Nicolo' Tommaseo ha detto :"Se tutti si potessero raccogliere e sotto certi aspetti ordinare i proverbi italiani, i proverbi d’ogni popolo, d’ogni età, con le varianti di voci, d’immaginazioni e di concetti, questo, dopo la Bibbia, sarebbe il libro più gravido di pensieri".
Tanto va la gatta al largo, che sfora.
Chi troppo vuole, nulla Sfinge.
Il buongiorno si vede dal pompino.
Chi fa da se, fa per se.
L'Unione fa schifo.
Meglio un uovo oggi E una gallina domani.
Mangiare a quattro palmeti.
Chi va con lo zoppo,ci mette di più.
Il primo amore non si scorda mai,fino alla prossima volta.
L'amore non è bello,se non ha riguardi per l'uccello.
Le bugie hanno le gambe stronze.
Chi dice donna, dice donna.
Donne e motori, gioie e tori.
Sogno o son destro.
Ogni riccio, un solstizio.
Rosso di sera, e ieri com'era?
Can che abbaia, ti cieca.
Non è bello ciò che è bello,e allora com'e'?.
Uomo avvisato, s'e' rotto le palle.
Chi rompe paga, e poi so cazzi sua.
Mogli e buoi, è un accostamento tragico.
La lingua batte dove il dente l'ha morsa.
A caval donato, lo si rivende prima.
Occhio non vede, e vai a sbattere.
Una rondine non vola solo a primavera...basta guardare le macchine parcheggiate.
A bocce ferme,si vedrà chi l'ha più grosse.
Chi lascia la via vecchia per la nuova,se ha un Garmin magari arriva prima.
A buon intenditor, non glielo metti nel didietro.
Ano nuovo, vita nuova.
Natale con i tuoi, Pasqua pure.
Chi dorme non piglia pesci,ma almeno si riposa.
Al cuor non si comanda,ma neanche a tutto il resto.
A mali estremi, ti rompo il naso.
Chi ben comincia, si rompe il cazzo presto.
La via per l'Inferno è lastricata di rotture di coglioni.
Chi disprezza,disprezza.
Gobba a ponente,mi gratto le palle,gobba a levante,mi gratto pure le mutande.
Dimmi con chi vai, e se è bona,t'accompagno.
Con la dolcezza s'ottiene tutto,ma un paio di calci in culo ogni tanto...
Fra due litiganti, il terzo si rompe le palle.
Chi nasce tondo, muore sicuramente malformato.
In amore e in guerra tutto è lecito,finchè qualcuno non ti spezza una costola.
Chi non ha buona testa,è decapitato.
Fidarsi è bene, ma con le mutande di ferro è meglio.
Gallina vecchia,è morta.
Il mondo è fatto a scale, come la metti la metti,devi farti il culo per salire.
Non c'e' peggior sordo, di uno sordo.
Il troppo stroppia...però,certo,un paio di milioni di euro,mi farebbero comodo.
Impara l'arte e magari pure a usa' il computer.
I panni sporchi si lavano in tintoria.
La speranza è l'ultima a morire, però prima pensa come s'e'annoiata.
L'erba cattiva non muore mai,quindi è bene darle fuoco.
Mal comune, si bestemmia in gruppo.
Meglio soli che lune / meglio soli che accompagnati da uno che puzza.
Ne uccide più la penna che la spada,anche perchè la seconda costa troppo.
Non menare il can per l'aia,perchè se ti becco, ti rompo le ossa.
Ogni lasciata è lasciata.
Chi visse scopando, morir non si può dire.
Quando il Diavolo ti accarezza, vuol dire che sei crepato.
Ride bene chi ha capito la battuta.
Sbagliando s'impara,ma certi errori sono letali.
Scherza con i Santi e lascia stare i Quanti.
Aprile, dolce compleanno mio.
Se non è zuppa, è pasta e ceci.
Si dice il peccato e al peccatore si rompono le gambe.
Tra il Dire e il Fare, c'e' di mezzo "e il".
La volpe che non arriva all'uva, se magna n'artra cosa.
Una mano lava l'altra e tutte due sono umide.
Un bel gioco, dura poco, anche perchè poi bisogna lavorare.
Vabbeh,va...con questo è tutto.
"Larga è la foglia, stretta è la via, dite la vostra, che io vado a pià Jadzia".
Ale
2/05/2008
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