12/31/2010
Buona Fine & Buon Principio
...E Buon Tutto, insomma. Come da consolidata tradizione, auguro BUON ANO a tutti voi.
Ci si ritrova qui...l'anno prossimo.
Auguri a quasi tutti!
Ale
ps: nell'immagine, il fondoschiena di Naomi Russell, eletta da PlayBoy "miglior culo del secolo". Et ipse dixit.
12/28/2010
I files della Nuova Zelanda
E' notizia recente (presa dall'immancabile CUN), che il Governo della Nuova Zelanda ha reso pubblici i files relativi agli avvistamenti UFO.
Tali documenti sono liberamente (e gratuitamente) visionabili facendo click su questo sito. Anche l'impaginazione è molto gradevole.
Alla prossima volta.
Ale
12/24/2010
...Anche Quest'Anno...
12/21/2010
L'ultimo Esorcismo
E annamo.
Delle pellicole “finti documentari-reportage-amatoriali” et similia, ormai il cinema è pieno. Il capostipite di tali film è stato “The Blair Witch Project”, un abominio di cacca che non vale neanche la pellicola dove è inciso. Nonostante questo, ha fatto un successo stellare (a mio avviso,assolutamente immotivato) e ha ispirato una serie infinita di cloni, altrettanto insulsi. Parlo per esempio di “Cloverfield”, altro film assolutamente inutile, così come “REC” ed il suo fantasioso seguito “REC 2”, entrambi divertenti come un Natale senza regali. Più recentemente, “Paranormal Activity”, che ha sbancato i botteghini in America, si è rivelato una sola pazzesca, un cesso della stazione non lavato da mesi.
Il più recente esempio di tali film è “L’ultimo Esorcismo”, di Daniel Stamm (?!). Un ciarlatano, Cotton Marcus, che si definisce “Esorcista”, gira per l’America facendosi pagare dai gonzi che ritengono un familiare posseduto dal Dimonio. Tutto questo, finchè non si imbatte in una ragazza della Lousiana, che sembra realmente posseduta. In un crescendo di situazioni sempre più pericolose, si arriverà ad un finale del tutto inaspettato e decisamente notevole.
Non è il film dell’anno,ma se volete fare un paio di zompi sulla sedia, ve lo consiglio.
Alla prossima volta!
Ale
ps: la pagina di Wikipedia dedicata al film vi darà maggiori info. La trovate qui.
The Witcher & Borderlands, Regali Perfetti!
Ari-Buongiorno.
La visita da MediaWorld mi ha permesso di scoprire che, sul fronte videogames, ci sono un paio di titoli per Personal Computer che meritano tutta la vostra attenzione.
Il primo gioco che vi consiglio caldamente è “The Witcher Platinum Edition”, venduto alla modica cifra di 14,90 euro. Si tratta di uno dei giochi di ruolo (con una forte componente action) più belli e interessanti mai usciti su PC. La confezione comprende anche due espansioni che allungano un’esperienza di gioco già di per se molto longeva. Se volete saperne di più, il mio articolo in merito lo trovate qui.
Spendendo invece 20 euro, potete portarvi a casa “Borderlands”, uno sparatutto in prima persona dallo stile unico, bellissimo, coinvolgente, longevo e ottimamente realizzato; splendido da soli e fantastico in due (o più, fino a 4), Borderlands è uno di quei giochi che, una volta installato, vi terrà incollati al monitor fino alla fine. In una parola, imperdibile. Se volete saperne di più, il mio articolo lo trovate qui.
Detto questo, ve lasco, che c’ho da fax. Addio!Ale
Notte Buia, Niente Stelle
Buongiorno a tutti e ben ritrovati su queste pagine.
Questo fine settimana ho concluso la lettura de “Notte Buia, Niente Stelle”, ultima ma non ultima fatica letteraria di Stephen King, edita da Sperling e Kupfer. In questo libro, ci sono quattro racconti, uno lungo e tre relativamente più brevi. Il tomo in questione supera i 20 euro ma, ve lo dico subito, non vale assolutamente la spesa : anzi, in realtà, non vale neanche la carta dove è stampato. Siamo di fronte ad un vero e proprio elogio della banalità, con quattro storie talmente ovvie e scontate che anche scriverci sopra queste righe è un mezzo delitto. Certo, se “Notte Buia, Niente Stelle” costasse 2 euro anziché 20, forse un cristiano ci potrebbe fare un pensiero…
Il primo racconto, si intitola “1922” (che è poi, l’anno in cui è ambientato il “racconto”) ed è la storia di un mezzadro-contadino-bifolco del profondo sud degli USA il quale si ritrova con un bel problema : sua moglie vuole vendere metà dei terreni di famiglia e trasferirsi in città; il buon agricoltore, non trovando altri mezzi leciti per far tornare sui propri passi la consorte, la uccide e la getta in un fosso, con l’aiuto del figlio adolescente. La morte della signora Arlette incrina i rapporti fra padre e figlio (entrambi assassini,ndAleNet) : il giovane diventa un assassino e un ladro,mentre il paparino diventa scemo ed è convinto che Arlette lo perseguiti dalla tomba. Alla fine, molti anni dopo (e molte disgrazie economiche dopo) si ammazza da solo a morsi in una camera d’albergo. Fine. In una parola, una merda.
