7/30/2012

Urania - Star Trek TOS : La Sfera di Dyson

Buon Lunerdi a tutti e ben ritrovati su queste pagine.Mentre faccio il conto alla rovescia per la partenza, non mi precludo come di consueto il piacere di una buona lettura. Il volume di cui vi parlo oggi è "La Sfera di Dyson", secondo (ed ultimo) libro della celeberrima collana "Urania" (volume n.800), classe 1979, dedicato al fantascientifico mondo creato da Gene Roddenberry (del primo, "Il pianeta del giudizio" numero 759, ,vi ho parlato diffusamente in un post precedente).

Come sempre,il sito STIC ci viene incontro con la quarta di copertina.Leggiamola:

"Il capitano Kirk, Comandante dell'Enterprise, decide che per la sua astronave, per il suo equipaggio e per lui stesso, c'è una sola speranza di salvezza: dovrà parlare personalmente con Dio, con l'oscuro e tremendo Dio della sfera di Dyson. Il dottor Leonard McCoy, medico di bordo, ha i suoi dubbi. "E se fallisci?" chiede. Ma il capitano ha già riflettuto. "Se fallisco" risponde "ho paura che tutti noi dovremo sperimentare sulla nostra pelle che cosa significhi precipitare in un buco nero..." Dopo James Blish e Joe Haldeman, un altro tra i più sofisticati autori d'oggi s'ispira a una popolarissima saga spaziale per portare l'invenzione fantascientifica al di là di ogni conosciuto livello di guardia."

 Non è,probabilmente,uno dei romanzi "top", di Star Trek ma, considerando l'anno di produzione, si tratta comunque di un'opera decisamente interessante, localizzata più o meno nella prima stagione della serie classica di Star Trek. Lo stile di scrittura, lo svolgersi dell'azione e i dialoghi ricalcano quasi perfettamente quanto visto sullo schermo e,nel complesso,non posso che consigliarlo caldamente agli appassionati e un pò meno a chi mastica poco l'Universo Trek.

Non semplicissimo da trovare ma comunque meno raro di molti altri di cui vi ho raccontato, potreste provare, se volete arricchire la vostra bibliotreka, ad acquistarlo qui.

Al prossimo post.

Ale

7/25/2012

Quegli Strani Animali

Quegli Animali più piccoli di un'Ape
Che si riuniscono sull'Occhio -
Il cui pascolo è la Briciola che passa -
Quegli Animali sono le Mosche -
Di Stalle per l'Inverno - ignare -
Greppie estemporanee
Trovano nonostante la nostra avversione -
Su Pareti Adatte -
Riservandosi il diritto
Di scendere all'improvviso
E galoppare sui Mobili -
O più odiosamente offendere -
Del loro compito peculiare
Incompetenti a giudicare
Alla Natura le rimettiamo
Per giustificare o castigare -

Emily Dickinson

7/23/2012

IPCONFIG


“Buongiorno,sono Alessandro”
“ehhh…chi è?”
“…(ecco…the walking dead…prima chiamata,primo zombi)Come due secondi fa,questo è l’Helpdesk e io sono Alessandro”.
“Ah,buongiorno,io sono il Municipio 13”
“(Spero che crolli,allora).Ne dubito,signora.”
“Nono,sono io”.
“(fammi sentire un rantolo di morte). Uhm,non ho dubbi che lei lavori al municipio 13.Dubito che lei SIA il municipio 13.Forse,se mi dice il nome…?”
“Viale del lido”.
“(che è dove voglio vederti appesa,maledetta). Perfetto signora.Saltando le analisi del sangue,mi dice il SUO nome e cognome?”
“Il mio?”
“Si,io il mio lo conosco.Il suo”.
…E finalmente me lo dice. Oghey.Passiamo al problema.
“Allora…ehhh…a me non funziona.”
“(Che cosa?Il cervello?Il cuore?La fica?Ammazzati,maledetta) Le devo chiedere d’essere più precisa. Cosa,non funziona,esattamente?”
“Internet,non funziona da Venerdì”.
-          Piccola nota dell’autore. Non so per quale motivo,ma gli utenti che chiamano l’assistenza, in una percentuale vicina al 99%, sono convinti che, dicendo che hanno un problema da “diversi giorni”,  “da venerdi”, da “una settimana”,etc,chi sta dall’altra parte venga “colpito” dalla dichiarazione e quindi si presti più volentieri e celermente alla risoluzione. Senza capire che non me ne fotte un emerita mazza del tempo trascorso da quando si è manifestato il problema. Anzi, di solito,mi predispongo piuttosto male con chi lo fa : perché significa che, se hai problemi di navigazione da “una settimana” e chiami solo oggi,vuol dire che hai rubato lo stipendio per giorni interi e oggi – che magari devi proprio fare UNA pratica,mi stai demolendo le palle.

