3/06/2006

Fratelli In Armi

E'curioso notare come, a volte, i nostri fratelli europei, come i francesi e i tedeschi, siano molto all'avanguardia nel rispetto della legge, rispetto a noi. Senza citare la "pluribraccante" Cina, in quasi tutta la Francia ed in oltre il 75% della Germania l'acquisto di un masterizzatore cd/dvd è tassato per una cifra che varia dal 100 al 600 per cento del costo, per punire l'acquirente sulle "copie illegali che sicuramente effettuerà, fra film, musica e videogames". Da europei-modello quali siamo, anche noi, grazie al ministro Urbani, ora abbiamo dei notevoli balzelli sui supporti multimediali (siano essi dvd, cd-rom et similia) vergini, allineanoci ad una mentalità europea dove la presunzione di reato è diventata ben più di una semplice parola, acquisendo una forza legale tale da lasciar sconcertati.

Così,mentre i nostri distributori si rivolgono a mercati esteri, acquisendo i supporti a metà prezzo, la Computer Support Italcard cessa qualsiasi attività nel nostro Bel Paese, mandando a spasso 250 persone.

Ora, a mio modesto avviso, cercare di reprimere il fenomeno della pirateria, tassando in modo sproporzionale i supporti, è un rimedio ancora più stupido rispetto a quello di sviluppare nuove forme di anticopiatura.
La cosa più semplice, ovvero uno sgravio delle tasse per chi produce video, musica e giochi, unita ad una riduzione dei costi per il trasporto, è un'opera talmente ovvia da risultare impossibile nei meandri oscuri della burocrazia Italiana. Come sempre, chi resta fottuto da tale stato di cose è il povero utente finale, che si trova a sborsare 30 euro per un film o 1,50 euro per un DVD dove fare un backup del proprio lavoro.
Così, le strade si riempiono di fratelli in armi, che vanno a caccia del venditore ambulante che offra un prodotto identico - o quasi - a quello che costa 30 euro, spendendo un terzo. Ma chi è il vero colpevole? Nell'era della globalizzazione, dove, in linea ASSOLUTAMENTE TEORICA, tutti hanno diritto alla cultura, allo svago e alle forme di intrattenimento, far pagare 99 euro un software di traduzione è una mossa saggia?

Allora, ecco la fratellanza dei prestiti, del "mi fai una copia", in modo da formare una catena di solidale risparmio volto al "benessere" di tutti; anche questo vuol dire essere fratelli.

Averne uno è un regalo divino. Nonostante tutte le diversità, i differenti modi di vedere le cose, le idee spesso agli antipodi, nel nostro "fratello di sangue" c'e' una parte di noi; nel suo DNA scorre qualcosa di molto più affine al nostro essere di quanto noi stessi non ci accorgiamo e lo specchio in cui riflette la nostra immagine, è l'imperituro ricordo - o un monito, quasi - di un frammento dell'anima di nostro fratello.
Il gran costrutto del fato ci ha donato un monte di ferro e roccia, un loco sicuro dove approdare in ogni tempo. Fratello mio, quel monte sei tu.

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