Alla via così. Ieri ho concluso la lettura de “I migliori Racconti” di Richard Matheson, ovvero un tomo che racchiude alcune short stories scritte da quello che è,a detta di molti,un vero maestro. Probabilmente,sono io quindi che non capisco i suoi metodi di scrittura, ma non ho gradito nessuno (tranne uno) dei racconti contenuti nel tomo. Sicuramente, sono scritti benissimo e l’angoscia che filtra dalle pagine si insinua nella pelle del lettore,rimanendoci a lungo; ma Matheson pecca su una delle cose che io reputo più importanti : il finale. Le sue storie,porca puttana,non finiscono!Quasi tutti i suoi racconti lasciano il finale sospeso,come se dovesse essere il lettore a ca(r)pire come si debba concludere una storia. E che cazzo,così so’boni tutti,persino io : scrivere un racconto SENZA un vero finale mi sembra un escamotage un po’ troppo comodo.
L’unica storia che regge dall’inizio alla fine è “Duel”, ma è troppo poco per giustificare l’acquisto.
Alla prossima volta.
Ale
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