Secondo racconto, “Maxicamionista”. Una scrittrice di racconti di second’ordine viene invitata a partecipare ad una convention culturale in una cittadina del Maine. Dopo tale evento, sulla via del ritorno, buca una ruota. Un tizio gigantesco si ferma, la rapisce, la porta in un tugurio, la stupra, la picchia e lei sviene. Il gigante, che è un coglione, pensa che la tipa sia morta e la scarica in un bosco. Lei si rianima, riesce a tornare a casa, si fa una doccia, prende la pistola, torna al paesello dove è stata stuprata, cerca l’omone e l’ammazza. Per togliersi ogni dubbio, gli ammazza pure fratello e madre. Fine. Scritto bene, ma assolutamente inutile.
Terzo racconto, “La Giusta Estensione”. Un tizio malato terminale di cancro incontra il Diavolo travestito da mercante in un mercatino rionale di Derry. Il diavolo gli propone questo patto : quindici anni di vita extra, in cambio del nome di una persona che il malato odia. Ovviamente questi accetta e…indovinate un po’?Il cancro gli passa e al tizio che odia gli capitano un sacco di cose brutte. Fine. Banale oltre ogni limite.
Quarto e per fortuna ultimo racconto : “Un bel matrimonio”. Una coppia sta insieme da 27 anni, sono felici, c’hanno abbastanza soldi, due figli e una bella casa. Un giorno lui parte per lavoro e lei rimane sola a casa. Va via la luce, lei va in garage (in garage!) a prendere le batterie per una torcia; urta una scatola sotto il banchetto degli attrezzi, la prende, la apre, dentro ci trova i documenti di una serie di donne uccise da un serial killer. Il marito torna a casa, parlano, lui confessa il tutto, lei lo perdona. Qualche anno più tardi, lei ci ripensa e, dopo una cena a base di pesce e vino, lo spinge giù dalle scale : morto. Lei si sente in pace con la coscienza e finalmente sto libro del cazzo è finito.
Assolutamente SCONSIGLIATO.
Addio.
Ale12/14/2010
La Resa
Denotati dal Bianco.
Le Vesti Imbrillantate, un Rango inferiore
Di Vincitori, designano -
Tutti loro - trionfarono -
Ma Quelli che vinsero più volte -
Non indossano nulla di più che Neve -
Nessun Ornamento - tranne le Palme -
La "Resa" - è un concetto sconosciuto
In quel suolo superiore -
La "Sconfitta", un'Angoscia Ingigantita,
Ricordata, come il Miglio
Che la nostra ansimante Caviglia a stento superò,
Quando la Notte divorava la Strada -
Ma noi - al sicuro - bisbigliavamo in Casa -
E tutto ciò che dicemmo - fu Salvi!
Emily Dickinson
12/11/2010
Ryu VS Sagat, l'inizio di una Storia senza Tempo
Il mio amore per le forme di intrattenimento elettronico affonda le sue radici nella mia prima infanzia. Non ricordo esattamente qual'e' stato il primissimo videogame sul quale ho messo le zampe, quand'ero ancora piccolissimo; ricordo però senza dubbio alcuno il mio primo Amore ludico : Street Fighter. Edito da Capcom nel 1987 (io avevo nove anni ma ero già piuttosto avvezzo ai giochi elettronici), è stato il primo di una lunga e omonima Saga, che ancora oggi è più viva e vitale che mai - grazie anche a quel piccolo capolavoro che è Street Fighter IV, saldamente e indelebilmente installato sul mio computer. Ricordo che andavo a giocarci in un bar alle spalle della mia casa a San Giovanni (il bar dove invece ho praticamente vissuto, quello del mio defunto e compianto mentore, Cesare, all'epoca aveva Rastan Saga e un flipper) e ancora oggi sento sulla pelle la meraviglia e l'eccitazione per quel gioco così frenetico e violento, dove un prode combattente - che diverrà il mio favorito in tutte le successive incarnazioni di SF, ovvero Ryu - sfidava inizialmente otto lottatori, in quattro continenti : Cina, USA, Giappone e Inghilterra. Lee, Gen, Joe, Mike, Retsu, Geki, Birdie ed Eagle, si oppongono all'ascesa di Ryu e al suo desiderio di mettersi alla prova. Battuti gli otto nemici, si presenterà un "quadro" extra : Ryu si sposterà in Thailandia, dove affronterà dapprima Adon e, a seguire, uno dei "cattivi storici" della serie, ovvero Sagat (che sarà presente in tutte le incarnazioni successive, come Ryu e Ken). I ragazzi che oggi amano la serie e che sono troppo giovani - o troppo poco interessati - per saperlo, avranno comunque di certo notato che sul petto di Sagat, da Street Fighter II in poi, campeggia una cicatrice enorme e frastagliata. Sarà proprio Ryu ad infliggergli quella cicatrice, nello scontro finale del primo Street Fighter. Non sono molti, i giocatori che hanno finito SF : in effetti, non era affatto semplice e spesso un combattimento poteva chiudersi in meno di cinque secondi. Non c'era un vero e proprio bilanciamento dei colpi subiti e l'energia andava via che era un piacere, così come le monete necessarie a continuare la battaglia (Insert Coin To Continue...Maledetti!). Se avessi un centesimo per ogni partita che ho fatto a SF in tutte le sue vesti, oggi probabilmente sarei milionario. La mia passione per questa immortale Saga non è mai scemata e, anzi,è aumentata col tempo; fra l'altro, anche questo primo gioco ha una sorta di mini-trama alle spalle, raccontata nei fumetti.
