Buongiorno a tutti e ben ritrovati su queste pagine. Pure oggi la capitale è attanagliata da un freddo lama,e la cosa comincia ad essere,invero,poco divertente.
Questa mattina,vorrei spendere due parole due su un argomento che mi sta molto a cuore,ovvero i videogames ed il fenomeno ad essi più connesso,ovvero la pirateria.
Sfortunatamente questo è un tasto piuttosto delicato e,specialmente sul web,esprimere certi pensieri può portare qualche problema...legale.
Mi limito,pertanto,ad esprimere una opinione. Un videogame per personal computer,nuovo,imballato e profumato,in base a dove lo si compra,costa in media 50 euro (con picchi di 70, se il negoziante è particolarmente...avido). Prendiamo,comunque,come assodato che costi 50 carte. Oh,stiamo parlando di quasi 100 mila lire, mica fusaglie. Un capitale spesso enorme, se ci pensate bene. Con quella cifra, io, "legale" acquirente, mi porto a casa il giochino inscatolato, un manuale...e spesso, questo è quanto. Ogni tanto,nella confezione ci sono dei gadget,tipo un poster, un artwork,ma generalmente questi oggettini fanno lievitare il costo già altino del prodotto. Con 10 euro, invece, sul mercato "alternativo" (cfr. dal negro agli angoli delle strade), ottengo il medesimo gioco, senza scatola e senza manuale...ma alla fine, come la mettiamo la mettiamo, il titolo è lo stesso, il divertimento idem. Allora, la domanda è:piuttosto che vendere (è un dato che invento io,eh) 100 giochi a 50 euro (5000 euro), non sarebbe meglio venderne 1000 a 20 euro (20000 euro)? Con una politica di prezzi più aggressiva - la stessa seguita, ad esempio, dalla FX Interactive che vende il suo prodotto di punta, Sacred, a 10 euro! - la pirateria in men che non si dica non avrebbe più ragion d'essere e tutti - o quasi, ci potremmo deliziare dei nostri beneamati videogames originali, con la loro scatoletta colorata ed il manuale.
Troppo complesso?Io non lo credo. A questa situazione già di per se tutt'altro che logica e,invero,anche snervante, aggiungiamo pure un altra cosa : i sistemi di validazione on-line,come il famoso/famigerato STEAM.
Ieri ho ricevuto F.E.A.R. 2, sequel di un gioco che ha fatto epoca, F.E.A.R. (First Encounter Assault & Recon), uno sparatutto fantastico,che non dovrebbe mancare nella ludoteca di chiunque abbia mai usato il pc per giocare, a prescindere dal genere che si preferisce.
VnsMatrix ed io,ieri,abbiamo analizzato minuziosamente la scatola (perchè è quella,che l'acquirente vede sullo scaffale,non certo il manuale), e da nessuna parte, c'e' scritto che è necessario creare un account STEAM per giocare. Men che meno c'e' scritto che, dopo aver creato sto cazzo d'account, è OBBLIGATORIO scaricare degli aggiornamenti,prima di poter iniziare la partita.
Le mie considerazioni partono dal presupposto che, dal momento che spendo 50 carte o più per un gioco, nessuno...NESSUNO...ha il diritto di impormi di registrarlo, nessuno ha il diritto di farmi creare un account su un sito e sopratutto - a meno che non sia NECESSARIO per giocare, nessuno ha il diritto di farmi scaricare a forza degli aggiornamenti. Porco cazzo, io ho pagato,il gioco è mio, e ci faccio quel cavolo che mi pare,quando mi pare,nei modi e nei tempi che IO ritengo opportuni.
I produttori di videogames puntano sul falso presupposto che, data l'odierna diffusione di Internet nell'utenza domestica, tutti abbiano una connessione e quindi tutti la possano usare. Manco per il cazzo,ovviamente.
Io,per esempio,che ho una connessione UMTS a consumo (della quale farei volentieri a meno:ho dovuto attivarla per registrare i giochi,ndAleNet),per quale cavolo di motivo devo spendere ulteriori soldi (oltre ai famosi 50 pleuri) e tempo, per creare un account, registrarmi, registrare il gioco e scaricare degli aggiornamenti,peraltro pure obbligatori?
Se andiamo a riassumere la situazione, potremmo dire che:
- Spendi sti 50 euro;
- visto che sulla scatola non te lo scrivo, dopo che li hai spesi,se già non ce l'hai, fatte na connessione a internet;
- spendi i soldi per la connessione a internet;
- dimenticavo:fatte un pc carozzato,se no,col cazzo,che te gira bene;
- Hai fatto?Bravo. Adesso, dammi i tuoi dati, altrimenti scordati di giocare;
- Ora che ti ho fatto spendere i soldi, leggi il manuale:li c'e' scritto che POTREBBE servire una connessione a Internet...che è,nun ce l'hai i Raggi X pe vedè dentro la scatola?;
- Ora che ho i tuoi dati,aspetta na vita on-line,che devo registrà er gioco;
- Ora che t'ho fatto aspettà na vita on-line per registra' er gioco, aspetta n'artri 10 minuti,che te devo PE FORZA scaricà n'aggiornamento.
- Ecco...mo poi giocà...divettete...!
Non dimentichiamoci, in tutto questo,del fattore "Pirateria"...qualcuno potrebbe trovare,infatti,piuttosto "coercitive" e "snervanti", le pratiche sopra indicate.
Meditate,gente,meditate.
Ale
2/19/2009
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