Alla via così. La lettura de "Gli Angeli di Mudd", volume dedicato alla serie classica,mi ha lasciato con pò d'amaro in bocca. Il libro contiene tre racconti : il primo, "Il filtro di Venere", è la versione romanzata dell'omonima puntata di TOS (titolo originale, Mudd's Women), mentre il secondo, "Io,Mudd" è anch'esso la versione su carta dell'omonima puntata,sempre della serie classica (stagione 2). Il terzo, unico racconto ad opera dell'autore, vanta il lungo titolo "Gli affari,come al solito,durante le liti" ed è, nel complesso,piuttosto noioso e quanto mai inverosimile, tanto nei tratti dei personaggi,quanto nella storia in se, vicina ai canoni trek ma lontano da quanto visto sullo schermo. Il sito Fanucci ci viene incontro con la trama. Leggiamola:
"Harcourt Fenton Mudd, furfante galattico, imbroglione e chi più ne ha più ne metta. Da un tipo simile l'equipaggio dell'Enterprise non può aspettarsi che guai ed infatti è ciò a cui va incontro quando lo salva da un disastro spaziale con le belle donne di cui è circondato. Così quando l'Enterprise raggiunge il pianeta minerario da cui si ricavano i preziosissimi cristalli di dilitio, Mudd trova il modo di mettersi in mezzo provocando molti problemi agli ufficiali della nave. La seconda avventura vede Mudd protagonista di un rapimento e tra i rapiti ci saranno anche Kirk e Spock, prigionieri su un pianeta dominato da androidi. Ma ancora una volta l'inventiva umana dimostrerà la sua superiorità sui freddi circuiti dell'intelligenza artificiale."
Ho fatto una bella fatica a chiudere la lettura del terzo ed ultimo episodio e,nel complesso,ne sono rimasto abbastanza deluso. Diciamo comunque che, se alla vostra bibliotreka manca questo volume,su Ebay ne trovate decine di copie.Ma se non amate follemente Star Trek,allora puntate la rotta altrove.
Al prossimo post.
Ale
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