Sagat, il più forte combattente d'arti marziali del mondo, indice un torneo per sfidare i migliori lottatori del globo. Ryu, allievo di Gouken, decide di partecipare e arriva in finale. Sagat lo sta quasi per sconfiggere quando Ryu - in un impeto d'ira e animato dal desiderio di vincere, muta per pochi secondi in Evil Ryu e - forte di questo oscuro potere, sconfigge Sagat.
Quando Ryu torna dal suo maestro per chiedergli cosa si fosse impossessato di lui in quei pochi momenti, lo trova purtroppo morto. Vicino al cadavere, trova il suo amico Ken, il quale gli rivela che Gouken è stato ucciso da Akuma, fratello del suo maestro e ora nemico giurato di Ryu. Sarà la sete di vendetta a spingere Ryu a girare per tutto il globo affrontando i migliori lottatori in tutte le discipline, sempre alla ricerca di Akuma...ed è per questo che, nei vari finali, in un modo o nell'altro Ryu viene quasi sempre ritratto che cammina verso l'orizzonte,in cerca di nuove sfide...e,come detto, di Akuma,naturalmente.
Se volete saperne di più sul primo Street Fighter, il gioco più copiato e che ha maggiormente ispirato una valanga di altri titoli (da Mortal Kombat a Killer Instinct, giusto per fare due esempi) allora vi invito a fare click sulla pagina dell' Arcade Musem dedicato a SF.
Alla prossima volta...Hadoken!
Ale
L'isola della follia - Preston & Child
Buongiorno a tutti,buon Sabato e ben ritrovati su queste pagine. Ieri sera ho concluso la lettura dell'ultimo ma non ultimo volume degli acclamati autori Douglas Preston e Lincoln Child, "L'Isola Della Follia", con protagonista l'agente speciale dell'FBI Aloysius Pendergast.
Leggermente meno d'azione rispetto ai libri precedenti, questo romanzo è comunque molto interessante - nonostante la trama sia fin troppo diluita. Tuttavia è molto articolato e propone finalmente uno squarcio,una finestra,sul passato del misterioso e carismatico agente del Bureau. Vedremo anche - in parte,almeno,un pizzico di quel lato oscuro di Pendergast, un lato che è sempre sotto controllo e dominato nei racconti precedenti ma che, nel cerebrale finale del volume, verrà fuori con una certa prepotenza. Non vi svelo altro, naturalmente, invitandovi alla lettura di questo ennesimo,piccolo capolavoro di due autori che sono,a mio avviso, ai massimi livelli della narrativa mondiale (nel loro genere,quanto meno).
Spero che,prima o poi, qualche produttore si accorga delle enormi potenzialità di questi due tizi e che si dedica a dare un volto su celluloide a Pendergast. Fino ad oggi, l'unico esperimento in tal senso è stato "Relic" classe 1997 (che è anche il primo libro con Aloysius). Tuttavia,nella modestissima incarnazione cinematografica,il personaggio di Pendergast è stato purtroppo omesso e il film risultante non è certo un capolavoro.
Vabbeh...detto ciiò...come dire...ficcateve...Alla prossima volta.
Ale
ps:di seguito,la scheda del libro presa dal sito della Rizzoli.
"Il tempo della verità è arrivato, per l’agente Aloysius Pendergast. Sono passati dodici lunghi anni da quel tragico incidente in Africa, quando lui e Helen, giovani sposi, stavano dando la caccia al Dabu Gor, un gigantesco leone dalla criniera rosso sangue mangiatore di uomini. Di fronte all’animale, però, Helen aveva mancato il colpo, e in un attimo da predatrice si era trasformata in preda. Impotente e disperato, Aloysius l’aveva vista morire davanti ai suoi occhi. Ma il destino trova sempre il modo per sconvolgere qualunque certezza. E così quando a distanza di anni, nella dimora di famiglia in Louisiana, Pendergast imbraccia il fucile con cui Helen aveva sparato quel maledetto giorno, viene alla luce un dettaglio inquietante: l’unico proiettile rimasto è caricato a salve. Sua moglie non aveva sbagliato il colpo: non aveva mai sparato davvero. È chiaro che Helen è stata assassinata. Inizia così per il geniale agente dell’FBI, in coppia con il tenente del NYPD Vincent D’Agosta, l’indagine più difficile che abbia mai affrontato. Perché questa volta la posta in gioco è una sola: la vera identità di sua moglie. A guidare Pedergast in un vorticoso e inquietante viaggio nel suo passato, la misteriosa ossessione che Helen gli ha sempre tenuto nascosto: un virus sconosciuto e mortale che precipita le sue vittime nel cuore oscuro della follia. Con L’isola della follia ritorna l’agente Aloysius Pendergast, uno dei personaggi più amati usciti dalla penna di Douglas Preston e Lincoln Child, in un thriller teso e appassionante che si muove sull’ambiguo confine tra giustizia e vendetta."
