa.
Ahem...buongiorno a tutti e ben ritrovati su queste pagine; ieri sera, vinto dalla curiosità, ho messo il disco di "HereAfter" nel lettore e quello, ahimè, è stato il mio primo errore. Il secondo è di aver visto il film fino alla fine, due ore e mezza di una rottura di coglioni biblica, al limite del paranormale. Paranormale è anche il leit-motiv che muove st'imbarazzante filmaccio dall'inizio alla fine:tre storie apparentemente slegate fra loro che convoglieranno, dopo una lunga agonia (dello spettatore,ndAleNet) verso un solo, corale finale che finalmente metterà fine alle sofferenze. Recitato male e privo di interesse, tedioso, lentissimo, banale nel suo desiderio di esaltare le emozioni cupe (dalla disperazione alla perdita, passando per l'Amore e la Morte) riuscendo solo a far venire voglia di buttare il dvd dalla finestra.
Un film da quale dovreste tenervi alla larga...se poi siete masochisti, qui c'e' anche una bella recensione (che NON condivido).

Addio

Ale