In un post precedente,avevo promesso che vi avrei raccontato qualcosa riguardo a quel mondo affascinante che è proprio dei fantasmi.A prescindere che crediate o meno in tali entità,il loro indubbio fascino vive e prospera anche in un mondo fatto di computer,tecnologia e falsi miti televisivi.
Cominciamo quindi a parlare di un paio di posticini che vi consiglio caldamente.
Il primo è Monterano, una "ridente" città fantasma, a due passi da Bracciano. Sembra incredibile che anche nel cuore del Lazio possano esistere ancora delle antiche città abbandonate, per quanto piccole, che resistono alle ingiurie del tempo e della civilizzazione imperante. Monterano ha una storia millenaria, ricca e vastissima. Si parla di questo luogo fin dalla preistoria, in quanto recentemente sono stati ritrovati dei reperti che risalgono almeno al 2000 AC; niente male, per un piccolo agglomerato urbano dimenticato da Dio!Quel che è certo,è che la città è di origine etrusca, nata essenzialmente per fungere da area funebre;posta sopra un declivio piuttosto irto, Monterano era un luogo dove la popolazione si sentiva al sicuro;le invasioni dei popoli germanici, infatti, suggerirono alle genti dell'epoca che, dietro alla robusta cinta di pietre della città, e circondati dalle necropoli, quello era un luogo molto più sicuro di tanti altri.
La città venne fortificata maggiormente ed ampliata,così Monterano divenne un luogo prospero e ricco. Ma tale stato di cose non poteva durare:nel X secolo,la curia locale venne spostata nella vicina Sutri e la città inizio' un lento declino. Passò in mano di famiglia in famiglia (dagli Orsini,a papa Clemente X,e così via),fino a quando un nemico mortale e silenzioso non la strinse nel suo gelido abbraccio:la Malaria. Povera economicamente e senza più la protezione della chiesa, il fato di Monterano era ormai deciso:nel 1799 le truppe d'invasione francesi, provenienti da Tolfa - il loro quartier generale - misero a ferro e fuoco ciò che restava della città, riducendola allo stremo.Ed è qui,che inizia un mistero secolare, forse piccolo rispetto a tanti altri, ma che ha un indubbio fascino.
Considerate la posizione geografica di Monterano. All'epoca, il solo punto di giunzione fra la città etrusca e Tolfa, era un ponte di pietra, al centro di una vallata spazzata da correnti ventose fortissime.Tutti i tentativi di costruire un collegamento fra le due zone, finivano sempre in modo miserevole. Decine le vittime durante i tentativi di costruzione e mucchi di denaro andarono sprecati. Allora, secondo una leggenda locale, i cittadini fecero un patto con Lucifero:se Lui avesse costruito un ponte di solida pietra, che resistesse al vento e alle intemperie, allora gli abitanti gli avrebbero sacrificato tutti i loro maiali e tutti i loro buoi.Il mattino successivo, il ponte di pietra era al suo posto, solido, resistente, splendente. Quella stessa notte, i cittadini, ritrovatisi ai piedi del ponte, banchettarono in segno di festa con i maiali e i buoi, invece di offrirli in sacrificio come previsto dal patto. L'alba del giorno seguente il mancato sacrificio, oltre al sole, arrivò un ospite che i cittadini non si aspettavano:la Pestilenza. Nel giro di 24 ore, tutti gli abitanti del luogo morirono fra atroci sofferenze...e da allora, Monterano è la città fantasma che oggi possiamo vedere. Il ponte, ancora al suo posto,presenta due interessanti bassorilievi, che rappresentano il diavolo che ghermisce un uomo con una mano, e con l'altra sgozza una vacca.
Qualora doveste decidere di fare una visita in quel luogo...e per caso avvertiste il suono di una campanella...non datevi pena a cercarne l'origine:nonostante l'impegno, e tutte le indagini svolte anche da esperti parapsicologi,non è mai stato possibile,ad oggi,determinare da dove arrivi quel suono.
Un altro luogo, di sicuro impatto, è sito dalle parti di Piazza Navona, per la precisione in Via dell'Anima. Passandovi alla sera, dopo il crepuscolo, è possibile vedere, in una delle finestre dell'ex palazzo De Cupis, una mano poggiata contro un vetro, una bellissima, perfetta mano femminile. Secondo la leggenda, tale "apparizione" è la conseguenza di quanto capitò a lady Costanza de Cupis, vissuta nel XVII secolo. Sembra che Costanza avesse ricevuto in dono dalla Natura delle mani perfette, tanto che un artista dell'epoca volle immortalarle in eterno in un calco. Questo suscitò l'invidia delle sue rivali, le quali le gettarono una maledizione;in seguito a ciò, lady Costanza si rinchiuse nella sua villa, dalla quale non uscì mai più. Sembra che durante una normale sessione di cucito, si punse con un ago. La piccolissima ferita degenerò in una terribile infezione,che costrinse i medici dell'epoca ad amputare l'arto...ma non bastò, e la sfortunata signora morì fra i tormenti di una agonia lunghissima. Da allora, di quando in quando, le sue mani, scettro eterno di una bellezza senza tempo, tornano a mostrarsi dall'al di la, lasciandosi rimirare dietro un vetro, per poi scomparire di nuovo oltre un mondo che non ci è dato vedere...
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