10/28/2010

Dentro.

Una Prigione diventa un'amica -
Tra la sua faccia Poderosa
E la nostra - una Parentela si manifesta -
E nei suoi stretti Occhi -

Arriviamo a guardare con gratitudine
Il Posto designato
Che ci destina - stabilito come il cibo -
E del quale abbiamo - la stessa fame -

Impariamo a conoscere il Tavolato -
Che risponde ai Nostri passi -
Un suono così misero - dapprima -
Nemmeno ora - così dolce -

Quanto lo sguazzare negli Stagni -
Quando il Ricordo era un Ragazzo -
Ma un Circuito più Discreto -
Una Geometrica Gioia -

La Posizione della Chiave
Che impedisce il Giorno
Ai Nostri Sforzi - Non così reale
Il Freno alla Libertà -

Quanto il Fantasma d'Acciaio -
Le cui fattezze - Giorno e Notte -
Sono presenti a noi - come le Nostre -
E altrettanto - senza scampo -

Lo stretto Giro - il Limite -
Il lento cambiamento della Speranza -
In qualcosa di più passivo - Appagamento
Troppo scosceso per alzare lo sguardo -

La Libertà che conosciamo
Evitata - come un Sogno -
Troppo ampio per ogni notte che non sia Cielo -
Se Quello - davvero - redime.

Emily Dickinson

Nessun commento:

Posta un commento