Buonasera a tutti, buon Venerdi e ben ritrovati su queste pagine. La lettura de "Incontri del Quarto Tipo : Indagine sui rapimenti alieni 1947-2001 Dai Cloni di Higgins al caso Monselice", si è rivelata essere da un lato illuminante e dall'altro un piacere inaspettato.
Si tratta di un volume edito dall'Editoriale Olimpia, dove l'autore esamina con occhio spassionato decine di casi di rapimento (appunto, il Quarto Tipo secondo la scala di Hynek), in Italia, in Europa e nel mondo. Il sito EdicolaWeb ci viene incontro con la seconda di copertina; leggiamola:
"4 maggio 1969, Bebedouro, Brasile: José
Antonio da Silva racconta di essere stato prelevato da due strani esseri
e trascinato all’interno del loro veicolo. Qui, presso un tavolo su cui
giacciono i cadaveri nudi di quattro uomini, gli viene comunicato che
dovrà lavorare al servizio dei suoi sequestratori per aiutarli a
realizzare un piano di invasione della Terra. 29 settembre 1977,
Paciencia, ancora in Brasile: Antonio La Rubia riferisce di essere stato
vittima di un rapimento operato da entità robotiche. "All’interno
dell’UFO mi sembrava di bruciare vivo", racconterà l’uomo. 11 ottobre
1973, Pascagoula, Stati Uniti: Charles Hickson sostiene di essere stato
rapito da orrende creature senza volto e, a bordo della loro astronave,
di essere stato sottoposto a una sorta di esame medico. 6 dicembre 1978,
Marzano di Torriglia, Genova: durante una seduta di ipnosi regressiva,
Fortunato Zanfretta racconta di aver subito un sequestro da parte di
quattro mostruose creature che lo avrebbero condotto in un luogo
estremamente luminoso ed avrebbero stabilito una "comunicazione" con
lui. Dagli anni Settanta in poi la stampa mondiale inizia a riportare
con sempre maggiore insistenza casi di presunti rapimenti alieni, nel
corso dei quali misteriose entità avrebbero tentato di instaurare una
qualche forma di contatto con gli umani. Tali episodi, che gli ufologi
inizieranno a classificare alla voce "incontri ravvicinati del quarto
tipo", andranno man mano a sostituire la già nota e ricchissima
casistica del terzo tipo, caratterizzata da "semplici" incontri non
finalizzati al contatto, ma contraddistinti anzi da un’apparente assenza
di motivazione del comportamento alieno. D’ora in poi, dunque, ancora
mostruosi giganti con gli occhi verdi e demoni dalla pelle fluorescente,
biondi navigatori venusiani e omuncoli dai grandi occhi di insetto,
tutti, però, animati da una nuova e precisa finalità: instaurare con i
terrestri una forma di comunicazione volta alla realizzazione di un
qualche loro disegno. Attingendo a una serie vastissima di
testimonianze, alcune delle quali mai riportate dalla letteratura
sull’argomento, Gianfranco Degli Esposti analizza con metodo e rigore
sistematici questa sconcertante casistica."
Un volume che non dovrebbe mancare nella biblioteca degli appassionati
del mondo ufologico in generale e del fenomeno delle abductions in
particolare. Una sorta di tomo enciclopedico, che non fa commenti e non
da pareri ma che offre una panoramica asettica su uno degli aspetti più
inquietanti dell'ufologia. Da non perdere (lo potete comprare qui).
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