Alla via così. Questa mattina,complice una involontaria
alzataccia, ho concluso la lettura de “I Bambini di Hamlin”, libro classe 1993
scritto da Carmen Carter e ambientato nell’Universo narrativo di “Star Trek The
Next Generation”. Il sito HyperTrek ci viene incontro con la trama. Leggiamola:
“Mentre provvede al trasferimento di un gruppo di coloni su
un nuovo pianeta, l'Enterprise riceve una chiamata della Federazione,
assalita da misteriosi alieni. Picard salva i superstiti dell'attacco, fra cui
l'impenetrabile Andrew Deelor e l'enigmatica Ruthe e si convince ben presto ad
abbandonare la precedente, tranquilla missione per un'impresa assai più
pericolosa: la caccia ad un sanguinario nemico riapparso dal passato. Dopo
cinquant'anni, infatti, le navi dei Choraii, responsabili del non dimenticato
massacro di Hamlin, sono ricomparse nello spazio della Federazione, velocissime
e minacciose, e trasportano qualcosa che Deelor appare deciso a recuperare,
anche a costo di sottrarre a Picard il comando dell'Enterprise: i
Bambini di Hamlin che, rapiti cinquant'anni prima dai Choraii, ormai adulti,
sono forse in grado di svelare alla Federazione quei segreti militari, noti
agli alieni, di cui i Romulani non devono assolutamente impossessarsi.”
Al di la dell’ultima frase (i Romulani,infatti,vengono a
malapena citati verso i ¾ del libro e sono assolutamente ininfluenti), la trama
appena postata rispecchia in pieno quanto si legge nel volume, il quale è
posizionato,nella linea temporale, entro i primi 20 episodi della prima
stagione di TNG. L’autrice tratteggia degnamente i tratti dei
personaggi,costruendo un filone che pare esaurirsi già a metà lettura ma
che,con un susseguirsi di piccoli colpi di scena, procede sicuro e diritto fino
alla fine. Un buon libro, migliore di tanti altri (ahimè) che non dovrebbe
mancare nella vostra bibliotreka. Piuttosto difficile da reperire, potreste
fare un tentativo cliccando qui.
Al prossimo post.
Ale
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