3/28/2006

Misteri...


...incomprensibili, sono tutto intorno a noi, manco fossero sponsorizzati dalla Vodafone. Per esempio, mi viene da chiedermi per quale paranormale ragione, quando sono in coda alla posta, vedo che le persone davanti a me, magari con un solo bollettino da pagare in mano, ci mettano un tempo che varia dai quaranta minuti ai sei giorni. Li osservo, con un misto di orrore e interesse antropologico per una specie amorfa - forse sottosviluppata - dimenarsi nei meandri del portafoglio contenente le monete, conteggiare dodici volte i sette euro e trentuno centesimi che devono alla signora dietro la muraglia di vetro...perduti, con una espressione di selvaggia idiozia stampata sul volto (qualcuno perde anche della bava), mentre aspettano belanti il resto, contandolo altre sei volte prima di levarsi dai coglioni. E, proprio quando credi che finalmente uno è andato, e che adesso mancano solo altri otto babbei prima di te...ecco che il muflone torna indietro e, con una espressione a metà fra l'ira e l'autismo, balbetta contro la signora, dicendole che ha sbagliato a dargli il resto. La signora dietro alla lastra di vetro, rispettata figlia di una nobile famiglia borghese, dalle lontane radici principesche, con tono suadente e calmo fa notare alla Bestia oltre il vetro che è più probabile che lui diventi bello come Brad Pitt nel giro dei prossimi venti secondi, piuttosto che lei si sia sbagliata a dare il miserando resto, con un tono di voce talmente acido da fare invidia al sangue di Alien. Ne nasce una accesa discussione in pochissimi istanti, dove tutte - e sottolineo tutte - le anime nel girone infernale della Posta, devono assolutamente dire la loro, anche a costo di farsi venire un ictus. Ne consegue una bolgia infernale degna dei migliori film di Tarantino, mentre una furtiva lacrima di rabbia scivola sulla guancia : possibile che siamo circondati da scimmie urlatrici? In un modo o nell'altro,cmq, dopo che la ressa è finalmente conclusa, ecco che anche l'ultimo dannato si leva dal cazzo, ed è il mio turno : sono passate due ore, ormai, ma la felicità di essere davanti alla cassa mi riempie il cuore...unita ad un altro, più sottile e subdolo sentimento: la vendetta. Si, bastardi mutanti che state in coda dietro di me, ora mi vendicherò!Arriverò tardi dal dentista, non vedrò la mia ragazza e non andrò a giocare all'ultimo videogame che mi aspetta a casa, ma...AH!Farò di tutto per farvi aspettare il doppio di quanto ho aspettato io...Sapete come si dice, no?Mal comune,mezzo gaudio. Vedo il sorriso cinico della signora che vive al di la della barricata, in quella zona franca dove tutto è permesso. Puttana. Vedrai, come ti faccio ridere io,adesso. Ho cinque bollettini,sai?Ti farò sudare...ecco,tieni prendili...brava,passali nella macchinetta...così,fammi il conto...tanto lo so quanto ti devo, è bastato fare una addizione prima di venire qui, nella tua maledetta oasi di sangue e sudore...coraggio, ecco, prendi i miei soldi...e dammi il resto...perfetto. Ma...un momento...come perfetto?Cioè...ehm...mah...io...io avevo cinque bollettini e ho aspettato una eternità e mezza per pagarli...e quando è toccato a me...ci ho messo meno di un minuto?!Ma cazzo, non è possibile!Signora, io protesto...!Ma non posso farlo, perchè una nuova anima di questo purgatorio ha già preso il mio posto e le sue dita tozze stanno contando una massa informe di monete di rame. Infuriato, contrariato e basito, esco fuori dalle Poste, venendo inondato dalla luce del sole, che monda dalle incrostazioni della miseria umana. Certo, il dubbio del perchè io ci abbia messo così poco e il babbeo di fronte a me, con un bollettino solo, abbia intasato la fila fino al 2047, mi è rimasto...ma come dicevo, sono misteri...fitti e impenetrabili...

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