3/04/2008

..E chi più ne ha...

...Più se ficca. Oggi stavo per avere un travaso di bile, quando ho subito un attacco passivo su due fronti. Il primo, è venuto da uno dei più famosi giornali gratuiti della capitale, sul quale troneggiava un articolo sull'assenteismo dei lavoratori pubblici (e privati) e dei danni che esso porta - anche se,a quanto pare,non glie ne fotte niente a nessuno.

Il secondo - e qui,le mie orecchie hanno preso a sanguinare, l'ho patito ascoltando più o meno involontariamente i discorsi di alcuni dipendenti della banca dove lavoro (e,per quanti non lo avessero capito, io qui dentro ci lavoro e basta...NON sono un dipendente!), i quali, dopo tanti cambi al bastone di comando, si lamentano della tremenda incertezza nella quale devono vivere, della possibile perdita di alcuni piccoli benefit e del fatto che,magari,possa sussistere la possibilità di essere trasferiti in un altra sede, a circa 50 metri (si avete letto bene...50 metri) da quella attuale.

"Oh...quante preoccupazioni...finirà che ci toglieranno una parte dell'assistenza dentistica...dal 75%,vedrai che passeranno al 50%...come faremo..."
"Oh...quale disdetta...quest'anno il premio produzione lo prenderemo solo una volta, vedrai...con tutto il lavoro che abbiamo fatto..."
"Oh...quale ingiustizia...forse non avremo più i buoni pasto da 6 euro, e dovremo accontentarci di quelli da 5,40..."
"Oh...quale ingiuria del destino...forse tutti gli sconti nei negozi convenzionati, verranno ridotti dal 50 al 35 per cento..."
"Oh...com'e' duro vivere nell'incertezza...con tutte le mansioni che svolgiamo, per uno stipendio da fame (cfr. si parte da 1500 euro fino a 6000 ed oltre, nd AleNet)..."
"Oh...che cattiveria...invece di pagarci il 27, questo mese ci hanno pagato il 3...ma dico,un povero cristo,come fa ad andare avanti..."
"Oh...quale angheria...chissà che fine faremo...quale società ci acquisirà...oh...triste sorte..."

Malimortaccivostri. A volte mi chiedo se l'inquinamento abbia danneggiato definitivamente le connessioni neurali di certa gente, che "piange", letteralmente, per un buono pasto di minor valore, o per la perdita di un premio produzione che, comunque, NON gli spetta, dal momento che tutto il lavoro viene svolto da gente come me e che, di fatto, siamo i soli artefici del successo e relativo premio di queste persone.

C'e' chi si lamenta perchè l'accredito dello stipendio è stato effettuato il giorno 3, anzichè il giorno 27 del mese precedente. Beh...mortaccitua,ti dico io. Non conosco un solo consulente che venga pagato "in orario" (io,per esempio, non becco mai un quattrino se non prima del 7/10 del mese). Inoltre, parliamo di stipendi doppi,tripli,ed oltre,rispetto ai 900 euro di un consulente qualsiasi (ammesso che ci si arrivi naturalmente, a questa cifra). E tu,vieni a piangere davanti a me?

Lamentarsi perchè invece che per la società X, lavorerai per la società Y,manca di significato. In ogni caso, mantieni uno stipendio che obiettivamente non meriti, e benefit che obiettivamente non ti spettano. Prima di lamentarti perchè i tuoi 2500 euro al mese sono stati accreditati con qualche giorno di ritardo, pensa - anche solo per un minuto, a cosa hai fatto realmente per guadagnarli. E che con l'equivalente del tuo stipendio, vengono pagate 2 persone, se non 3,che lavorano 5 volte tanto, e che ti permettono di avere quello stesso stipendio.
Pensaci,la prossima volta che andrai dal dentista...o che chiederai un mutuo, o ti comprerai un auto nuova...

La perla di saggezza, poi, mi ha fatto uscire il sangue dal naso: "Beati i giovani, che preferiscono la flessibilità e possono averla...ai miei tempi..."
Mortaccitua. Ai tuoi tempi, hai baciato il culo giusto, ti hanno raccomandato ed hai ipotecato il tuo futuro e quello dei tuoi familiari.
Se "i giovani", preferiscono la flessibilità, il motivo va ricercato nelle ovvie differenze: vuoi 1000 euro in nero o ne vuoi 840 con le garanzie di un contratto? Naturalmente, a fronte di un contratto che mi garantisce solo una riserva di carta igienica, scelgo di mettermi in tasca un testone in più,così magari riesco pure a mangiare.
Senza contare il falso distinguo fra "precariato" e "flessibilità". Qualcuno più informato di me vuole illustrarmi la differenza? Lavoro flessibile significa che oggi sto qua, domani sto la e fra tre giorni me ficco. Precariato vuol dire la stessa cosa : sono sinonimi diretti di un altra realtà, ovvero la totale insicurezza nel domani, inteso proprio nella sua accezione temporale (che fine faccio,domani,porco cazzo?).

Così,mentre guardo con sgomento alla futura classe dirigente, zeppa di bimbiminkia che non sanno mettere due parole in fila (con le dovute eccezioni, naturalmente), e mnt guardo kon okki stanki orde di xsone ke anno,volgiono,prtndno,nn ps ke pnsare all'ironia di un vecchio detto popolare : "Si stava meglio quando si stava peggio." Non l'ho mai capito, ma oggi mi trovo a chiedermi se ci fosse un fondo di verità.

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