Dal sito di Panorama, sezione Scienza.
-
Stop all'embargo sulle notizie relative alla questione aliena. Massima
divulgazione tra l'opinione pubblica di tutte le informazioni
concernenti l'esistenza di altre Intelligenze in contatto con noi. Sono gli obiettivi del Citizen Hearing on Disclosure,
promosso dall'attivista politico Stephen Bassett, che si terrà dal 29
aprile al 3 maggio a Washington, presso il National Press Club. Un
evento per molti versi storico.
Nella sede del club privato di giornalisti e professionisti della
comunicazione, nel cuore della capitale statunitense, per cinque giorni
una quarantina di ricercatori ed esperti del settore saranno chiamati a
portare le loro conoscenze in materia Ufo e a spiegare il frutto delle
loro indagini, a volte durate decenni. Tra gli invitati, ci sarà anche
il decano dell'ufologia italiana, il sociologo Roberto Pinotti. E i
relatori parleranno davanti ad un pubblico autorevole, visto che la
commissione è composta da senatori e deputati degli Stati Uniti.
L'audizione
cercherà di realizzare quello che negli ultimi 45 anni non è riuscito a
fare il Congresso, ovvero appurare i fatti riguardo la questione più
importante per l'umanità: capire se siamo davvero soli nell'universo,
cosa di cui gli studiosi chiamati a dare la loro consulenza dubitano
ormai da tempo. "Se il Congresso non si assume questo compito, lo farà
il popolo", è infatti il motto del Citizen Hearing on Disclosure.
Le
30 ore di dibattito saranno trasmesse in streaming in tutto il mondo in
varie lingue: inglese, francese, spagnolo, arabo, hindi, giapponese e
mandarino. Diventeranno poi il nucleo centrale di un documentario in
preparazione dal titolo "Truth Embargo" ("L'embargo della verità") con
la partecipazione di alcune delle voci più note ed apprezzate della
ricerca alternativa. D'altra parte proprio gli Stati Uniti, tra le poche
nazioni al mondo a non aver ancora aperto gli archivi segreti sugli
Ufo, sono stati teatro di alcuni degli eventi più clamorosi.
A partire dal rinomato crash di Roswell, nel lontano 1947, spacciato
dalle fonti ufficiali come lo schianto di un banale pallone
meteorologico. Versione più volte sconfessata dall'ex astronauta
dell'Apollo 14, Edgar Mitchell, da sempre molto critico sul "cover up"
condotto dal Governo americano su quella famigerata vicenda e in merito
alla quale, ha detto, "è ora di dire verità sulla presenza in mezzo a
noi degli Alieni". Opinione condivisa dal collega Eugene Cernan, il
penultimo uomo ad aver camminato sulla Luna. "Mi hanno fatto domande sugli Ufo e ho risposto pubblicamente che ritengo che esistano altre civiltà", il suo commento.
Ma a mostrare aperture sempre più sorprendenti su questi argomenti fino a
poco tempo fa negati e ridicolizzati dalle autorità sono ormai anche
ufficiali dell'esercito ed esponenti del mondo politico, come John
Podesta, che fu Capo di Gabinetto dell'amministrazione Clinton dal 1998
al 2001. "È arrivato il momento di aprire il libro delle questioni
rimaste finora nell'oscurità, quelle delle investigazioni governative
sugli Ufo. Dobbiamo farlo, perchè il popolo americano è in grado di
affrontare la verità. E dobbiamo farlo perchè ce lo impone la legge."
Una
verità scomoda, ammessa anche dall'ex ministro degli Esteri canadese,
Paul Hellyer, con questa frase semplice e sconvolgente:"Gli Ufo sono
reali quanto gli aerei che volano sopra le nostre teste". E che dire
della dichiarazione di Lord Hugh Dowding, alto generale
dell'aeronautica militare britannica, che osò affermare: "Certo che gli
Ufo sono reali e che vengono da altri pianeti. Il gran numero di prove
sulla loro esistenza è schiacciante e io accetto il fatto che esistano."
Gli
fece eco, qualche anno dopo, l'ammiraglio Peter John Hill Norton, che
rivestì il ruolo di comandante della Difesa di Sua Maestà. "C'è una
seria possibilità che siamo stati visitati da gente proveniente dalla
spazio. Ci conviene scoprire chi sono, da dove arrivano e cosa
vogliono." Forse i Governi lo sanno già. Ed é ora che lo sappiano anche i
cittadini.
4/21/2013
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento