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"4 maggio 1969, Bebedouro, Brasile: José Antonio da Silva racconta di essere stato prelevato da due strani esseri e trascinato all’interno del loro veicolo. Qui, presso un tavolo su cui giacciono i cadaveri nudi di quattro uomini, gli viene comunicato che dovrà lavorare al servizio dei suoi sequestratori per aiutarli a realizzare un piano di invasione della Terra. 29 settembre 1977, Paciencia, ancora in Brasile: Antonio La Rubia riferisce di essere stato vittima di un rapimento operato da entità robotiche. "All’interno dell’UFO mi sembrava di bruciare vivo", racconterà l’uomo. 11 ottobre 1973, Pascagoula, Stati Uniti: Charles Hickson sostiene di essere stato rapito da orrende creature senza volto e, a bordo della loro astronave, di essere stato sottoposto a una sorta di esame medico. 6 dicembre 1978, Marzano di Torriglia, Genova: durante una seduta di ipnosi regressiva, Fortunato Zanfretta racconta di aver subito un sequestro da parte di quattro mostruose creature che lo avrebbero condotto in un luogo estremamente luminoso ed avrebbero stabilito una "comunicazione" con lui. Dagli anni Settanta in poi la stampa mondiale inizia a riportare con sempre maggiore insistenza casi di presunti rapimenti alieni, nel corso dei quali misteriose entità avrebbero tentato di instaurare una qualche forma di contatto con gli umani. Tali episodi, che gli ufologi inizieranno a classificare alla voce "incontri ravvicinati del quarto tipo", andranno man mano a sostituire la già nota e ricchissima casistica del terzo tipo, caratterizzata da "semplici" incontri non finalizzati al contatto, ma contraddistinti anzi da un’apparente assenza di motivazione del comportamento alieno. D’ora in poi, dunque, ancora mostruosi giganti con gli occhi verdi e demoni dalla pelle fluorescente, biondi navigatori venusiani e omuncoli dai grandi occhi di insetto, tutti, però, animati da una nuova e precisa finalità: instaurare con i terrestri una forma di comunicazione volta alla realizzazione di un qualche loro disegno. Attingendo a una serie vastissima di testimonianze, alcune delle quali mai riportate dalla letteratura sull’argomento, Gianfranco Degli Esposti analizza con metodo e rigore sistematici questa sconcertante casistica."
Un volume che non dovrebbe mancare nella biblioteca degli appassionati del mondo ufologico in generale e del fenomeno delle abductions in particolare. Una sorta di tomo enciclopedico, che non fa commenti e non da pareri ma che offre una panoramica asettica su uno degli aspetti più inquietanti dell'ufologia. Da non perdere (lo potete comprare qui).
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