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Un "grande orecchio" sardo ascolterà l'Universo: quasi pronto il Sardinia Radio Telescope
Sarà completato entro sabato 29 maggio, con l'installazione dell'esapode, il montaggio della parte strutturale del Sardinia Radio Telescope (Srt), il radiotelescopio più grande d'Europa e secondo al mondo, il Sardinia Radio Telescope (Srt), del quale il 22 maggio era stato installato l"orecchiò: una parabola di 64 metri di diametro e 500 tonnellate di peso. Lo ha annunciato durante una conferenza stampa, durante la quale sono state illustrate nel dettaglio le fasi del montaggio, il direttore dell'Osservatori Astronomico di Cagliari de dell'Srt, profosser Nichi D'Amico, che ha previsto l'entrata in funzione nel 2011.
Alla conferenza hanno partecipato, tra gli altri, la presidente del comitato di controllo scientifico dell'Srt, Luigina Feretti, il direttore tecnico dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) Mario Cosmo, l'assessore della Programmazione della Regione Autonoma della Sardegna, Giorgio La Spisa, e i dirigenti delle imprese impegnate nella realizzazione del radiotelescopio.
Il Sardinia Radio Telescope, con i suoi 64 metri di diametro e una capacità di osservazione in molteplici bande di frequenza, fino a lunghezza d'onda molto corte (100 Giga hertz) rappresenta, hanno detto gli astrofisici, un gioiello scientifico e tecnologico unico in Europa e secondo al mondo.
Grazie all'installazione che sorge sull'altopiano di Pranusanguni, l'Italia avrà il terzo e più importante radiotelescopio della rete italiana di interferometria ed entrerà a far parte della rete europea. Ma l'Srt sarà un potente strumento anche quando verrà utilizzato come radiotelescopio a se stante. Caratteristica unica del radiotelescopio sardo il fatto che la superficie dell'antenna non sarà rigida ma "attiva", composta da un mosaico di 1008 pannelli di alluminio, per compensare le deformazioni della struttura metallica provocate dalla gravità, dalle variazioni temiche e dal vento.
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