ATTENZIONE:IL POST CHE SEGUE POTREBBE CONTENERE DEGLI SPOILER.SE AVETE L'INTENZIONE (POVERI VOI) DI LEGGERE IL LIBRO INDICATO IN CIMA A QUESTO POST NON PROSEGUITE CON LA LETTURA.
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Per quanti non ne fossero a conoscenza, è arrivato in libreria, da pochissimi giorni, la nuova fatica letteraria di Tom Knox, già autore de "Il Segreto della Genesi". Il sito "QLibri" ci riporta la seconda di copertina. Leggiamola:
"Grotte delle Cévennes, Francia. Durante uno scavo nel sottosuolo,
l’archeologa Julia Kerrigan fa una scoperta agghiacciante: scheletri
umani con il cranio trapanato – un foro preciso, risultato della forma
più antica di chirurgia – risalenti al cinquemila avanti Cristo. Ma
quando comunica la scoperta al suo capo, questi la solleva all’istante
dall’incarico e le intima di tornarsene in America. E pochi giorni dopo
l’uomo viene trucidato da un killer inafferrabile che sembra dotato di
poteri sovrumani. Vang Vieng, Laos. Jake Thurby, fotografo inglese in
fuga da se stesso e da un cupo avvenimento del passato, accompagna una
giovane avvocata cambogiana, Chemda Tek, sulla Piana delle giare, un
sito archeologico oscuramente collegato al sanguinoso regime dei Khmer
rossi. Lì scoprono teschi con ferite simili a quelle ritrovate da Julia
all’altro capo del mondo, ma ben più recenti... Senza nemmeno conoscersi
e per motivi del tutto indipendenti, Julia, Jake e Chemda stanno
disseppellendo una verità pericolosa e proibita, un enigma protetto
dalla morte in persona."
Interessante, nevvero?
Peccato che il libro non valga la carta dove è stampato. Noioso, inverosimile e, cosa peggiore di tutte, non particolarmente originale, il libro è un discreto condensato d'azione nelle sue parti centrali (e molto, troppo diluito nell'idea - non riuscita, di dare spessore ai tre personaggi principali) ma, al di la di continui riferimenti a scopate fra esseri umani e animali, a esperimenti di ibridazione tutt'altro che sconvolgenti, trapanazioni di crani e di culi, e Khmer Rossi che ne escono con le ossa rotte, il tomo che ho appena concluso è stato condito da una notevole dose di sbadigli. Per giustificare gli omicidi, l'autore ricorre ad uno dei clichè più abusati della storia (una gemella...cazzo...una gemella...che fantasia!) e inoltre, il sacro desiderio di vendetta di questa tizia nonchè il suo passato militare somiglia in modo a dir poco sospetto ad un altro "assassino" letterario, quello raccontato da Varg Gyllander nel pessimo "Il Cadavere", di cui vi ho raccontato diversi post or sono. Inoltre, il finale è decisamente amaro, sopratutto per il fotografo.
Detto questo, ve lasco, che fa troppo, troppo caldo, pe sta davanti a'n pc.
Alla prossima volta.
Ale
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