4/30/2012

Sherlock Holmes E I Tesori Di Londra


Buon pomeriggio a quasi tutti,buon Lunerdi e bentornati ad Alfacom…ehm,no,volevo dire,bentornati su queste pagine; è da poco arrivato in libreria il volume “Sherlock Holmes e i Tesori di Londra”, scritto da Tracy Revels, professoressa di Storia e cultura della Florida al Wofford College di Spartanburg (Carolina del Sud). Da fan accanito di tutto il mondo Holmesiano, ho accolto con piacere l’arrivo di quest’opera ma,a conti fatti, questa volta il racconto patrocinato dalla Gargoyle Books non mi ha convinto. Scritto indubbiamente benissimo e con piacevoli risvolti, trovo comunque inconcepibile l’idea di mostrare un Holmes figlio di una mortale e di un Essere di un altro piano d’esistenza. L’autrice racconta infatti che il nostro investigatore favorito proviene da un altro mondo, quello “delle Ombre”, da secoli in conflitto (ovviamente) con quello della Luce – ovvero,il nostro. Nel libro, Holmes è un arcimago potentissimo davanti al quale pure Harry Potter sembrerebbe un novellino e si troverà impegnato,per ordine della regione delle fate (sich!), a sgominare l’ennesimo assalto dei demoni cattivi decisi a dominare il nostro mondo. In un mix di fantasy classicheggiante, figure stereotipate (nel Bene e nel Male), voodoo e indagini più terrene, il volume scorre sicuramente liscio dall’inizio alla fine,ma la sensazione d’avere a che fare con un Holmes “alieno” alla sua vera natura è troppo forte per poter far si che il lettore ne colga la sua “nuova” figura.

Il sito “Diario Dei Pensieri Persi”, riporta la trama. Eccola:
“Trama: Dove sono finiti i corvi della Corona, la Pietra di Londra, il Cuore di San Giorgio, ossia i principali tesori della capitale britannica di fine Ottocento? Esiste un collegamento tra questi furti e la raccapricciante serie di trafugamenti di cadaveri avvenuta nel Cimitero di Highgate, a cominciare dalla sparizione delle spoglie di una giovane americana creola? Alla Regina Vittoria e agli esponenti piu' importanti dell’establishment politico non resta che affidarsi a Sherlock Holmes. Ma se questa volta il celebre investigatore non fosse estraneo a tale intricatissima vicenda? E se il suo metodo d’indagine, fondato sulla serrata applicazione della logica e sulla rigorosa osservazione, non bastasse a risolvere il caso?”
Insomma…nel caso specifico,non mi sento di sconsigliare questo libro,ma neanche di consigliarlo. Sulla base di quanto scritto poche righe più sopra e in base anche e soprattutto all’amore che potete provare per il personaggio di Doyle,recatevi in libreria per spendere 14 lemuri per questo volume…o per un altro di vostra scelta.

Al prossimo post.

Ale

ps: il primo capitolo del libro,potete trovarlo gratuitamente qui.

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