8/14/2006

Ahhh...ho fatto back! - Diario del Primo Ufficiale

Buongiorno a tutti miei fedeli lettori...tutti e tre,dico...dopo una incredibile 9 giorni 9 di ferie, eccomi tornato su questi schermi a rompere il *azzo. La vacanza a Sharm El Sheikh si è conclusa con successo e devo dire, come primissima impressione, che questa "Baia del Capo" (tale è la traduzione letterale di Sharm), è davvero uno dei posti più sopravvalutati del mondo. Sono felice di essere ritornato nella capitale e questa ennesima esperienza di viaggio mi ha (ri)confermato che, ovunque si vada nel mondo, non v'e' posto più bello di Roma, con tutta la sua Magia, quell'atmosfera unica che tutti le invidiano.
Ma procediamo con ordine, con il promesso resoconto...anche perchè ci sono cose che mi hanno nauseato e altre che mi hanno deliziato e spero che la mia esperienza serva ad altri che intendano in futuro andare a visitare il paese dei dromedari.
Cominciamo con l'arrivo all'aereoporto di Fiumicino, grazie ad un taxi pagato profumatamente; con il volo alle 7 ed il check-in alle 5, trovare la zona di imbarco completamente chiusa (siamo arrivati in loco alle 4, poichè dovevamo ritirare i documenti di volo al banco dell'AlbaTour...sulla quale esprimerò i miei commenti più avanti), non è stato piacevole. Che poi mi apri i negozi alle 6, me ne sbatto altamente il cazzo, visto che c'era l'aria condizionata a cannone e neanche un posto dove prendere un caffè per due ore. Insomma, un atteggiamento molto poco user-friendly, per uno degli aereoporti più importanti d'Italia,dopo Malpensa. Transeat. Impeccabile il servizio offerto dall'Air-One che, a scapito di quanto si dice in giro, ha offerto a me e a tutti i viaggiatori un viaggio confortevole e privo di imprevisti, se non quello, molto piacevole, di arrivare a Sharm con 15 minuti d'anticipo.
Il primo impatto con la cultura egiziana, in aereoporto, è stato davvero impressionante. Giuro che non ricordo di aver mai visto tanta gente in così poco spazio. Appena sbarcati, e fino al primo controllo dei documenti, abbiamo ricevuto almeno 10 richieste di elemosina, facchinaggio et similia. Come mosconi su una carogna, gli indigeni ci hanno letteralmente assaltati, pur non essendo troppo importuni...diciamo che al 5° rifiuto, si levavano da torno e andavano a masticare qualcun altro.
Fin dal primo controllo,dicevo, ho capito che le cose sarebbero andate poco liscie:una trafila di documenti e check da espletare, con spiegazioni date in un Italiano talmente stentato che persino la mia nipotina avrebbe fatto meglio. Cmq, fra timbri,marche, visti consolari e carte d'identità, il primo scoglio dell'ingresso è stato superato, nonostante l'incredibile disorganizazzione che imperava - pur essendo in un paese con un tasso di turismo elevatissimo e che quindi ci si aspetterebbe molto preparato in materia.
Dopo aver recuperato il bagaglio e respinto gentilmente un altra decina di mendicanti, ci hanno imbarcato sulla "navetta" che ci ha portato in hotel. Per navetta, intendo uno scassone del 15/18 con l'aria condizionata a cannone. Con -40 dentro e +40 fuori, l'impatto con l'esterno, una volta arrivati all'Hotel "Royal Moderna" di Sharm è stato devastante, ma siamo sopravvisuti. L'albergo, che vantava una temperatura polare - mi pare di aver intravisto un Orso Bianco, ma non ne sono certo - di recente costruzione (2 anni), era l'inno al lusso. Bellissimo, enorme, su due livelli, pulito e curato in ogni dettaglio.
Tanto per iniziare con il piede giusto, non c'era nessuno ad attenderci, quindi l'arrivo è stato un pò "allo sbaraglio". Documenti, visto consolare e consegna della chiave hanno richiesto un tempo variabile fra i 30 e i 45 minuti, consegna delle valigie in camera compresa. La stanza assegnataci, la 247 (10 in meno dell'Overlook Hotel di Kubrickiana memoria, ndAleNet), era una piccola reggia. Grande, con due lettoni, un minifrigo, un bel televisore settato su diversi canali internazionali (fra cui Rai 1 e Canale 5), una verandina deliziosa, un bel bagno spazioso, tappeti in terra, un grande armadio e sedie in quantità, è stata insomma una piacevolissima sorpresa; la veranda, in particolare, è stata teatro, nelle notti piene di stelle sotto il cielo d'Egitto, di lunghe conversazioni sugli Ufo, le Piramidi et similia. Al principio, l'entusiasmo era alle stelle. Con la formula - pagata profumatamente - dell'"All Inclusive", eravamo padroni di mangiare e bere a piacimento. Dalla spiaggia direttamente sul Mar Rosso, fino alla Hall, ovunque c'erano dolci, frutta, cibo e bevande che aspettavano solo di essere assaltate. Non vi dico la mia personale gioia dell'avere a disposizione fiumi di pepsi cola in ogni angolo : un click e via, il bicchiere era sempre pieno. Per non parlare dei dolci al cioccolato, vera manna per me che vivo di zuccheri e grassi saturi. Lettini a profusione per prendere il sole, una bella spiaggia con un pontile meraviglioso, pesci di ogni tipo e colore che facevano le gare attorno alle caviglie...insomma, pareva proprio di aver raggiunto il Paradiso.
Pareva...ma per questo, dovrete attendere il prossimo post.
Ora il tempo e tiranno ed io, che lavoro anche il 14 Agosto,devo proprio rimettermi all'opera.

Auguro un bellissimo Ferragosto a tutti voi!

Ale

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