12/10/2010
Ufo religiosi
-
Che esistono altri mondi nell'universo è ipotesi accettata dagli astronomi pontifici. Ma se mentre leggiamo l' Osservatore romano un nostro fratello extraterrestre, che magari respira arsenico anzichè‚ ossigeno, si stesse ponendo le stesse domande? Perché non chiederselo, visto che ''l' astrofisica è una scienza che riserva sempre sorprese?''. Parola di astronomo e di gesuita: lo pensa e lo spiega il direttore della Specola vaticana, padre Josè Gabriele Funes, gesuita argentino, 47 anni, dal 2006 capo degli astronomi del Papa nella sede storica nel Palazzo apostolico di Castel Gandolfo. L'editoriale di padre Funes, nelle prime pagine dell'Osservatore romano, è intitolato ''Se qualcuno respira arsenico'', ed è dedicato alle due recenti scoperte in astrofisica, le ''nane rosse'' di cui ha dato conto ''Nature'', e il batterio capace di vivere attraverso l'arsenico, pubblicata su Science. E il gesuita-astronomo si interroga su altri mondi possibili e si chiede che tipo di esseri viventi dobbiamo cercare. Dalle nuove scoperte, commenta, indubbiamente verrà un allargamento dei ''nostri orizzonti concettuali''. Verranno domande sui pianeti e le galassie e su cosa sia un essere vivente. Ma se cerchiamo nuove forme di vita, ''dobbiamo almeno sapere cosa cercare, cioè definire cosa è un essere vivente'', quindi si allargheranno ''i nostri orizzonti concettuali''. ''E chissà se, - è la conclusione - in una lontanissima galassia ellittica, qualcuno che abita su una 'super terra' orbitante intorno a una 'nana rossa' e respira arsenico, in questo momento si sta facendo le stesse domande''. Padre Funes, che da buon gesuita spazia senza problemi dalla astrofisica alla teologia, nel 2008 ha affrontato proprio con l'Osservatore romano una serie di questioni sulla ipotesi di esseri viventi extraterrestri: sarebbero compatibili con la fede in Dio e non è detto che dovrebbero aver bisogno della redenzione. E un anche se molti scienziati fanno professione di ateismo, non è vero che l'astronomia favorisce una visione atea: una trentina di crateri della luna portano i nomi di antichi astronomi gesuiti, un asteroide del sistema solare e' stato intitolato al suo predecessore alla Specola, padre George Coyne. Padre Funes dunque non è impreparato a dialogare con il fratello che respira arsenico, per vedere se anche lui si pone gli stessi quesiti.
''L'astrofisica - commenta Funes, che è direttore della Specola vaticana – è una scienza che riserva sempre sorprese. La ricerca esige uno sforzo quotidiano, spesso nascosto, ma non di rado viene premiata con risultati significativi''. Quindi l'astronomo pontificio da' conto delle scoperte di questi giorni. Le ''nane rosse'' portano con sé l'ipotesi che ci siano altre galassie e altri pianeti. ''La comprensione della formazione di altri sistemi stellari - commenta Funes - ci aiuterà a capire meglio la formazione del nostro. E forse ci consentirà di arrivare a un modello che permetta di spiegare in un modo universale la formazione dei pianeti che orbitano intorno ad altre stelle''. Ma lo studio di pianeti extrasolari con atmosfera ''ripropone la domanda sulla possibilità di vita nell'universo''. E qui entra in gioco la seconda scoperta, quella del ''primo microrganismo conosciuto capace di crescere e riprodursi utilizzando una sostanza tossica come l'arsenico''. Questo essere vivente sostituisce l'arsenico al fosforo nei componenti delle cellule. In poche parole, è un microbo che respira arsenico. 'E’ evidente - rimarca l'astronomo vaticano - che se cerchiamo forme di vita nell'universo, dobbiamo almeno sapere cosa cercare: cioè definire che cosa è un essere vivente. Questa nuova scoperta sicuramente contribuirà ad allargare i nostri orizzonti concettuali in materia''. ''E chissà se, - è la conclusione - in una lontanissima galassia ellittica, qualcuno che abita su una super terra orbitante intorno a una nana rossa e respira arsenico, in questo momento si sta facendo le stesse domande''.
12/07/2010
La Papessa
Buongiorno a tutti e ben ritrovati su queste pagine.
Fra i più interessanti film oggi disponibili in videoteca, merita menzione "La Papessa", un film di Sonke Wortmann con Johanna Wokalek e David Wenham. Il film si ispira alla storia che vive a metà fra mito e realtà,di Giovanna, figlia di un pastore di un villaggio sperduto fra le campagne Inglesi dei primi anni dell'800 DC. Presa sotto l'ala protettrice di Esculapio, la fanciulla verrà erudita in un mondo sacerdotale maschile e maschilista (con parecchi tratti tendenti alla froceria,ndAleNet), ma senza mai perdere la speranza e il desiderio di imparare. Costretta a vivere come un uomo (per le donne,era proibita qualsiasi forma di erudizione),Johannes Anglicus (tale è il nome che la donna assume) scalerà,grazie alla sua conoscenza della medicina dell'epoca ed a una buona dose di fortuna, il ripido clivio sacerdotale fino a divenire...beh,il titolo del film parla da solo.
