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Unità dell’Esercito Indiano e dello ITBP (Indo-Tibetan Border Police Force) hanno riportato l’avvistamento di oggetti volanti non identificati (UFO) nella regione del Ladakh di Jammu e Kashmir. Una unità della ITBP con sede a Thakung, vicino al Pangong Tso Lake, ha riportato più di 100 avvistamenti di oggetti luminosi tra il 1° agosto e il 15 ottobre del 2012. Nei rapporti inviati al quartier generale di Delhi e all’Ufficio del Primo Ministro (PMO), vengono descritti avvistamenti diurni e notturni di ”Oggetti Luminosi Non Identificati“. Sfere giallastre apparivano e sembravano sollevarsi dall’orizzonte del lato Cinese e attraversare lentamente il cielo da tre a cinque ore prima di scomparire. Non si trattava di veicoli aerei non pilotati (UAV), droni o anche satelliti orbitanti a bassa quota attorno alla Terra, hanno affermato ufficiali dell’Esercito che hanno studiato le indistinte fotografie scattate dallo ITBP.
Gli avvistamenti di droni sono 
verificati e registrati separatamente. L’Esercito ha riportato 99 
avvistamenti di droni Cinesi tra gennaio e agosto del 2012: 62 
avvistamenti sono stati segnalati nel settore occidentale, nella regione
 del Ladakh, e 37 nel settore orientale del Arunachal Pradesh. Tre di 
questi droni si sono introdotti nel territorio presidiato dallo ITBP, 
lungo il confine con la Cina in Ladakh della lunghezza di 365 
chilometri. Tali luci misteriose sono state avvistate prima nel Ladakh, 
una zona arida di 86.000 chilometri quadrati, pesantemente militarizzata
 tra il Kashmir occupato in Pakistan e l’Aksai Chin occupato in Cina. I 
persistenti avvistamenti segnalati dallo ITBP in questo 2012, tuttavia, 
ha preoccupato la divisione del “14 Corps” dell’Esercito di stanza a Leh.
Nel mese di settembre 2012, l’Esercito 
ha utilizzato un radar mobile di base a terra e un’analizzatore di 
spettro che aveva il compito di raccogliere le frequenze emesse da 
qualsiasi oggetto in cima ad una montagna, nei pressi del lago Pangong, 
che si trova tra India e Cina. Una volta il verificarsi dell’apparizione
 dell’oggetto, il radar indicò che non era metallico, anche se questo 
era monitorato visivamente. L’analizzatore di spettro non fu in grado di
 rilevare alcun segnale emesso da esso. L’Esercito, inoltre, fece volare
 un drone di ricognizione in direzione dell’oggetto fluttuante, ma ciò 
si rivelò un esercizio inutile. Il drone raggiunse la sua altitudine 
massima, ma perse di vista il fluttuante oggetto.
Alla fine di settembre del 2012, un 
gruppo di astronomi dell’Osservatorio Astronomico dell’India a Hanle, 
150 chilometri a sud del lago, studiò per tre giorni il fenomeno aereo. 
Il gruppo individuò degli oggetti volanti, hanno dichiarato gli 
ufficiali dell’Esercito, ma non riuscì a stabilire con certezza cosa 
fossero. Tuttavia, dichiararono che gli oggetti erano di origine “non celeste” ed esclusero meteore e pianeti.
Tuttavia, gli scienziati hanno affermato
 che l’aspra geografia e la scarsa demografia della grande catena 
dell’Himalaya che separa la valle del Kashmir dal Ladakh, si presta ad 
avvistamenti inusuali. “La regione d’inverno è bloccata dalla neve, ha poche strade ed è uno dei luoghi più isolati dell’India“,
 ha affermato Sunil Dhar, geologo governativo del Post Graduate College 
nel Dharamshala, che ha studiato per 15 anni i ghiacciai della regione.
