8/17/2006

Diario del primo ufficiale - Parte 3a

Buongiorno a tutti e buon Giovedi.Oggi il cielo sulla Capitale è funestato da nubi di vario tipo e,nonostante il caldo, una luce strana e un vento fastidioso attraversano la città, generando un inopportuno mal di cranio. Al di la di questo, eccovi i viaggi della nave Enterprise...no,volevo dire, eccovi il resoconto della terza parte della vacanza alla baia del capo.
Alle 01 antimeridiane di Venerdi, eravamo nella Hall dell'albergo, pronti ad affrontare 7 ore di viaggio,le quali ci avrebbero condotti dapprima al Museo Egizio e successivamente davanti alla maestà delle Piramidi. Inutile dirvi che il mio stato mentale era a dir poco euforico;il sogno di una vita si andava concretizzando e presto le Piramidi, epitome massima dell'esistenza di vita extraterrestre,sarebbero state sotto i miei occhi e sotto le mie mani.La disorganizzazione dell'Alba Tour fece immediatamente capolino.Al di la del freddo lama che imperava all'interno del pullman (ho chiesto all'autista di abbassare l'aria circa 60 volte durante il viaggio,ma transeat), ci era stato GARANTITO che avremmo avuto 2 e sottolineo 2 posti a persona. Questo, ovviamente, NON si è verificato,poichè 45 minuti dopo la partenza,il bus era a dir poco stracarico e il bagno ha avuto il buon gusto di rompersi più o meno dopo una settantina di minuti. Nonostante ciò, ho cercato di non incazzarmi più di tanto, perchè nel frattempo la mia lotta spirituale contro il bacilli che ancora mi attanagliavano, era nel pieno dello svolgimento. Permettetemi una annotazione personale...Ho capito una cosa, durante questa esperienza:non v'e' nulla di più grande del potere della mente. Volevo guarire a tutti i costi, non volevo essere schiavo del cesso e sopratutto avrei preferito morire, piuttosto che arrendermi ad un bacillo che mi avrebbe impedito di toccare le Piramidi. A volte, la forza di volontà è più forte di qualunque ostacolo fisico. L'ho visto con la gamba di VNSMatrix e l'ho provato in prima persona con il desiderio fortissimo di stare bene per vivere il mio piccolo sogno...All right,torniamo a noi.
Dopo un lunghissimo e gelido viaggio nel deserto, durante il quale abbiamo rischiato 3 frontali e di sterminare una intera famiglia di dromedari selvatici - cmq, in Egitto guidano veramente a pisello di cane - siamo alfine passati sotto il Canale di Suez, per poi fermarci a colazione in quello che loro definiscono "Autogrill".
All right...sappiamo tutti che,anche in Italia,molti Autogrill non brillano per pulizia e che i prezzi in questi enormi bar autostradali sono piuttosto alti;ma il luogo dove ci hanno portato era al di la di ogni ragionevole comprensione. Il Laos...ecco cosa ho pensato,quando ci siamo fermati davanti ad un edificio di lamiere, circondato da spazzatura, carogne di animali e mosche come mai visto prima.Una zona di guerra. Una stramaledetta zona di guerra. Appena scesi dal bus, siamo stati accolti da uno sciame di mosche che hanno cercato di farci la pelle. Per andare in un bagno dove il colera era comodamente appoggiato al muro in attesa di far vittime, ho dovuto pagare un Euro, mentre per gli indigeni, l'accesso era gratuito. All'interno di quel posto degno di un racconto di Poe, non c'era un solo angolo pulito. Una boccia d'acqua costava 7 euro, un succo di frutta all'arancia da 20ml, 4 euro. I tavolini erano coperti di schifezze innominabili e le onnipresenti mosche banchettavano sui resti di una poltiglia organica non meglio identificata. Ho inveito contro ogni cosa che mi potesse venire in mente in quel momento e, rifiutata una stramaledetta colazione di merda, ho cercato rifugio nella nicotina. Per fortuna, abbiamo lasciato quel posto e tutti i suoi orrori dopo 30 minuti scarsi, ma le mosche avevano già invaso il nostro pullman. Quindi, abbiamo trascorso il tempo che ci separava da Il Cairo, cercando di abbatterle come meglio potevamo; l'arrivo nella capitale d'Egitto mi ha lasciato l'amaro in bocca. Accanto a lussuosi alberghi e lussureggianti ambasciate, come tumori di una società marcia, spuntavano lugubri e sconfinate favelas fatte di mattoni e immondizia, dove uomini,donne e bambini, senza scarpe e spesso senza vestiti, conducevano la loro miserabile esistenza. Anche il Nilo pareva triste, per l'incredibile sofferenza che aleggiava attorno alle sue coste.
L'arrivo al museo Egizio fu una sorta di liberazione. Nonostante i 38 gradi alle 9 del mattino, non vedevamo l'ora di entrare in quella Fontana del Sapere, quell'incredibile archivio di conoscenza di una civiltà che ha fatto delle stelle il suo primo teorema.
Sfortunatamente, come spesso accade, anche i luoghi più blasonati mostrano il fianco a numerose pecche. Al di la dell'inconfutabile mole di oggetti all'interno di quell'enorme edificio, alcune cose mi sono parse inconcepibili : primo fra tutti, la mancanza di qualsivoglia sistema di ventilazione; il museo era colmo fino all'osso, e dopo una mezz'ora l'aria respirabile era prossima allo zero. Mancavano sistemi d'allarme e di sorveglianza e le teche dove venivano custoditi i reperti, risalivano quanto meno a una cinquantina d'anni prima.Parevano davvero delicatissime ed io ho immaginato con orrore cosa sarebbe accaduto se qualche stronzo avesse deciso di urtarne una...non avrebbe resistito all'impatto,distruggendo anche i tesori che conservava al suo interno. Cmq, è stato davvero bello vedere una tale quantità di testimonianze sulla vita degli Antichi Egizi, le loro divinità e il loro modo di vivere. In particolar modo, è stato impressionante trovarsi di fronte ai tesori di Thutankaton : la maschera funebre, i suoi diademi...un esperienza che avrebbe potuto sfiorare il misticismo,se ci fosse stata,magari un pò meno folla...ma non si può avere tutto!
Un plauso,di nuovo,alla nostra guida che nonostante l'imperante caos e la disorganizzazione generale, è riuscito a spiegarci numerosi concetti. Al termine della visita, siamo risaliti sul bus, diretti al ristorante "Le Cousin", dove, al di da dell'ormai classico freddo lama, devo dire di aver mangiato un ottimo piatto di lasagne all'Italiana. Incredibile, ma vero.
Il momento che tanto stavo attendendo si appropinquava sempre di più...presto avrei posato gli occhi e le mani sulle Piramidi e non stavo più nella pelle...
Ma per questo, dovrete attendere il prossimo post...A tal proposito,visto che domani faccio sega,se ne parla Lunedi prossimo...!
Buona giornata e buon fine settimana a tutti!

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