12/11/2010

Ryu VS Sagat, l'inizio di una Storia senza Tempo



Il mio amore per le forme di intrattenimento elettronico affonda le sue radici nella mia prima infanzia. Non ricordo esattamente qual'e' stato il primissimo videogame sul quale ho messo le zampe, quand'ero ancora piccolissimo; ricordo però senza dubbio alcuno il mio primo Amore ludico : Street Fighter. Edito da Capcom nel 1987 (io avevo nove anni ma ero già piuttosto avvezzo ai giochi elettronici), è stato il primo di una lunga e omonima Saga, che ancora oggi è più viva e vitale che mai - grazie anche a quel piccolo capolavoro che è Street Fighter IV, saldamente e indelebilmente installato sul mio computer. Ricordo che andavo a giocarci in un bar alle spalle della mia casa a San Giovanni (il bar dove invece ho praticamente vissuto, quello del mio defunto e compianto mentore, Cesare, all'epoca aveva Rastan Saga e un flipper) e ancora oggi sento sulla pelle la meraviglia e l'eccitazione per quel gioco così frenetico e violento, dove un prode combattente - che diverrà il mio favorito in tutte le successive incarnazioni di SF, ovvero Ryu - sfidava inizialmente otto lottatori, in quattro continenti : Cina, USA, Giappone e Inghilterra. Lee, Gen, Joe, Mike, Retsu, Geki, Birdie ed Eagle, si oppongono all'ascesa di Ryu e al suo desiderio di mettersi alla prova. Battuti gli otto nemici, si presenterà un "quadro" extra : Ryu si sposterà in Thailandia, dove affronterà dapprima Adon e, a seguire, uno dei "cattivi storici" della serie, ovvero Sagat (che sarà presente in tutte le incarnazioni successive, come Ryu e Ken). I ragazzi che oggi amano la serie e che sono troppo giovani - o troppo poco interessati - per saperlo, avranno comunque di certo notato che sul petto di Sagat, da Street Fighter II in poi, campeggia una cicatrice enorme e frastagliata. Sarà proprio Ryu ad infliggergli quella cicatrice, nello scontro finale del primo Street Fighter. Non sono molti, i giocatori che hanno finito SF : in effetti, non era affatto semplice e spesso un combattimento poteva chiudersi in meno di cinque secondi. Non c'era un vero e proprio bilanciamento dei colpi subiti e l'energia andava via che era un piacere, così come le monete necessarie a continuare la battaglia (Insert Coin To Continue...Maledetti!). Se avessi un centesimo per ogni partita che ho fatto a SF in tutte le sue vesti, oggi probabilmente sarei milionario. La mia passione per questa immortale Saga non è mai scemata e, anzi,è aumentata col tempo; fra l'altro, anche questo primo gioco ha una sorta di mini-trama alle spalle, raccontata nei fumetti.


Sagat, il più forte combattente d'arti marziali del mondo, indice un torneo per sfidare i migliori lottatori del globo. Ryu, allievo di Gouken, decide di partecipare e arriva in finale. Sagat lo sta quasi per sconfiggere quando Ryu - in un impeto d'ira e animato dal desiderio di vincere, muta per pochi secondi in Evil Ryu e - forte di questo oscuro potere, sconfigge Sagat.
Quando Ryu torna dal suo maestro per chiedergli cosa si fosse impossessato di lui in quei pochi momenti, lo trova purtroppo morto. Vicino al cadavere, trova il suo amico Ken, il quale gli rivela che Gouken è stato ucciso da Akuma, fratello del suo maestro e ora nemico giurato di Ryu. Sarà la sete di vendetta a spingere Ryu a girare per tutto il globo affrontando i migliori lottatori in tutte le discipline, sempre alla ricerca di Akuma...ed è per questo che, nei vari finali, in un modo o nell'altro Ryu viene quasi sempre ritratto che cammina verso l'orizzonte,in cerca di nuove sfide...e,come detto, di Akuma,naturalmente.



Per coloro che non hanno mai concluso il primo Street Fighter, le tre foto che vedete in questo post, ricalcano i momenti salienti del videogame. Nella prima in alto, Ryu ha sdraiato Sagat (se guardate il petto, vedete che non c'e' la famosa cicatrice...non ancora). In quella centrale, il viso malconcio di Sagat e l'annuncio che Ryu è ora il più forte lottatore del mondo. In ultimo, ci viene ricordato che molte, moltissime altre sfide ci attendono...

Se volete saperne di più sul primo Street Fighter, il gioco più copiato e che ha maggiormente ispirato una valanga di altri titoli (da Mortal Kombat a Killer Instinct, giusto per fare due esempi) allora vi invito a fare click sulla pagina dell' Arcade Musem dedicato a SF.

Alla prossima volta...Hadoken!

Ale

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