Un ottima pellicola, con locations mirabili e dall'atmosfera degna dei grandi colossal; la protagonista è brutta quanto il Natale senza regali, ma è ugualmente brava. Non ha bisogno di presentazioni il co-protagonista maschile,visto per esempio ne "Il Signore Degli Anelli:Le Due Torri". Un film che vi consiglio caldamente,tanto per l'ottima realizzazione,quanto per allargare un pò i propri orizzonti culturali su una figura carismatica e di sicuro interesse.
Per approfondire il discorso, vi invito a leggere questa pagina che riporta la trama molto più in dettaglio; poi potreste buttare un'occhio su Wikipedia a quest'altra pagina, con numerosi spunti di lettura e approfondimenti sulla vita della Papessa.
Mo ve lasco,perchè il sole non è ancora sorto e io già sto gonfio.
Addio
Ale
Falce Di Luna
12/06/2010
Star Trek - Crossover (Il destino di Spock)
Buongiorno a tutti e ben ritrovati su queste pagine. Questo fine settimana ho avuto modo di concludere la lettura de "Il destino di Spock", un libro molto interessante ambientato, per così dire, nell'Universo di Star Trek The Next Generation.
Fra le puntate doppie più interessanti di "ST TNG",è sicuramente "Unification", conosciuto in Italia come "Il segreto di Spock". Senza farla troppo lunga, in questo entusiasmante,lungo episodio, Picard e la sua nave vengono inviati nel cuore del territorio romulano per cercare l'ambasciatore Spock, scomparso misteriosamente. Con l'ausilio di un uccello predatore occultato e grazie alle capacità di Data, la missione di ritrovamento avrà buon fine, ma sarà solo l'inizio di un complesso intrigo romulano per muovere guerra a Vulcano!
La puntata (della quale non vi rivelo altro,invitandovi a vederla) termina con Spock ben deciso a portare avanti il processo di Unificazione fra Romulus e Vulcan, ma senza che la cosa,in video,abbia avuto un seguito. A questa mancanza, ha sopperito il libro di Michael J. Friedman, ovvero "Crossover" - in Italia col titolo "Il Destino di Spock". In questo volume, vengono raccontati gli eventi che seguono il tentativo di Spock di creare una breccia nell'impero Romulano,riunificando i due popoli sotto gli insegnamenti di Surak.
Si tratta di un'ottimo libro,dove - al fianco dell'ambasciatore Vulcaniano,troveremo l'equipaggio della USS Enterprise D al gran completo,con due ospiti d'eccezione: l'ammiraglio McCoy e Scotty!
Un libro abbastanza raro,che non dovrebbe mancare nella vostra collezione:lo potete trovare in vendita, per esempio,qui.
Per completezza,riporto anche la quarta di copertina:
"I vulcaniani una volta erano una razza primitiva e violenta, ma rinunciarono alla brutalità e alla loro natura guerriera per abbracciare la logica. Una piccola fazione, però, creò l'Impero Romulano, dove prosperò il vecchio modo di vivere dei Vulcaniani. Adesso, all'interno del territorio Romulano esiste un movimento sotterraneo che vuole riunire due mondi con antenati comuni ma ideologie contrapposte, una riunione che alcuni hanno atteso per tutta una vita e per cui altri darebbero volentieri la propria vita pur di fermarla. Continuando la missione cominciata ne Il segreto di Spock, l'Ambasciatore della Flotta Stellare cerca di insegnare la logica della via Vulcaniana a un piccolo numero di Romulani che vogliono riunire l'Impero Romulano al pianeta Vulcano. A loro insaputa, però, una spia Romulana si è nascosta tra i ranghi dei simpatizzanti dell'Unificazione. Traditi da questa spia, Spock e i suoi seguaci vengono presi in ostaggio. Temendo che la conoscenza che Spock ha nella sicurezza della Federazione cada in mano nemica, la Flotta Stellare spedisce la sua migliore nave, la U.S.S. Enterprise 1701-D, e il suo rinomato capitano, Jean Luc Picard, per assicurare il rilascio degli ostaggi. Per fare da consulente durante i negoziati, viene chiamato l'ex collega di Spock che aveva servito con lui sull'originale nave stellare Enterprise, l'Ambasciatore McCoy, sempre allegro e pungente. La situazione si complica ulteriormente quando il Capitano Montgomery Scott confisca una nave stellare fuori servizio e si lancia nel suo personale tentativo di salvataggio di Spock. Picard deve ora trovare un modo per conservare la sicurezza della Federazione e prevenire una guerra, cercando allo stesso tempo di superare il campo minato dei pericoli e della letale politica Romulana che minaccia la sua nave, il suo equipaggio e la stessa Federazione."
11/29/2010
Fortitudine
SAW 6, capitolo finale...forse.
Pur avendo seguito la "saga" dall'inizio,non sono certo un amante di "Saw",tutt'altro. A dirla tutta,secondo me i 5 film precedenti a quello ora nelle sale sono un'autentica bestemmia,uno peggiore dell'altro,a cominciare dal primo. Lo so:critica e pubblica l'hanno osannato (il primo),ma se smettessimo per un momento di fare gli intellettuali che apprezzano le sottigliezze di una trama inesistente,allora concorderemo tutti col fatto che Saw sia una vera,autentica monnezza.
