7/07/2008

L'importanza di averne sette.

C'e' chi dice che per ogni uomo ci siano sette donne. Però, non è certo di questo che volevo parlarvi...bensì,dell'importanza di avere sette stelle sul petto, e di chiamarsi Kenshiro.

Ieri pomeriggio, VnsMatrix (l'unica su cui io possa contare, nonchè la sola che asseconda i miei capricci cartooneschi nonostante io abbia,ahimè, raggiunto le 3 decadi di età) ed io, ci siamo dedicati alla visione del primo dei cinque film incentrati sull'eroe dei cartoni animati per antonomasia, quel Ken Il Guerriero del quale ho parlato diffusamente in diversi post. Al di la di un paio di bimbominkia e qualche alieno, non credo che esista qualcuno che non abbia mai sentito parlare di Kenshiro, ultimo successore della scuola di Hockuto...probabilmente, anzi, sicuramente, il più bel cartone animato mai realizzato : romanticamente violento, intenso,mai banale, con una trama degna delle migliori produzioni del Sol Levante (100 passi avanti a DragonBall, Futurama e produzioni affini).

Il cinema Adriano in piazza Cavour (Roma), ci ha accolto a braccia aperte nella sala 6, sala che è rimasta praticamente vuota (eravamo in 5) per tutta la visione, con mia somma delizia.
Al di la di qualche leggerissimo svarione, il film è risultato solido e convincente, riprendendo le fila dallo scontro contro il Re di Nanto, feroce dittatore con la mania di conquistare il mondo.
Splendidi i disegni, anche se, indubbiamente, avrei gradito qualche ettolitro di sangue in più, visto il normale svolgersi della serie originale. Un piccolo plauso anche al doppiatore di Ken, che è riuscito a non far rimpiangere quello del cartone classico.

Insomma,un film da non perdere, sia per gli appassionati,sia per quanti si avvicinino a Kenshiro per la prima volta; non è necessario, anche se sarebbe vantaggioso, conoscere a menadito la storia, per capire meglio quanto si sta vedendo sullo schermo.

Right,per oggi è tutto...ficcateve na bella palla, e alla prossima!

Ale

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