9/28/2006

Work In Progress


Buongiorno a tutti.Anche ieri ero piuttosto gonfio, e non mi è venuto nulla di interessante,o quanto meno di decente,da postare. La dice lunga il fatto che sono uscito dalla Collettività (è così che da un pò chiamo il mio lavoro:il palazzo dove svolgo i miei incarichi è troppo simile ad un cubo borg,per non chiamarlo così) alle 19.10.Sta cosa comincia un pò a rompermi il cazzo,ma transeat;spero che almeno oggi riuscirò ad andar via,se non in orario,almeno non troppo tardi.
Oggi vado a rispondere alla domanda che molte persone mi fanno spesso:"ma di preciso,di cosa ti occupi?". Ecco,a volte,vorrei saperlo anche io. Vediamo di mettere un punto.
Come molti di voi, miei fedeli lettori,sapranno, io lavoro per una società, la Systec Consulting, che offre servizi di IT (Information Technology) a quella che una volta era Banca Fideuram, e che oggi è...boh,non si capisce,o almeno non lo capisco io - in quanto esperto di Finanza tanto quanto lo sono di neurochirurgia.
All'inizio della mia avventura systechiana, ero addetto al servizio HelpDesk di primo livello, quello che tecnicamente si chiama "Front Office". In buona sostanza, si trattava - e si tratta, per chi lo fa ancora - di rispondere alle chiamate dei promotori di tutta Italia, e prestare loro una prima assistenza per qualsiasi problema riguardante il loro computer, la connettività, le password, i programmi e quant'altro ruoti attorno al mondo dell'informatica;qualora una semplice assistenza telefonica, con guida passo passo, non si fosse rivelata sufficente, allora si passava la chiamata a quello che viene definito HelpDesk di secondo livello, vale a dire il "Back Office". Qui, un manipolo di tecnici o presunti tali, prende in carico le chiamate e, grazie ad una assistenza remota (vale a dire, l'accesso al computer del promotore, come se ci si trovasse effettivamente li), procedono con la risoluzione dell'anomalia. Quando anche questo espediente risultava vano, allora si mandava fisicamente un tecnico in loco e si provvedeva al tutto. Pochissimo tempo dopo il mio ingresso, mi sono ben presto guadagnato le antipatie dei miei capi (quelli di BF,non quelli della Systec). Il motivo è presto detto:diciamo che tendevo a lavorare a modo mio, fregandomene delle direttive generali. Questo indubbiamente, non è una cosa che va fatta, almeno non quando si lavora in un posto dove le iniziative personali sono mal viste. Nonostante avessi dimostrato 1000 volte che i miei metodi portavano a risultati più veloci e più sicuri rispetto a quanto adottato fino a quel momento, non c'era verso di farlo capire a chi sedeva nella stanza dei bottoni. Non del tutto,almeno. Infatti,passai rapidamente a occuparmi anche del Back Office. In buona sostanza, lavoravo per due persone, e venivo pagato per una, o quasi. Continuavano ad odiarmi, a mettermi i bastoni fra le ruote ed io,che non so mai quando è il momento di tacere, rispondevo sempre a tono, tanto da guadagnarmi diverse lavate di capo dal mio capo (!), il buon Mauro, che invece di cacciarmi a calci in culo come sarebbe stato suo diritto, si limitava a rimproverarmi bonariamente davanti ad un caffè. Se sono ancora qui, lo devo in parte alle mie capacità tecniche, ma anche, specie per quello che concerne i miei primi anni in BF, alle capacità diplomatiche di Mauro.
Tutto questo,fino a quando non ho capito un concetto semplicissimo:se vuoi metterglielo nel c**o,usa la vaselina. E così ho fatto:ho smesso di dare indicazioni e suggerimenti, e sono diventato, ai loro occhi, docile e mansueto. Ovviamente,era solo una facciata:continuavo a lavorare come cazzo pareva a me, anche se agli occhi dei capi sembrava che seguissi le loro direttive. Com'erano tronfi, nel loro ipotetico successo!Erano convinti di avermi piegato,ma in realtà li stavo inc*lando in un modo così sottile che ancora oggi mi viene da ridere, quando ci penso.I risultati,cmq, c'erano,eccome:senza le loro interferenze, o meglio, senza le loro inutili intrusioni nel mio management del lavoro, ero arrivato ad una media di chiamate giornaliere pari a 70. Inoltre, non avevo più il vincolo di dover girare le chiamate al Back Office, essendone un "membro occulto":il lavoro che entrava,me lo gestivo a modo mio, senza dover rendere conto,o quasi,a nessuno.Ovviamente, il fatto che chi detenesse il bastone del comando conosceva a malapena la differenza fra il tasto sinistro e quello destro, ha sempre giocato, e molto, a mio favore.