“uhmmmm…oghey. Vediamo di capire”.
Una volta,quando ero giovane,mi piaceva chiedere agli utenti che sistema operativo avessero sul loro client,non so XP,Vista,7...Crescendo,invecchiando,ho capito che è più facile andare davanti ad un crocefisso ed ottenere qualcosa, piuttosto che avere una risposta a questa domanda. Quindi non la pongo più ma,essendo comunque vitale sapere con cosa ho a che fare,ho escogitato un sistema che, in rare occasioni, da dei risultati. Non è questo il caso,comunque.
“Allora, signora, in basso a sinistra,sul suo monitor,qual’e’ la prima icona che vede?”
…Silenzio di tomba.
“Signora?”
“Sii-i?”
“In BASSO a SI-NI-STRA qual’e’ la prima icona che vede?”
…Seguono gemiti e rantoli incomprensibili.Tanto da farmi pensare che c’e’ un Chupachabras dall’altra parte.
“Signora…allora…il monitor è un rettangolo.Come tutti i rettangoli ha quattro lati.A me interessa il lato in basso a sinistra.La sinistra è la mano dove molta gente porta l’orologio.”
Pochi secondi di silenzio,poi la risposta,che varia da utente a utente,ma più o meno è similare.
“Che devo fare?”
“Deve solo rispondere alla domanda,signora : la prima icona in basso a sinistra.Qual’e’?”
“Dove?”

Di solito,a questo punto,ho già sgranato mezzo rosario,condendolo di “porco” e “porca” davanti.Parliamo di gente da 1300 euro al mese di partenza + buoni pasto, ferie,permessi,agevolazioni,etc. Gente che NON sa cosa vuol dire “precario “ e soprattutto,non sa cosa vuol dire “lavoro”.

“Oghey.Lasciamo stare.Facciamo così.Qualunque sia la prima icona in basso a sinistra,facciamo un click sopra”.
Silenzio.Poi : “Vado,eh?”, con l’urgenza tipica di chi sta per premere il pulsante rosso che attiva Vultus 5.

“(Si,a fanculo).Si,vada.Prema”.
“Fatto”.
“(E’nato) Oghey.Adesso scegliamo “Esegui”. “
“Lo faccio io?”
“(no,lo faccio io.Ora vengo li,premo esegui,poi torno al telefono e continuiamo). Si”.
“Fatto”.
“Dentro “esegui”, NELLA BARRA BIANCA,c’e’ scritto qualcosa?Apri…due punti…poi?”
La risposta che segue la danno tutti. Da notare che ho chiesto cosa c’e’ NELLA BARRA BIANCA,null’altro.
“Digitare il nome de programma,della cartella,del…”
“No,quello c’e’ scritto sopra.Nella barra bianca”.
Nessuno mi si fila.Continuano a leggere come se nulla fosse.
“…Del documento o della risorsa internet da aprire”.
“Perfetto. Come dicevo,mi interessa la barra bianca. Apri…due punti…e poi?”
“Dov’e’ la barra?”
“(io te la metterei nel culo,una barra rovente,ma transeat).Sotto a dove stava leggendo e dove le ho chiesto di non leggere. Apri…due punti…e poi?”.
“Ah,si…è bianca”.
“Perfetto,allora scriviamo noi.Glielo detto lettera per lettera.Allora. C,di Como…”
“Aspetti,aspetti,dove devo scrivere?”
“Nella barra bianca. Allora, C,di Como…”
“Scrivo io?”
“Si,per favore…la prego…allora,C,di Como…”
“Maiuscolo?”
“Come vuole.C,di Como…M,di Milando…D,di Domodossola. CMD”.
“Fatto.”
“Perfetto.Dia Ok, o Invio”.
“Ok e invio?”
“No.Ok O Invio”
“Invio non ce l’ho”.
“Invio è il tasto sulla tastiera, (maledetta zoccola), quello che serve per andare a capo”.
Silenzio di Tomba.
“Signora,faccia click su “OK”e basta,lasciamo stare il resto”.
“Fatto”.
“Si è aperta una finestra nera con le scritte bianche.”
“Si”
“(miracolo). Adesso,li di seguito,in quella finestra,scriviamo:”
“Di seguito a dove c’e’ il trattino o a capo?”
“(ho detto di seguito e due secondi fa NON sapevi come si va a capo,strega!)Di seguito.Scriviamo…glielo dico lettera per lettera…allora…I,di Imola…”
“maiuscolo”
“E’uguale.Allora,I,di imola…” – e si procede fino all’immane sforzo di scrivere la complicatissima parola in klingon antico IPCONFIG.

