9/29/2012

I'm Alive - Recensione PC

Nell'anno del Signore 2009, uscì nelle sale cinematografiche un film di John Hillcoat, “The Road”. Si trattava dell'adattamento di un romanzo di Cormack McCaarthy, appunto “La Strada”, autore che peraltro vinse il Pulitzer nel 2007. Il film vedeva un Viggo “Ramingo” Mortensen girovagare insieme a suo figlio in uno scenario post-apocalittico per le terre degli Stati Uniti diretto a Sud, verso un clima migliore. Non verrà mai spiegato cosa sia accaduto realmente: una bomba atomica? Una guerra? Una invasione aliena? Non è dato sapere. Quello che è certo è che il mondo è diventato una distesa unica di sabbia e rocce e i pochi sopravvissuti, in perfetto stile Buron-Son, si sono raggruppati in bande di teppisti, fuorilegge e cannibali. Fra i pochi oggetti salvati dal disastro, il protagonista del film vanta una preziosa pistola con due soli colpi, ed insegnerà al figlio come usare l'arma. Non ci dilunghiamo oltre in questa sede sulla pellicola ma è fuor di dubbio che alla Ubisoft si siano non poco ispirati a “The Road” per la creazione di “I'm Alive”, titolo appartenente al genere “survival” e disponibile sulle principali piattaforme di gioco.

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Destini - Star Trek Voyager

Fra i libri di Star Trek, come ho detto più di una volta, non ci sono solo gioielli e capolavori. Purtroppo ci sono anche parecchie buste, ovvero libri che non rispecchiano l'Universo Trek dove sono ambientati, libri con errori più o meno madornali e, più semplicemente,anche libri noiosi.

Fa parte di quest'ultima categoria, anche il primo volume di due della saga "Destini", di Jeri Taylor, ambientato più o meno a cavallo della quarta stagione di Star Trek Voyager. Il sito dello Star Trek Italian Club ci viene incontro con la trama (che è cumulativa di ambo i volumi; il secondo lo recensirò a breve). Leggiamola:

"In seguito a un incontro con alcuni feroci alieni, l'equipaggio del Capitano Janeway viene bruscamente strappato e separato dalla U.S.S. Voyager. Soli e disorientati in una prigione planetaria sconosciuta, il gruppo di ufficiali federali viene costretto a una dura prova di sopravvivenza. Per mantenere vive le speranze di fuga, i colleghi e amici della Voyager iniziano a raccontarsi le rispettive storie, le strade percorse, le gioie e i dolori di esperienze diverse culminate in un destino comune: l'affascinante viaggio attraverso le distese spaziali del Quadrante Delta. Le peripezie di un giovane senza amore ma deciso a trasformare i suoi sogni in realtà; la leggenda di un Vulcaniano in grado di diventare amico di una coraggiosa e compassionevole donna terrestre; il racconto di una ragazza aliena spinta dall'infinita curiosità alla scoperta di un mondo nuovo fatto di meraviglie e pericoli e infine la storia di un uomo, forse il più vicino al Capitano Janeway, la cui tacita fedeltà potrebbe costituire la chiave per la sopravvivenza dell'intero equipaggio della U.S.S. Voyager.
Destini, da uno dei creatori di Star Trek: Voyager, è il naturale seguito di "Mosaico". Ritorna Jeri Taylor con un nuovo affascinante romanzo, preceduto da una introduzione esclusiva per il pubblico italiano rilasciata dalla stessa autrice."

Ecco.
E'più bella la trama del libro, sicuramente. Si tratta di un volume noioso e poco scorrevole. In questa prima parte, troverete i racconti degli "esordi", di Chakotay (forse l'unica gradevole), di Harry Kim, B'Elanna Torres e Tom Paris. Solo le poche pagine che narrano l'ingresso di Tom e B'Elanna nei Maquis valgono la lettura : per il resto, tutto troppo, decisamente amaro e legnoso.

Non mi sento proprio di consigliarverlo - vista anche l'intrinseca difficoltà che si incontra nel trovarlo ma, se come me siete dei veri trekker, puntate i phaser qui per acquistarlo online.

Al prossimo post

Ale

Uno Stargate a Roma,almeno per Fiction

Fra le tante vittime dello scellerato mercato televisivo Americano, c'e' anche la serie fantascientifica "Stargate Universe", brillante serial composto purtroppo da sole due stagioni, ideata da Brad Wright e Robert C.Cooper e prodotta dalla Goldwin Mayer. Un piccolo gioiello sci-fi sconosciuto ai più,mandato in onda in Italia raramente e ad orari improponibili, senza repliche e senza un vero finale. Un autentico peccato, perchè SGU è davvero un opera ricca e intensa, piena di colpi di scena, con quaranta puntate una migliore dell'altra. Molto, molto alla lontana, l'equipaggio della nave Destiny ricorda quello della Voyager di trekkiana memoria : un gruppo eterogeneo di umani si ritrova a milioni di anni luce dalla Terra e la lotta quotidiana per le risorse, il cibo, l'acqua e il ritorno a casa fa da sfondo ad un Universo vivo e vitale, pieno di Alieni e meraviglie, di Vita e di Morte. Se volete leggere qualcosa in più su questa serie, potete sfogliare la pagina di Wikipedia, cliccando qui.