Dopo 4 anni di HelpDesk, la svolta tanto attesa. E'inutile dirvi come io mi stessi progressivamente annoiando per il mio lavoro di assistenza, che non mi offriva più nessun divertimento e nessuna sfida.Così,quando Mauro mi propose di passare a quella che si chiama "Area Client" - più avanti vi spiegherò che significa - ero felicissimo. Anche perchè, in tutta onestà, il fatto che molta gente non fosse più presente (e,in particolare,il mio amico Max, il mio caro Fratellò), mi aveva tolto ogni residuo interesse di stare ficcato in quello scantinato; così, due anni fa, feci il grande salto, passando all'ufficio "Architetture Software & Sistemi Distribuiti - Area Client". Ora, una piccola premessa:per quanti di voi non ne fossero a conoscenza, in Informatica, quando si parla di "Client", si parla di computer. Quindi, "Area Client" = "Area Computer". Quindi, un Area che si occupa del 95% di quello che succede, a livello tecnologico, all'interno della Banca. Anzi, delle banche, perchè la nostra (mia, e dei miei 3 colleghi), area di interesse, copre tutte le sedi Fideuram, in Italia, in Irlanda, etc.
Nello specifico, allo stato attuale, mi occupo di :
- HelpDesk di III livello:quando ne il Front Office, ne il Back Office, riesce a risolvere un problema, che non sia di natura hardware (nel senso:se un computer ha il lettore cd rotto, non è che posso ripararlo io. Ci vuole un omino che vada li a sostituirlo), allora entro in gioco io. Di solito, solo l'ultima spiaggia, prima della formattazione, nel senso che se non lo risolvo io, allora vuol dire che il computer è compromesso ed il sistema va reinstallato per intero;
- Immagini RIS (Remote Installation Service) : avete mai assistito ad una formattazione?Ne avete mai praticata una?In parole molto povere, si tratta di mettere il disco del sistema operativo, ad esempio XP - ma è valido anche per tutti quelli precedenti e,con ogni probabilità, anche per i prossimi - nel lettore, e aspettare pazientemente circa un ora prima che questo venga caricato. Poi, ogni sistema va personalizzato, con icone, impostazioni e quant'altro. Ovviamente, non è "tutto" qui, altrimenti qualsiasi nano bagondi bastardo (citazione da...?)potrebbe farlo. Dopo aver installato il sistema operativo,infatti, mancano tutti i programmi (che so,Office,un Antivirus...), le utility (come ad esempio WinZip, Acrobat Reader, benchmark di vario tipo...), le personalizzazioni di tali programmi e di tali utility,le patch di sicurezza, i giochi e quant'altro dovrebbe esserci su un computer degno di questo nome. Il tutto, per un tempo che varia dalle 3 alle 6 ore, a volte anche di più, in base alle proprie esigenze. A questo punto, entro in scena io. Grazie ad un sistema inventato da MicroSoft, è possibile creare un server di rete che distribuisca tutto quello che ho appena citato, con la pressione di un singolo tasto e pochissime impostazioni iniziali. Dopo aver scelto alcuni parametri fondamentali, quali il sistema operativo e poche inezie ulteriori, basterà attendere pazientemente una ventina di minuti, 30 al massimo, per avere un computer già bello che pronto, configurato di tutto punto e "ready to use", senza cd-rom, senza patemi e senza rotture di coglioni. Tutto questo,ovviamente, è valido per l'utente finale. Per me, che sono il responsabile della creazione, della gestione e della modifica di tutto questo (che prende appunto il nome di Immagine RIS, ovvero,come detto, un unico "file" che contenga tutto quello che ho citato prima), le rotture di coglioni (ma anche un malsano divertimento lavorativo) ci sono eccome. Io mi occupo delle immagini RIS di ogni singolo computer presente nella rete Fideuram, di qualsiasi tipologia e modello, sia esso fisso o portatile. Le aggiorno,le modifico e le creo in base alle esigenze del momento e in base alle evoluzioni tecnologiche che attraversiamo giornalmente. Ma non crediate che sia finita. Oltre a tutto questo,infatti, io mi occupo anche de
