9/20/2006

boh


Aho,non è che uno può sempre trovare dei titoli adatti all'uopo.Voglio dire, in questo Mercoledi 20 Settembre,concedetemi una pausa di riflessione titolistica.Mentre sto inveendo contro la malasorte che mi ha fatto perdere il disco di Max Payne (uno dei videogame più belli della storia), e mentre mi incazzo come un muflone perchè i cd di Alien VS Predator 2 non funzicano, ecco che finalmente, anche in questa tetra giornata lavorativa riesco a trovare il tempo per scrivere il mio post quotidiano (che fa molto Cristiano,non trovate?Dacci oggi il nostro post quotidiano...e non ci indurre in chat,ma liberaci dal virus,amen).

Riflettevo su alcune cose. Per esempio, uno dei 5 gatti della mia amata VNSMatrix predilige come cibo, gli asparagi e i broccoletti. Ieri, questa bella gattona da 8 chili, ha assaporato i piaceri dei tarallucci all'anice. Secondo me, si è ubriacata...ho riso fino a farmi venire un ictus.
I gatti sono animali meravigliosi. Ma personalmente,prediligo i cani. Questa mattina sono stato assaltato da uno strano ibrido fra un cocker puro e uno spaniel, che mi ha riempito di feste. La cosa bella è che non avevo mai visto quel cucciolo;i cani lo sentono, quando una persona li ama.

Questa notte sono stato svegliato malamente,diciamo attorno alle 3am (sigh...e dire che poi ci metto un sacco di tempo,a richiudere occhio),dalle grida gutturali di un branco di Africani che, ubriachi come zucchine, erano comodamente stesi nel parco davanti alla mia casetta, ammassati davanti ai resti di quello che doveva essere un falò. Attorno a loro, una piccola discarica di cartacce, bottiglie di birra e altre amenità che non sto a citarvi; la mia parte complementare, integrata nel cuore di VNSMatrix, mi ha permesso di limare molte sfaccettature del mio carattere e fra queste, c'e' stato anche il razzismo. Indubbiamente,grazie a lei,sono meno succube della Xenofobia, ma a tutto c'e' un limite:africano,polacco o Italiano, nessuno ti da il diritto di a)sporcare i miei parchi b)fare casino alle 3 del mattino c)rompere il cazzo. La percentuale di immigrati,quest'anno, è salita in modo a dir poco vertiginoso, e anche il mio quartiere, l'EUR, da sempre zona...franca, per quanto riguarda il traffico di immigrati, è divenuto un centro di smistamento al pari degli altri quartieri della Capitale. A Roma, c'e' posto per tutti,ovviamente,ma forse chi di dovere dovrebbe rivalutare meglio un problema di sicurezza che attanaglia tutto lo Stivale.
E va beh...come sono solito dire...transeat.

Questa mattina, per venire al lavoro in auto,ho impiegato 26 minuti. A piedi, ce ne vogliono 29. Con lo scooter, 5 o 6. Mi posso incazzare?Si,grazie.

Concludo questo post, con il "Copia & Incolla", di un estratto del Blog dell'insuperabile Beppe Grillo, (segnalatomi sempre da VNSMAtrix...cosa farei senza il tuo servizio News,amore?)contenente una riflessione del premio Nobel J.E. Stiglitz.

La legge Biagi, o meglio la sua applicazione, ha avuto come conseguenza la precarietà e l’abbassamento degli stipendi insieme all’utilizzo di professionalità elevate: ingegneri, tecnici, informatici, per lavori di bassa o infima qualità.Questo me lo avete detto voi, con le vostre testimonianze che riporterò nel libro: “Gli Schiavi Moderni” che sarà pubblicato entro l’estate su questo blog. Il libro sarà scaricabile gratuitamente o acquistabile nella sua versione cartacea.Due, comunque, mi sembrano le modifiche da operare subito alla legge Biagi:- aumentare la remunerazione per i precari rispetto ai lavoratori a tempo indeterminato con una politica fiscale che sostenga il lavoro precario- porre un tetto massimo alle imprese per l’utilizzo di precari, ad esempio il 10%.Il premio Nobel per l’economia Joseph E. Stiglitz mi ha inviato questa analisi sul mercato del lavoro in Italia .Belin, un premio Nobel che scrive a un comico!“Caro Beppe,dall'Italia mi giungono notizie allarmanti: la legge sul primo impiego viene ritirata in Francia dopo poche settimane di mobilitazione studentesca e da voi la legge 30 resiste senza opponenti dopo anni. Permettimi allora una breve riflessione Nessuna opportunità è più importante dell'opportunità di avere un lavoro. Politiche volte all'aumento della flessibilità del lavoro, un tema che ha dominato il dibattito economico negli ultimi anni, hanno spesso portato a livelli salariali più bassi e ad una minore sicurezza dell'impiego. Tuttavia, esse non hanno mantenuto la promessa di garantire una crescita più alta e più bassi tassi di disoccupazione. Infatti, tali politiche hanno spesso conseguenze perverse sulla performance dell'economia, ad esempio una minor domanda di beni, sia a causa di più bassi livelli di reddito e maggiore incertezza, sia a causa di un aumento dell'indebitamento delle famiglie.Una più bassa domanda aggregata a sua volta si tramuta in più bassi livelli occupazionali. Qualsiasi programma mirante alla crescita con giustizia sociale deve iniziare con un impegno mirante al pieno impiego delle risorse esistenti, e in particolare della risorsa più importante dell'Italia: la sua gente.Sebbene negli ultimi 75 anni, la scienza economica ci ha detto come gestire meglio l'economia, in modo che le risorse fossero utilizzate appieno, e che le recessioni fossero meno frequenti e profonde, molte delle politiche realizzate non sono state all'altezza di tali aspirazioni. L'Italia necessita di migliori politiche volte a sostenere la domanda aggregata; ma ha anche bisogno di politiche strutturali che vadano oltre - e non facciano esclusivo affidamento sulla flessibilità del lavoro. Queste ultime includono interventi sui programmi di sviluppo dell'istruzione e della conoscenza, ed azioni dirette a facilitare la mobilità dei lavoratori.Condividiamo l'idea per cui le rigidità che ostacolano la crescita di un'economia debbano essere ridotte. Tuttavia riteniamo anche che ogni riforma che comporti un aumento dell'insicurezza dei lavoratori debba essere accompagnata da un aumento delle misure di protezione sociale.Senza queste la flessibilità si traduce in precarietà.Tali misure sono ovviamente costose. La legislazione non può prevede che la flessibilità del lavoro si accompagni a salari più bassi; paradossalmente, maggiore la probabilità di essere licenziati, minori i salari, quando dovrebbe essere l'opposto. Perfino l'economia liberista insegna che se proprio volete comprare un bond ad alto rischio (tipo quelli argentini o Parmalat, ad alto rischio di trasformazione in carta straccia), vi devono pagare interessi molto alti.I salari pagati ai lavoratori flessibili devono esser più alti e non più bassi, proprio perché più alta è la loro probabilità di licenziamento. In Italia un precario ha una probabilità di esser licenziato 9 volte maggiore di un lavoratore regolare, una probabilità di trovare un nuovo impiego, dopo la fine del contratto, 5 volte minore e che fino al 40% dei lavoratori precari è laureato.Ma se li mettete a servire patatine fritte o nei call center, perché spendere tanto per istruirli? Grazie per l'ospitalità.”

E con questo,direi che è praticamente tutto. Vi presento, in ultimo, la bellezza di Jessica Alba...un buon modo per dirvi "Alla prossima".

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