Invece,questo sesto film,che spero comunque essere l'ultimo,è brutale,violento e tutto sommato persino con un abbozzo di trama,cosa questa che lo rende interessante non solo per gli ottimi effetti speciali,ma anche per gli inaspettati risvolti ed il piacevolissimo finale.
Non è necessario,anche se sarebbe vantaggioso,aver visto gli altri film per godersi questo; un film che vi consiglio di vedere a stomaco vuoto perchè alcune scene sono davvero al limite dell'orripilante.
Detto questo,ve lasco,che c'ho da fax.
Addio.
Ale
ps: qui potete trovare il trailer.
11/25/2010
Pubblicità Comparativa
C'e' a dir poco di tutto, in questa vetrina nata e prosperata nel Profondo Blu:dai vestiti alle ciborie,giochi e film,videogames e libri...tutti possono trovare tutto, ai prezzi più disparati.
Ora,se andiamo ad analizzare i prezzi di Amazon.it, troviamo delle sorpresine sulle quali lascio a voi esprimere un giudizio. Diciamo - casualmente,che io sia un appassionato di Star Trek e che desidero acquistare la Settima Stagione di DS9, l'intero cofanetto. Mi faccio un giro sui principali negozi online e trovo questo:
Amazon.co.uk : DS9, cofanetto SLIM, 15 euro + 4 di spese di spedizione, tot. 19 soldi.
EPrice : DS9, cofanetto diviso in due parti (22,49 euro per 2),+ 4 spese spedizione, totale 50 gneuri.
DVD.it : DS9, cofanetto diviso in due parti, 14,99 euro per due, 5 euro spese spedizione, totale 35 euro.
Amazon.it : DS9, cofanetto standard, 56 euro...
Non dico nulla...e non faccio commenti.Il mio amico Joseph dice "Va beh,le solite cose all'Italiana..." ed io, che odio i luoghi comuni,mi trovo costretto a dargli ragione.
Meditate gente,meditate.
Ale
11/24/2010
E'solo una pallone aerostatico!
11/23/2010
Impatto
Buongiorno a tutti e ben ritrovati su queste pagine.
Ho concluso,ieri sera,la lettura di "Impatto", interessante opera di Douglas Preston (uno della magica coppia Preston & Child)a sfondo catastrofico.
Ecco cosa riporta la copertina:
"Che cos'ha in comune un meteorite precipitato al largo della costa del Maine con le misteriose pietre radioattive color ambra in vendita nei mercati clandestini di Bangkok? A Wyman Ford, ex agente della CIA, viene affidato il compito di individuarne il luogo di estrazione: perché quello sconosciuto minerale, nelle mani sbagliate, potrebbe rivelarsi un'arma di potenza distruttiva. O almeno così la pensa il governo americano. Ma quando, in Cambogia, Ford scopre che la cava delle “gocce di miele” ha una insolita conformazione a cratere, si fa pericolosamente concreta l'ipotesi di Abbey Straw, la ragazza appassionata di astronomia che ha previsto l'arrivo del meteorite: secondo lei, il corpo celeste avrebbe perforato la crosta terrestre nel Maine per riemergere dall'altro lato del pianeta. Intanto, in California, viene assassinato lo studioso di astronomia Jason Freeman: aveva scoperto che sulla superficie di Deimos, satellite di Marte, è visibile il profilo di una strana struttura simile a un cannone. È chiaro che la Terra è ormai diventata un gigantesco, indifeso bersaglio. E all'agente Ford restano solo sessanta ore, il tempo di rotazione del satellite, per salvarla da un nuovo, e potenzialmente catastrofico, lancio. Dopo il successo di Eresia, il nuovo thriller apocalittico di Douglas Preston: un vorticoso viaggio nello spazio, un conto alla rovescia che toglie il respiro."
Ora...non posso dire che sia l'opera migliore del talentuoso scrittore:in effetti,parte qualche buona idea,il libro pare indebitamente lungo, con sezioni ridondanti e assolutamente inutili. Tuttavia,se scremiamo queste parti,ci troviamo di fronte ad un gran bel racconto,con una spruzzatina di "alieni" che non guasta mai.
In linea di massima,mi sento di consigliarlo a tutti,tenendo ben presente le riserve sopra esposte.
Addio
Ale
11/22/2010
Il Gelo
Se lo incontri, troppo rapido passa,
O in troppo incorporea Schiera -
I Fiori notano per primi
Uno Straniero che si aggira dintorno
Un Sintomo di allarme
In Villaggi posti in lontananza
Ma la ricerca lo cancella
Finché una certa irreparabile notte
La nostra Vigilanza consumata
Il Giardino riceve il solo proiettile
Che non potrà mai essere tracciato.
Indimostrabile è molto di ciò che conosciamo -
Sconosciuto il peggio che ci fa paura -
Di Stranieri è Locanda la Terra
Di Segreti l'Aria -
Analizzare forse
Un Filippo preferirebbe
Ma lavoro più grande di me
Io trovo il dedurre.
