Buonasega a quasi tutti e ben ritrovati su queste pagine.Poche ore orsono ho concluso la lettura de "La Mappa del Dragone", di Charles De Lint, un volume edito da Newton Compton. L'ottimo sito "Urban Fantasy" ci viene incontro con la quarta di copertina. Leggiamola:
"I suoi segreti sono nascosti sotto la sua pelle. Al
compimento del suo undicesimo anno, sulla schiena di Jay Li appare
all’improvviso l’immagine di un drago. È il segno dell’appartenenza al
clan dei Draghi gialli, una tribù di guerrieri che nell’antichità
proteggeva l’imperatore. Ancora oggi, chiunque abbia impresso sulla
pelle il loro simbolo ha una missione da compiere, un luogo o una
persona da salvare e custodire. Per questo, dopo anni di massacranti
allenamenti sotto la guida della nonna, una donna saggia ed enigmatica,
Jay lascia la Chinatown di Chicago per andare incontro al suo destino.
Giungerà così a Santo del Vado Viejo, nel deserto dell’Arizona, dove
affronterà gang di criminali e sfiderà El Tigre, lo spietato leader di
un clan da sempre nemico dei Draghi gialli. In una città in cui dilaga
la violenza, ai margini di un deserto dove i confini tra realtà,
allucinazione e magia si confondono, creature soprannaturali, mutaforma,
assassini e gangster lottano per il potere. Solo Jay può fermare quella
spirale di odio, solo lui può risvegliare la forza del drago che dorme,
e riportare giustizia e pace in un luogo che ha visto scorrere troppo
sangue"
Oghey.Molto bello sulla carta (è proprio il caso di dirlo) ed il prezzo, meno di dieci lemuri nelle migliori librerie è indubbiamente allettante; però...però...non è quel gioiellino che mi aspettavo e anzi,più in generale,è una fiaba poco riuscita ambientata nei bassifondi dell'Arizona e...nell'entre, ovvero un luogo incantato fatto di Uomini Corvo, Donne Serpente, Antilepre e tante altre creature che appozzano a piene mani ai clichè del genere.
Non che l'autore non colpisca nel segno : la storia è simpatica,i personaggi idem, ma c'e' poca azione e la trama pecca non poco in troppe situazioni...il libro,potrebbe finire già a 3/4 ma, forse per rispettare un certo numero di pagine, il buon Charles prosegue imperterrito nella narrazione e, quando finalmente si arriva alla fine, quel poco di buono che c'era nella storia si perde in un sospiro di sollievo. Peccato,davvero.
Consigliato ai soli amanti del genere.
Al prossimo post.
Ale
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