2/21/2006

La Calda Attesa

Ci sono momenti ricchi di trepidazione. L'attesa per una telefonata, per un messaggio o, per i più nostalgici, l'attesa di una lettera nella cassetta della posta. A seconda del mittente, quell'attesa può essere calda perchè carica di presagi d'amore, erotici o d'amicizia. Allo stesso modo, può essere un attesa imperlata del sudore, per un evento tanto inevitabile, quanto sgradevolmente imminente. Poi c'e' l'attesa gelida a cui mi sono sottoposto questa mattina, per andare in ufficio; da buon servizio pubblico, l'autobus che mi avrebbe dovuto portare al lavoro mi è sfilato davanti agli occhi prima che io raggiungessi la fermata. Nulla di strano, se non fosse che era in anticipo di 10 minuti rispetto all'orario consueto e, sopratutto, previsto nella tabella sul sito dell'ATAC. Mordendomi le labbra per non inca*zarmi di prima mattina, mi sono comunque recato alla fermata, scoprendo sulla mia pelle quanto la legge del contrappasso sia una variante Universale sempre viva nelle nostre vite. Così come il bus precedente era in anticipo, quello successivo era in ritardo. Da un passaggio previsto alle 9:07 am, è passato alle 9:16 am, con il risultato che io sono arrivato alla mia beneamata postazione alle 9:40 am, un tantinello nervoso e poco propenso a ringraziare il servizio pubblico di trasporti.
Se pensiamo che il biglietto dei mezzi pubblici costa la bellezza di 1 euro, per una utenza stimata, giornalmente, di oltre un milione di persone fra metro e bus, con un servizio al limite della decenza...insomma, non c'e' molto da sorridere.
Ora, una considerazione del tutto personale. Roma, per me, non è solo la capitale d'Italia ma, come dicevano i latini, "Roma Caput Mundi". Milano, che storicamente ci invidia per ogni centimetro quadrato di questa città intrisa di storia millenaria, ai limiti del leggendario, ha dalla sua il vantaggio di un servizio di trasporti pubblici mille anni avanti al nostro. Bus puntuali, metro tre volte più frequenti delle nostre, carrozze comode e quasi sempre climatizzate (tutto nei limiti del possibile, ovviamente). Se è vero che Roma vince la sfida contro Milano su ogni punto, è altrettanto vero che su questo aspetto - quello dei trasporti, intendo - la gaia cittadina immersa nella nebbia batte la Città Eterna di parecchie lunghezze. Non fosse altro che per spirito roman-patriottico, non sarebbe il caso di potenziare il nostro parco mezzi? Mi rendo conto che attualmente, siamo parchi di mezzi, ma così arriviamo mezzi morti al lavoro e saremo parchi nel nostro impegno, facendo mezzo lavoro rispetto a quello che dovremmo, in favore di una passeggiata nei parchi. Non sempre il parco giustifica i mezzi, ma se i nostri mezzi sono così parchi di comfort, allora è un serpente che si morde la coda.
La coda...o lo strascico. Come lo strascico di polemiche che stanno dietro alle vignette che "offendono l'Islam". E' ovvio che siamo parchi di argomenti, per dare tanto risultato, con ogni mezzo, a questa storia.
Rimaniamo perciò in attesa. Di mezzi e parchi migliori. E' buffo notare come bramiamo una base stabile su Marte e sulla Luna, quando è difficile trovare una casa...o, nel più piccolo, un bus...qui sulla Terra. Chssà quanto costerà il biglietto di un Mars-Bus?

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