Qui, invece, trovate il mio vecchio post su uno dei luoghi più affascinanti di Roma - in termini culturali, ovviamente, ovvero la Centrale Montemartini. La domanda è : che centra SGU con un museo classe 1912? Centra, eccome.

Guardando la serie, infatti, non si può non notare che nella quindicesima puntata della seconda stagione, ci si trova proprio dentro alla Centrale! Naturalmente, la cosa non ha avuto il minimo risalto e anche nelle vostre (spero) future visite alla centrale non troverete nessun accenno a questo fatto a mio avviso davvero importantissimo.

In buona sostanza, vi ho dato un motivo in più per visitare questo museo estremamente affascinante e spero che dedicherete un pò di tempo nel viaggiare con il Dottor Rush, Scott, TJ, il colonnello Young e gli altri membri dell'equipaggio a bordo della Destiny, alla ricerca di un portale verso casa...

Al prossimo post.

Ale

9/16/2012

Ancora Tua

Legami - potrò ancora cantare -
Scacciami - il mio mandolino
Risuonerà sincero, dentro -
Uccidimi - e la mia Anima salirà
Inneggiando in Paradiso -
Ancora tua -

Emily Dickinson

9/09/2012

Breve Storia dell'Ufologia a Fumetti

Minipost informativo per ricordarvi che è da poco disponibile nelle migliori edicole, "Breve Storia dell'ufologia a fumetti", di Rosario Raho e Giuseppe di Bernardo, edito dalla Light & Darkness Publishing e dal costo di 2,70 lemuri. L'abo vede protagonista Roberto Pinotti (il Presidente del Centro Ufologico Nazionale) il quale, durante una intervista, ripercorre i punti salienti della storia dell'Ufologia, dagli avvistamenti del mondo antico fino ai giorni nostri, passando per i rapimenti e i contattisti.

Un fumetto che non dovrebbe mancare assolutamente nella vostra collezione; raccontato benissimo e disegnato ancor meglio (con qualche piccolissimo errore ortografico ogni tanto,ma transeat), è un'opera davvero degno di nota e con un colpo di scena finale che non mancherà di deliziare gli appassionati.

Buona lettura!

Ale

Mosaico - Star Trek Voyager

Buona Domenica a quasi tutti e ben ritrovati su queste pagine.
Ieri notte ho concluso la lettura de "Mosaico", un romanzo scritto da Jery Tailor e ambientato nell'Universo di Star Trek Voyager. Localizzato, grosso modo, a cavallo fra la seconda e la terza stagione, il racconto ci porta a scoprire la storia del Capitano Kathryn Janeway, dalla sua infanzia fino al viaggio nelle profondità del quadrante Delta.
Il sito Delos ci viene incontro con la quarta di copertina.Leggiamola:

Nelle profondità del Quadrante Delta, un attacco a sorpresa dei Kazon costringe il Capitano Janeway a combattere una disperata battaglia su due fronti. Mentre la U.S.S. Voyager si misura con un vascello da guerra kazon nel bel mezzo di una nebulosa di gas, una Squadra di ricognizione è rimasta intrappolata sulla superficie di un pianeta selvaggio e appare presa di mira da superiori forze di terra kazon. Costretta a scegliere fra la salvezza della propria nave e le vite della sua gente, Janeway rivive i momenti più importanti della propria esistenza. Dall'adolescenza sino alla prima appassionata storia d'amore, dai successi iniziali fino alla più grande delle tragedie, il passato di Janeway viene alla luce mentre lei deve compiere quelle scelte che l'hanno condotta a divenire la donna che è oggi, la donna che adesso deve rischiare ogni cosa per comporre un ulteriore tassello del mosaico chiamato Kathryn Janeway.

Una storia decente,tutto sommato, che alterna, di capitolo in capitolo, i ricordi di Janeway con la pressante difficoltà di salvare la squadra di ricognizione che si è persa nel sottosuolo di un pianeta dominato da un'antica e pericolosa razza aliena.
Dal mio punto di vista,l'autrice fa apparire Janeway un pò troppo emotiva e ci sono un paio di svarioni che proprio non ho gradito. Nel racconto,si cita il fatto che il primo comando di Janeway sia risultato fallimentare e poco affine alle regole della flotta (e questo è un errore,visto che sarà la Voyager la prima nave comandata da Janeway : sulla Al-Batany era ufficiale scientifico e sulla Billings era comandante, non capitano.Per altri dettagli vedere l'episodio "Nelle Pieghe del Tempo", stagione 7, n.11); la scena finale - che non vi racconto, del romanzo, prevede un gesto da parte dell'equipaggio verso il capitano che stona totalmente con quanto visto nella serie televisiva.

Non è il miglior racconto di Star Trek mai redatto ma non dovrebbe mancare nella vostra bibliotreka.Potreste trovarlo su Ebay, cliccando qui.

Al prossimo post.

Ale