Il più è fatto.Il resto dei problemi,sono inezie.
Un po’ di stress?

Poesia di Roma!


Buongiorno a quasi tutti,buon Lunedi e ben ritrovati su queste pagine.
Come saprete,su questo piccolo spazio virtuale,non faccio mai “pubblicità”,a meno che non sia qualcosa che ho letto,visto,giocato o usato personalmente; tuttavia,in questo caso farò una piccola eccezione,poiché la “fonte” è più che attendibile.

Se siete appassionati di Poesia e amate la città Eterna, allora dovete correre in libreria per acquistare il volume “Nun core troppo Roma... La città eterna in prosa e in versi. Le tradizioni, l'ommini, le storie, le leggende e tutto l'amore pe' Roma.”, di Roberto Bernardini e Claudio Prilli. Una ricerca a metà fra folclore e antropologia su quanto concerne la capitale del Mondo, il tutto condito da poesie davvero degne di nota.

Ecco un pezzetto della prefazione: “Le poesie rigorosamente in romanesco sono precedute da un brano introduttivo che spiega la materia narrata, che si tratti di un palazzo, un personaggio, un evento storico. Addirittura troviamo delle liriche culinarie perché ai due autori non sfugge nulla della romanità, così si passa dagli imperatori ai Papi, dalle pasquinate ai quartieri tipici”.

Potete acquistare il libro in questione, per esempio, cliccando qui. Sicuramente non ve ne pentirete.

Al prossimo post.

Ale

7/11/2012

Abisso Nero - James M.Tabor


Che libro,ragazzi.
Che libro. Sono pochi,pochissimi i tomi che hanno saputo entusiasmarmi a tale livello. I personaggi sembrano uscire dal loro regno di carta per raccontarci le loro storie, tanta è la profondità profusa nella loro creazione. Ovviamente sto parlando de “I draghi del crepuscolo d’autunno”. Si,perché il libro di cui vi parlo oggi, “Abisso Nero”, di James M. Tabor, edito dalla NORD, non vale nemmeno la carta dove è stampato. Il sito GoodBook ci riporta la seconda. Leggiamola:

“Esiste un luogo mai esplorato dall'uomo. Un luogo dove si aprono baratri senza fondo e laghi di acqua acida. Un luogo dove regna l'oscurità e ogni passo può essere l'ultimo. Un luogo dove si nasconde una minaccia molto più pericolosa del buio... Quel luogo ha un nome: Cueva de Luz. Afghanistan. Daniel Wyman è stato fortunato: rimasto coinvolto in un violentissimo scontro a fuoco, ha riportato soltanto una lieve ferita alla spalla. Nelle ore successive al ricovero presso l'ospedale da campo, però, le sue condizioni peggiorano fino a che Daniel viene trovato morto in un lago di sangue. E, nel giro di poco tempo, un altro soldato va incontro alla stessa, tragica sorte. E poi un altro, e un altro ancora... Washington. Hallie Leland non ha dimenticato il sapore amaro dell'ingiustizia: è passato meno di un anno da quando ha subito un'infamante accusa di spionaggio che le è costata il posto di ricercatrice alla BARDA, l'autorità governativa istituita per fronteggiare attacchi batteriologici. Tuttavia ora è lo stesso presidente degli Stati Uniti a chiederle di rientrare in servizio. Perché esiste un solo modo per fermare la misteriosa epidemia che sta decimando le forze armate di stanza in Afghanistan e che rischia di colpire milioni di persone in tutto il mondo: scendere nella grotta più profonda della Terra per raccogliere alcuni campioni del rarissimo batterio da cui sarà possibile ricavare la cura. E Hallie è l'unica che sia stata laggiù.”