- Immagini GHOST : se vi è ben chiaro cosa sia una Immagine RIS e il suo funzionamento (come spero, dopo che mi sono massacrato le dita per spiegarlo!), allora afferrare al volo uno dei limiti maggiori di tale servizio dovrebbe essere palese:ma se uno non sta allacciato alla rete Fideuram, come cazzo fa a formattare il computer e ritrovarselo tutto bello e configurato, senza perdere ore e ore per una installazione manuale?La risposta arriva direttamente da Symantec - che tutti conosciamo, o almeno abbiamo sentito nominare, per il suo software più famoso, il Norton AntiVirus - con il programma "GHOST". Un ghost è, in buona sostanza, tutto l'insieme sopra descritto (vale a dire Sistema Operativo, programmi, utility,configurazioni et similia), ma con il vantaggio che può essere messo su un cd o un dvd di avvio, e spedito in ogni parte del mondo, a prescindere se il computer di destinazione sia o meno nel dominio Fideuram. Basta avere un lettore cd o dvd nel computer, ficcarci dentro il disco e aspettare, più o meno 30 minuti, che il ghost venga caricato;al termine, con l'uso di un solo disco, si avrà,come nel caso del RIS, un computer pulito, configurato,completo e pronto per essere utilizzato. Lo svantaggio, per così dire, di tale sistema, è che un file Ghost non può essere modificato, a differenza di una immagine RIS. Se aggiorniamo il nostro computer,anche solo di un pezzo, occorrerà rifare per intero il ghost, che richiede, come rottura di coglioni per me che ne sono l'artefice, il medesimo procedimento descritto per il RIS, ovvero l'installazione e la configurazione manuale di tutto il sistema, e poi la successiva creazione di un file *.gho, ovvero di un Ghost, da distribuire dove serve.
- Incarichi Speciali : grazie ad una certa, innata duttilità che mi caratterizza, e la possibilità - FINALMENTE - di lavorare come cazzo pare a me, seguendo i metodi che IO ritengo opportuni, purchè ovviamente diano risultati, spesso mi vengono assegnati dei progetti speciali come ad esempio la creazione di un computer atto a diventare poi un "Internet Point", interno a Banca Fideuram. Se vi capita di entrare in una delle principali filiali BF di Milano, Bergamo, Roma, Napoli e non mi ricordo dove, e vedete all'ingresso un computer dove chiunque può accedere al proprio conto, ai propri dati o,nel caso dei pb,ai proprio clienti, ebbene quel computer...o meglio, quel progetto, l'ho realizzato io. I "chioschi internet", così vengono chiamati, sono frutto del mio lavoro, e sono stati realizzati da me, con il solo ausilio di programmi freeware. Allo stesso modo, sempre in BF, quando vi avvicinate allo sportello e vedete l'impiegato che alacremente lavora su un computer...anche quella è una mia realizzazione. Tutti i computer, presenti agli sportelli di tutte le agenzie BF d'Italia, nascono dal mio lavoro, grazie al Ghost...ma se pensate che sia finita qui,vi sbagliate.
- Test, certificazioni e redazione manuali di installazione : una delle cose meno difficili ma più divertenti di cui mi occupo, è la certificazione dei software che vengono poi utilizzati all'interno della rete Fideuram; il parole poverissime, quando qualcuno richiede un programma non previsto dallo standard, viene contatto il fornitore e ce ne viene fornita una copia. A me spetta testarlo, configurarlo, metterlo alla frusta e verificare che non contenga minacce o limitazioni per l'integrazione con i software preesistenti. A quel punto, redigo prima una scheda di collaudo, che da il nulla osta all'acquisto, poi, quando non presente (e parliamo del 75%dei casi), redigo anche un manuale di installazione, con le istruzioni per procedere con il setup.

Poi,ovviamente, ci sono tutte le varie ed eventuali che non posso enumerare; da una assistenza imprevista al megadirettore ipergalattico, alla semplice conta dei computer disponibili, passando per il check hardware dei componenti e strampalate ideazioni su nuove piattaforme. Insomma, un lavoro complesso e articolato, sotto molti aspetti mal pagato, ma che, e questo non posso proprio negarlo, spesso mi diverte. Mi incazzo, bestemmio, mi stanco e mi stresso, ma in fondo la passione che ho per questa professione compensa, spesso, sia le mancanze dal lato economico, sia le incazzature. Certo...qualche soldino in più mi farebbe comodo e chi ha orecchie per intendere, intenda e a volte mi piacerebbe che il carico di lavoro fosse ripartito in maniera più congura fra tutto il gruppo...ma transeat.

Spero di aver esaudito la vostra curiosità in merito al "Work in Progress", per quanto concerne l'area strettamente "Fideuramiana". Altre cose,dovrei dirvi,ma preferisco lasciare il campo alla bellezza di Christina Aguilera, che se pure cantasse male, avrebbe sicuramente altre qualità da sfoggiare...Alla prossima!

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