Eppure, nessuno degli esperti 
del National Technical Research Organisation (NTRO) – incaricato dalla 
Technical Intelligence – e della Defence Research Development 
Organisation (DRDO), è stato in grado di identificare gli oggetti. E ciò
 ha causato piuttosto imbarazzo che paura nell’establishment. “Qualcosa è chiaramente sbagliato, se le nostre combinate risorse scientifiche non sono in grado di spiegare i fenomeni“,
 ha dichiarato un alto funzionario dell’Esercito a Delhi. I funzionari 
di intelligence hanno dichiarato che questi oggetti potrebbero essere 
una rude operazione psicologica da parte della Cina, o sofisticate sonde
 che cercano di constatare le difese dell’India nel Ladakh.
“Non possiamo ignorare questi avvistamenti. Abbiamo bisogno di indagare se una nuova tecnologia possa essersi schierata lì“,
 afferma l’ex Comandante dell’Aria della Indian Air Force (IAF), 
Maresciallo P.V. Naik. Nel 2010, la Indian Air Force indagò e rigettò la
 tesi che gli avvistamenti di oggetti da parte dell’Esercito fossero da 
imputare alle lanterne cinesi. Negli ultimi dieci anni, gli avvistamenti
 di UFO nel Ladakh sono stati persistenti. Alla fine del 2003, la 
divisione del “14 Corps” inviò una dettagliata relazione sugli 
avvistamenti di oggetti luminosi al quartier generale dell’Esercito. Le 
truppe dell’Esercito in quei posti verso Siachen avevano visto luci 
fluttuanti sul lato Cinese. Ma riportare tali fenomeni rischiava 
l’invito al ridicolo. Quando si parlò di ciò, ad una presentazione del 
comando a nord di Leh, l’allora Capo dell’Esercito, Generale N.C. Vij, 
respinse con rabbia i rapporti definendoli allucinazioni.
Gli scienziati affermano che i 
misteriosi oggetti non sono necessariamente provenienti dallo Spazio. 
Non c’è nessuna evidenza che gli UFO siano di origine extraterrestre, 
afferma l’astrofisico di fama di stanza a Pune, Jayant Narlikar. 
L’implicazione che siano oggetti alieni è fantasia, non un fatto reale, 
afferma.
Però, non vi è ancora una spiegazione 
per quello che si crede essere il più chiaro avvistamento di UFO, 
avvenuto nel 2004 nella regione Lahaul-Spiti nell’Himachal Pradesh, a 
meno di 100 chilometri a sud di Ladakh. Un gruppo di cinque persone, 
composto da geologi e glaciologi guidati dal Dottor Anil Kulkarni 
della ISRO’s Space Applications Centre di Ahmedabad, era in viaggio di 
ricerca attraverso l’arida Samudra Tapu Valley. Lì filmarono una figura 
simile ad robot (vedi foto apertura articolo), alta 1 metro e 
20 centimetri, che camminava lungo la valle, a 50 metri di distanza dal 
gruppo. Poi, l’oggetto umanoide rapidamente si mise in volo e scomparve.
 L’incontro durò 40 minuti.
Fu visto da 14 persone, tra cui i sei 
scienziati. Kulkarni, successivamente, intervistò separatamente ciascun 
componente della spedizione per verificare ciò che videro. Copie del suo
 dettagliato rapporto furono fatte circolare al PMO, ISRO, nell’Esercito
 e in molte agenzie di intelligence. Kulkarni stabilì che il team non 
vide nessun fenomeno naturale. La questione, tuttavia, fu insabbiata 
subito dopo.
Sunil Dhar, che faceva parte della 
spedizione del 2004, definì l’avvistamento dell’oggetto non identificato
 come un’esperienza indimenticabile. Gli abitanti del posto, ha 
affermato, hanno riportato avvistamenti di oggetti misteriosi per molti 
anni. Questi sono misteri irrisolti che richiedono uno studio più 
intenso, dichiara. Il rimanente inspiegabile, degli avvistamenti 
del Ladakh, rischia di scivolare nella fenditura tra realtà e 
fantascienza.
 

 
 
 
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