Tutto molto interessante, sulla carta. Il problema di questo libro è insito nella sua banalità, nei personaggi stereotipati e,più di tutto,una trama così ovvia da risultare quasi ridicola…anche nel “colpo di scena” dei cattivi e nel finale scontatissimo. Inoltre,per allungare il brodo, ci si imbatte con frequenza in dialoghi assolutamente inutili del tipo : “Ti piace il baseball?”. “Si.” “Ah…anche a me.” “Ma dai.” “Si,ti assicuro.” “Davvero?Proprio il baseball?”. “Si.” “Pensa,anche a me.” “Davvero?”. “Si.” “Giura.” “Giuro.” “Proprio il baseball.” “Si.” “Pensa…anche a me”.

Ovviamente,sto dialogo me lo so inventato,ma è più o meno quello con cui vi troverete a misurarvi prima della fine. Assolutamente sconsigliato…se ha trovato posto su ExAstris,è solo perché mi piace recensire tutto quello che leggo. Anche quando è una cacata di dimensioni astronomiche.
Addio.

Ale

7/02/2012

Ufo Sul Fatto! Chasing UFOs

Buongiorno a quasi tutti,buon Lunerdì e ben ritrovati su queste pagine; minipost informativo per invitarvi a visitare il sito de "Il Fatto Quotidiano" dove, nella sezione blog, troverete fra gli altri quello di Vladimiro Bibolotti, del Centro Ufologico Nazionale.
Si parla di UFO,SETI e ricerca...un bel punto sulla situazione, breve ma interessante.

Trovate il sito cliccando qui.

Al prossimo post.

Ale

7/01/2012

Umiliazione - Star Trek New Frontier (La Tavola Del Capitano) - Peter David

Buona Domenica a quasi tutti e ben ritrovati su queste pagine. Mentre,per una volta,le notizie dei TG non sono esagerate (in effetti,la capitale è avvolta da una cappa di caldo davvero infernale), io ho appena concluso la lettura de "Star Trek New Frontier : Umiliazione", libro appartenente al ciclo de "La tavola del capitano", scritto da Peter David. Come vi ho raccontato nei post precedenti, in tutta la saga di NF, il capitano Calhoun fa continui riferimenti ai suoi trascorsi sulla USS Grissom e sulla tragedia perpetrata dentro,intorno e fuori di quella nave. Tuttavia, nei sei libri della serie (ok,io ne ho letti cinque,ma sono per certo che quanto sto scrivendo è corretto), al di la di vaghi riferimenti non si racconta mai cosa sia veramente accaduto...almeno fino ad ora.
Il sito "Fantascienza.com"ci viene incontro con la trama. Leggiamola:

"Esiste un bar chiamato "La Tavola del Capitano" in cui coloro che hanno comandato potenti vascelli di ogni forma ed epoca si possono incontrare, rilassare, e fare una bevuta amichevole con altri del loro stesso grado. A volte può scoppiare una rissa, ma si tratta sempre di una cosa in famiglia, più o meno. Ricordate però, il primo giro viene sempre pagato con un racconto... persino se siete sul ponte ologrammi! Anni addietro, molto prima di iniziare a comandare l'Excalibur, un giovane ufficiale della Flotta Stellare di nome Mackenzie Calhoun aveva preso servizio a bordo della U.S.S. Grissom come primo ufficiale. Poi accadde un disastro, e Calhoun fu giudicato colpevole. Una corte marziale lo spinse a dare le dimissioni dalla Flotta… o almeno cosí sembrava. Finalmente il Capitano Calhoun racconta la verità sulla piú grande tragedia della sua vita."

Ed è vero.
Questo tomo mostra lati inediti del capitano che abbiamo imparato ad amare sulla carta (quello che io definisco un buon mix fra Kirk e Archer) e, in effetti, la tragedia della Grissom viene raccontata dall'autore in maniera egregia. Tutto girerà intorno ad uno dei più antichi ed ancestrali sentimenti umani : la Vendetta.
Non voglio svelarvi altro per non guastarvi il piacere della lettura; questo è uno di quei libri immancabili per la vostra bibliotreka. Estremamente raro, potreste aver fortuna nel comprarlo online cliccando qui.

Al prossimo post...e forza Italia.

Ale