Emily Dickinson
11/17/2010
Pirati
Buongiorno a tutti e ben ritrovati su queste pagine.Ho concluso ieri la lettura di Star Trek "La Tavola del Capitano : Pirati", libro di L.A. Graf che racconta l'incontro della USS Enterprise di James T. Kirk con la pericola razza degli Anjiri.
Ecco cosa riporta il sito "UltimoAvamposto" come trama di quest'opera:
"Quando il capitano James T. Kirk, reduce da una delle sue prime e più tristi missioni con l’Enterprise, incontra i sopravvissuti ad un attacco pirata, non può fare a meno di salvare i poveri naufraghi alla deriva. In fondo come poteva sapere che gli Anjiri e i Nykkus non erano proprio le innocenti vittime che sembravano? Vent’anni dopo, le conseguenze di questo incontro avranno ripercussioni in tutta la galassia, quando una storia che sembrava finita minaccerà di causare una guerra interplanetaria tra i Klingon e la Federazione, e il capitano Kirk dovrà unire tutte le sue forze con il neo-comandante dell’Excelsior Hikaru Sulu per conservare il precario equilibrio della pace.
Nella nostra galassia esiste un bar chiamato "La tavola del capitano", dove coloro che hanno comandato navi potenti possono incontrarsi con altri loro pari."
Devo dire d'aver trovato la lettura molto avvincente e anche piuttosto interessante; fra le varie chicche sparse in questo libro, c'e' anche il primo incontro fra Sulu e Tuvok, raccontato in video in uno delle più belle avventure di Star Trek Voyager.
Se fate click sul link, avrete le info per acquistare il libro,divenuto ormai piuttosto raro.
Alla prossima volta
Ale
11/15/2010
Benvenuti Al Sud
E'disponibile nelle sale cinematografiche il nuovo film di Luca Miniero, "Benvenuti al Sud", con un Claudio Bisio in grande spolvero, coadiuvato da Angela Finocchiaro e Valentina Lodovini.
Alberto (Bisio) è un dirigente delle poste che, per ottenere un trasferimento nell'adorata Milano,si finge disabile per guadagnare punti e andare nella capitale Lombarda; sfortunatamente, all'esame viene scoperto e conseguentemente messo dinanzi ad una scelta: licenziamento o trasferimento in un paesino della provincia Napoletana per 24 mesi.
Inizia così una storia piuttosto articolata e decisamente divertente,fatta di luoghi comuni,banalità e battute trite e ritrite, ma raccontante con una verve comica molto accattivante, piena di spirito e avvolgente.
Il risultato è un film corale, per certi versi persino commovente,pieno di buoni sentimenti e con qualche guizzo geniale.
Consigliato sicuramente,magari di Mercoledi,che costa un pò meno.
Alla prossima volta.
Ale
ps : una frase memorabile del film è questa. "Uno straniero,al Sud, piange due volte : quando arriva e quando riparte".
ps2: il sito "MyMovies", offre una bella disamina del film. Cliccate qui per leggere la recensione.
11/12/2010
AXN e un WeekEnd Fra Le Stelle
E'nato da poco, ma sta già diventando uno dei miei canali tv favoriti. Sto parlando di AXN Sci-Fi, disponibile su SKY al canale 133. Come suggerisce il nome,è una sorta di canale tematico interamente dedicato alla fantascienza.
Questa sera, per esempio, potrete vedere uno dei film di fantascienza horrorifica più belli e meglio realizzati dell'ultimo decennio. Sto parlando di "Punto di Non Ritorno", più conosciuto fra i cinefili con il nome originale di "Event Horizon".
Ecco cosa postai a suo tempo in onore di questa magnifica pellicola:
"Un orizzonte degli eventi è in parole povere il ‘confine’ del buco nero, oltre il quale tutto viene risucchiato, anche la luce. Event Horizon è anche il titolo del film diretto da Paul Anderson nel 1997 e uscito in Italia nel 1998 col titolo di ‘Punto di non ritorno’. La Lewis e Clark, una nave di recupero si avvicina a Nettuno per esplorare la Event Horizon, astronave scomparsa misteriosamente anni prima vicino all’orbita di Nettuno. Il gigantesco mezzo è apparentemente vuoto ma qualcosa di orribile è tornato insieme alla nave. A dirla tutta non c’è una presenza fisica nella nave, ma è la nave stessa ad essere cambiata. Dopo aver attraversato l’universo ed essere approdata in una dimensione di puro caos, la Event Horizon è mutata, si è evoluta in qualcosa di nuovo. Ed è tornata solo per poter riportare con sé, nell’universo caotico che l’ha arricchita di incubi, un nuovo equipaggio da sacrificare.
