7/17/2009

Si Chiude Un Ciclo.

La Vita di un consulente, specialmente nel campo dell'informatica,è fatta così. Di quando in quando, si deve cambiare, per propria volontà, per voglia di nuove sfide, o a causa delle Decisioni degli Altri.
Sia come sia, c'e' un bel momento, nel quale siamo chiamati a fare baracca e burattini e a levarci dai coglioni. In linea generale, un consulente dipende sempre da una Società, che presta i suoi servizi per mandare avanti la baracca del cliente; nella mia esperienza, ho imparato che il Dio Denaro viene sempre prima di qualsiasi cosa : prima della dignità professionale, prima dei rapporti umani e sopratutto prima dell'Amicizia. Questo, almeno, per quanto concerne chi detiene il bastone di comando.

Per noi, bassa manovalanza, mal pagati, sfruttati, e considerati meri ingranaggi di un meccanismo più grande oliato con i soldi, le cose sono invero piuttosto diverse.
Inevitabilmente, si intessono rapporti, si stringono amicizie ed alleanze, si fa quadrato davanti ad un problema, ci si innamora e ci si lascia, si costruiscono legami che vanno oltre il mero rapporto di lavoro e si consumano rivalità e astii che al confronto Beautiful ci fa una pippa.

Negli ultimi nove anni, ho avuto la fortuna di vivere e lavorare nello stesso posto. Ho stretto amicizie che ancora oggi durano nel tempo, ho litigato ferocemente con tanta gente, ho conosciuto l'Amore vero così come ho visto quanto in basso si può scendere quando si ha il portafoglio gonfio e una raccomandazione con la "R" maiuscola...così,tanto per citarne uno,mi viene in mente quel povero testa di cazzo che "non parla con i consulenti" e quando gli serve qualcosa, si fa accompagnare da un amico, in modo da parlare per interposta persona.
Mi sono guadagnato l'antipatia di più gente di quanto possa ricordare (o di quanto mi freghi una mazza di ricordare), e ho avuto il piacere di incontrare persone che hanno stimolato la mia mente e il mio cuore. Il mio "Cubo Borg", come lo chiamavo, passa ora in consegna a persone diverse, che poggeranno le natiche nel posto dove io ho riso, lavorato, bestemmiato, sudato, pianto, studiato, fumato, e tutto quello che si farebbe dentro un luogo che è stato la mia casa per 108 mesi, per una media di 10 ore al giorno, quando non sono state 11 o 12, o più.

Un patrimonio di emozioni moltiplicato per tutte le persone che conosco, sacrificato sull'altare del Denaro, in nome di non si sa cosa.
Qualcuno dice che un trasferimento è una cosa da poco : evidentemente, non sa di cosa parla. L'atto di per se, ovviamente, comporta solo una serie di fastidi;tuttavia non essendo macchine, ma esseri di carne e sangue, dietro ad un cambiamento c'e' sempre un turbinio di emozioni che vanno oltre il comune sentire, che scavalcano il paradosso di lavorare per la stessa gente ma altrove, un vortice di sensazioni che lascia un segno indelebile.

Ti saluto, quindi, Cubo Borg, sperando che nelle tue mura continuerai a preservare le risate, i pianti, le speranze, il flusso dei pensieri di chi, al di la delle apparenze, ti considerava come casa propria. Ti saluto, si, a nome mio, di Luca, Roberto, Flavio, Matteo, Massimiliano, Valentina, Riccardo, Paola, Alessandro, Alessandra, Fabio, Elena, Luca, Giorgia, Laura, Serena, Stefano, Andrea,Adriana, Anna, Marco, Paolo, e tutta quella compagine di amici male assortiti che hai sempre accolto fra le tue mura, con la Luna e con il Sole.

Grazie.
-
Ed ora, vediamo di farci qualche risata. Dovete sapere che in quella che fra poche ore diventerà la mia ex-stanza, c'e' un muro detto "Muro del Pianto". Ci sono appese alcune frasi storiche sparate dalla banda di cazzoni (io sono il primo) con cui lavoro. Le vado a riportare qui, in modo che la loro memoria si consegni all'immortalità del Profondo Blu.

L'HARDWARE NON E' IL SOFTWARE - Luca.
MI FAI LA TOPTEN DELLE 40 MACCHINE PIU'INFETTATE? - Giovanni.
CHE TI RICORDI IL CODICE ASCII PER LE PARENTESI GRAFFE? - Flavio.
SE ME NE FACCIO DUE, NON MI BASTA UNA NOTTE - Tiziano.
QUANDO FA COSI' QUELLA COSA LI'CHE VOR DI'? - Alessandro.
NON FACCIAMO L'ITALIA DI VENERDI POMERIGGIO - Giovanni.
OGGI DI QUA', DOMANI CHISSA'. - Giovanni.
QUANDO GIOCAVO A CALCETTO ALL'OLIMPICO... - Tiziano.
SMS NON SBAGLIA MAI - Giovanni.
A VOLTE LA SOLUZIONE E'LA NON SOLUZIONE,MA NON E'DETTO CHE SIA COSI' - Giovanni.
MI SONO USCITI 5 DENTI DEL GIUDIZIO - Tiziano.
OGGI ME SENTO UNO E CRINO - Alessandro.
CONTI PER QUELLO CHE CONTI SULLA MACCHINA - Luca.
ABBIAMO FATTO 2,NON C'E' FRETTA DI FARE 4. - Giovanni.
MA COSI'E'CERCARE IL PELO NELL'UOMO - Luca.
UNA VOLTA FUNZIONA,UN'ALTRA VOLTA NON FUNZIONA.E'LA VITA. - Antonio.
VEDI LA SCRITTO COSA C'E'SCRITTO LA? - Giovanni.
IO TI METTO FRETTA, MA TU FAI LE COSE CON CALMA - Giovanni.
HO UNA OTTAVA SOTTO AL RUTTO. - Roberto.
"PER ME SU 200 MACCHINE, ANDRA' BENE SU 100". - "NON SONO DACCORDO:SECONDO ME ANDRA' BENE AL 50%" - Giovanni.
TU PARLI COME SE QUESTA MACCHINA FOSSE UNA MACCHINA. - Luca
IO SONO UNO PRECISO,LO PRENDO AL CU*O COL METRO - Roberto.
OGGI NON E'DOMANI...MICA E'TUTTO UGUALE - Luca.
SE QUI C'E' 2 E LI C'E' 3 LA SITUAZIONE E' CHIARA. SE CI PENSI, CON QUESTO CAMBIAMENTO POSSIAMO ANDARE MEGLIO, OPPURE ANDARE PEGGIO, O RIMANERE NELLO STESSO STATO. - Giovanni.
SIAMO IN ITALIA...CHE ATTREZZI. - Flavio.
QUELLO E'PROPRIO UN GATTO...COME DIRE...UN GATTO FELINO. - Luca.
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E con questo, chiudo. Ci vediamo...dall'altra parte. Alla prossima volta.

Ale

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