Buongiorno a tutti e ben ritrovati su queste pagine.
E'disponibile nelle sale - già da un pò di tempo, in effetti, un film con Viggo Mortensen e Charlize Teron. Il sito MyMovies fornisce una bella trama;ve ne riporto un'estratto:
"Sulla strada un uomo e un bambino procedono dietro a un carrello e dentro "una notte più buia del buio e un giorno più grigio di quello passato". Una pioggia radioattiva ha spento i colori del mondo, una guerra o forse un'apocalisse nucleare ha terminato la natura e le sue creature: gli alberi cadono, gli uccelli hanno perso l'intenzione del volo, il mare ha esaurito il blu, gli uomini non sognano più e si nutrono di uomini e crudeltà. Dal passato verso un futuro che non si vede si muovono un padre e un figlio, resistendo alle intemperie e agli assalti dei disperati con due colpi in canna e il fuoco dell'amore. In viaggio verso sud, il genitore racconta al bambino la sua vita a colori, piena di musica e della dolcezza bionda di sua madre, inghiottita dalla notte e dalla paura di sopravvivere. Lungo la strada il ragazzo esplorerà la propria umanità, imparando la conoscenza del bene e del male."
Se fate click sul link qui sopra, potrete leggere il resto.
Dal canto mio,posso dire che è un film straziante,bello,coinvolgente,con un finale amaro e vagamente inutile, ma dotato di una bellissima fotografia e con un Viggo Mortensen assolutamente straordinario. I paesaggi cupi di quello che io ritengo essere un Inverno Nucleare sono stati resi in maniera impeccabile;la disperazione dell'umanità sopravvissuta all'Olocausto si riversa in un fiume nero fatto di cannibalismo e morte e la sola arma che hanno i due protagonisti, padre e figlio, è l'amore reciproco e una vecchia pistola con pochi proiettili.
Sconsigliato ai deboli di cuore e sconsigliato anche a chi pretende,in un film,un finale conclusivo. In questa pellicola, moltissimi saranno i punti che rimarrano oscuri prima dei titoli di coda e,nel complesso, il finale è più amaro di quello già particolarmente straziante di "The Myst".
Detto questo,io ve lasco,che c'ho da fax.
Addio.
Ale
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