Questo film racchiude il meglio di due filoni cinematografici che tanto appassionano: l’horror e la fantascienza. È nato dalle menti di professionisti che hanno raccolto l’eredità di Alien, con le sue ambientazioni gigantesche e claustrofobiche al tempo stesso, e di horror come L’esorcista e Hellraiser, con i loro corpi mutati e deformati dal male puro che cerca di uscire dalla sua dimensione priva di controllo per minacciare l’ordine della nostra. La sceneggiatura originale prevedeva la presenza di alieni tentacolati che si impadronivano della nave, giunta nel loro spazio oltre i confini dell’universo. Paul Anderson però ha voluto cambiare la storia perché nel suo immaginario esiste un solo alieno nella cinematografia contemporanea: Alien. Fan accanito di Ridley Scott, sentendo di non poter eguagliare il suo idolo, ha ideato un horror fantascientifico: un’astronave posseduta, evocatrice di incubi che attinge direttamente dalle menti dell’equipaggio che la occupa. Decisa a tornare nell’universo che l’ha mutata, la nave è però ancora legata al suo creatore, l’ingegnere progettista Weir, il quale ha concepito il suo inquietante sistema di propulsione che è anche la porta attraverso cui la dimensione caotica fà il suo ingresso nella nostra. La gigantesca sfera della Event Horizon, circondata da anelli che girano vorticosi fino a mettersi in linea ed evocare il Caos, ci ricorda un po’ la diabolica scatola di Hellraiser, con la sua meccanica complicata ed infernale. La nave è la vera protagonista del film e come tale è stata trattata. È interessante sapere come è stata concepita per capire l’esatta natura del messaggio che il film intende mandare. Anderson si è ispirato alla struttura delle cattedrali gotiche e in particolare a Notre Dame. Ogni scena richiama l’estetica del gotico. I propulsori laterali della nave sono stati creati basandosi sulle torri di Notre Dame. Il corpo centrale della nave è stato disegnato copiando la navata centrale della chiesa.
Prendiamo ad esempio la scena della crocifissione di D.J. in infermeria. La vista frontale sembra un trittico di vetrate al centro delle quali c’è il crocifisso in una posizione comunque blasfema, essendo appeso. L’infermeria stessa è incorniciata da colonne che sostengono le arcate del soffitto. Lo stile gotico, inserito nella struttura della nave (come dice Anderson: ‘Abbiamo scomposto Notre Dame per costruire un’astronave’) serve a sottolineare la filosofia su cui poggia la storia. L'equipaggio della Lewis e Clark, viene suo malgrado condotto in un viaggio metafisico verso l’inferno: se la Divina Commedia è stata letta come un iter mentis in Deum ossia un viaggio della mente verso Dio (o la Perfezione Metafisica), quello dell’Event Horizon è un iter mentis in Inferis, un viaggio metafisico verso l’Inferno, il Caos puro. Lo stesso comandante del vecchio equipaggio scomparso della Event Horizon registra il suo ultimo messaggio in latino dicendo, con sarcastica ironia: ‘Liberate vos ex inferis’ , Salvatevi dall’inferno. Il paragone con la sorte di Ulisse nel canto XXVI dell’Inferno di Dante è obbligatorio. Come Ulisse viene punito per aver superato le colonne d’Ercole, limite ultimo consentito dalla ragionevolezza umana, e al di là delle quali si estende l’ignoto, così l’equipaggio dell’Event Horizon sarà punito per aver osato superare le colonne d’Ercole del sistema solare fino a giungere in un oscuro e maligno spazio ignoto. Si affaccia qui un antichissimo concetto derivato dalla cultura greca: la Hybris, la Tracotanza dell’uomo che tenta di superare quei limiti, che forze superiori a lui hanno stabilito (l’ordine del creato chiamato in greco Logos), e per questo va incontro ad una fine terribile e inevitabile. Pensiamo a Prometeo che ruba il fuoco agli dèi per donarlo agli uomini, ad Icaro che tenta un volo verso il sole, a tutti quei personaggi che sfidano gli dèi per assomigliare loro e per questo vengono schiacciati. Nel film la tracotanza di Weir lo porterà a subire una mutazione terribile. Lui stesso sarà, come la sua nave, un veicolo del male. Il suo corpo si copre di oscuri simboli demoniaci, la sua mente si perde e lui tenterà in ogni modo di aiutare la sua nave a tornare nel caos.
Il film è pieno di immagini sconvolgenti. C’è una brevissima sequenza in cui Sam Neil/Weir indemoniato impone le mani sulla testa di Lawrence Fishburne/Capitano Miller facendogli vedere la sorte toccata al precedente equipaggio. È una carrellata terribile di corpi mutilati, torturati e divorati. Per realizzare questa sequenza Anderson si è ispirato ai lavori del fotografo Joel Peter Witkin definito non a caso lo Hieronymus Bosch della fotografia. Cito un articolo della webzine Nadir che definisce Witkin nella sua essenza: “Witkin inietta dosi letali di caos ed irrazionalità fuori controllo nelle vene dell'ordine prestabilito; sbatte in faccia al perbenismo i suoi incubi peggiori, burlandosi dei patetici sforzi con cui la società tenta di coprirsi gli occhi, terrorizzata dal suo stesso provare terrore” ".
Un capolavoro che dovreste assolutamente vedere.
Domani,AXN offre una seratona altrettanto interessante: si comincia alle 21 con "Star Trek The Motion Picture", ovvero il primo film di Star Trek! A seguire, "Star Trek IV:Rotta verso la terra" e, in ultimo, si prosegue tutta la notte con episodi di ST TNG e ST Voyager!
Un vero e proprio bagno di fantascienza d'alta qualità che,se non avete altro da fare, vi consiglio caldamente.
Alla prossima volta!
Ale