7/08/2008

Un Pò di Questo e Un Pò di Quello

Buongiorno a tutti, e ben ritrovati su queste pagine. Allora,mes amis,come state?Non è che me ne fotta molto,ma l'educazione impone di chiederlo e quindi lo faccio. Tempo inclemente anche oggi, sulla capitale : una cappa plumbea avvolge la Città Eterna e, devo riconoscerlo, rispecchia perfettamente il mio umore degli ultimi giorni. Vorrei ancora una volta complimentarmi con chi decide di far potare gli alberi al mattino : in fondo via laurentina non è per nulla trafficata, quindi mi pare un'ottima scelta, molto sensata, che non da fastidio a nessuno. Bravi. E poi, perchè potarli solo da un lato? No, potiamoli da ambo i lati della carreggiata : in questo modo il serpentone di auto che si crea è più snodato e dinoccolato e quindi decisamente più bello da vedere. Ah...come vorrei avere questo genio di uno stratega davanti a me, per dirgli esattamente quanto apprezzo il suo lavoro...
Vabbeh...insomma anche oggi mi rode veramente il buciaccio. Mi sono svegliato e riaddormentato 3 volte e ho fatto 3 incubi diversi...uno spasso!
Non saprei dir bene cos'e' che mi affligge con sottili stilettate che sembrano bucarmi la punta del cuore...uno strano senso di perdita, di amara sconfitta o che so io...Boh,come sempre, passerà, se vuol passare, se no,se ficca.

Detto questo, torniamo un pò ad un argomento sempre interessante, ovvero gli Ufo e i fenomeni connessi. Dal momento che so bene che siete un branco di sfaticati, vi riporto la news che ho pescato sul sito del C.U.N. e riguarda una conferenza ufologica nella città di Tarquinia.

"Civitavecchia. U.F.O. Il Fenomeno degli Oggetti Volanti. venerdì 11 luglio 2008 - ore 18.30 presso Wall Street Institute "School of English", Via Dalmazia, 18 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Serata di informazione ufologica in collaborazione con C.U.N. - Centro Ufologico Nazionale con l’intervento di Alessandro Sacripanti Coordinatore Regionale C.U.N. Lazio. Ingresso libero. Info: http://www.wallstreetinstitute.it/lazio/roma/civitavecchia/informazioni-corso-inglese.asp - www.fenomenoufo.com - www.cunlazio.net"

VnsMatrix ed io, probabilmente ci saremo...qualcuno vuole aggregarsi?
Alla via così. Giusto per rimanere in tema, riporto anche una interessante notizia di Scienze, pubblicata sul sito de "Repubblica.it" :

ROMA - Dovrà muoversi con agilità su suoli impervi, in un ambiente proibitivo per dislivelli, polveri e radizioni, e riuscire anche a recuperare campioni di materiale da crateri profondi decine di metri. Il prossimo robot che andrà sulla Luna potrebbe essere italiano, o meglio, pisano: un team di studenti della facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa è tra i finalisti della Esa Lunar Robotic Challenge, competizione internazionale lanciata dalla European Space Agency agli studenti universitari per la creazione di un veicolo innovativo, mobile, che possa camminare senza difficoltà sul terreno lunare. Ad ottobre il team guidato da Adriano Fagiolini del centro di ricerca interdipartimentale "E. Piaggio" specializzato in Robotica e Bionigegneria - sotto la supervisione del professor Antonio Bicchi - sfiderà le altre sette squadre finaliste che vengono da tutta Europa: Germania, Spagna, Finlandia, Gran Bretagna, Svizzera, e ancora Italia con un progetto della Scuola Superiore Sant'Anna, sempre di Pisa. Al termine della competizione verrà assegnato un premio per la costruzione del veicolo migliore. "C'è un particolare interesse da parte dell'Esa per la Luna" racconta Fagiolini, team leader del progetto del centro di ricerca E. Piaggio. "Le distanze sono relativamente ridotte, c'è più visibilità ad esempio rispetto a Marte, quindi si è tornati a guardare in quella direzione con più attenzione. E sotto i crateri potrebbe esserci acqua". Il robot che cerca l'Esa dovrà essere operativo anche in assenza di luce, riuscire a sopportare le difficoltà create dalla sabbia abrasiva, pericolosissima per i meccanismi della macchina, superare pendenze anche del 40 per cento e raggiungere il fondo di crateri profondi 15 metri, per riportare in superficie campioni di materiale da studiare. "Le difficoltà tecniche da battere sono molte, ma tra i punti di forza del nostro progetto c'è un braccio robotico - che sembra un po' una canna da pesca - da lanciare all'interno del cratere e ritrarre una volta 'pescato' il materiale che ci interessa" spiega Fagiolini. Il veicolo dovrà essere robusto e autonomo: durante la competizione l'intervento esterno sarà limitato all'invio di alcuni comandi in remoto. "L'idea è nata dalla collaborazione con un ricercatore giapponese, Hitoshi Arisumi, e poi si è sviluppata, ma noi da anni cercavamo di creare un robot in grado di afferrare con successo oggetti lontani" racconta ancora l'ingegnere, classe 1977. Nei prossimi giorni il progetto pisano dovrà passare la fase della revisione critica, ultimo vincolo prima di arrivare alla competizione di ottobre in cui, in dieci giorni di passione, le squadre affronteranno la prova pratica: verranno ricreate le condizioni della missione sulla Luna e si vedrà come i diversi robot si comporteranno. Paura? "Per noi partecipare è soprattutto un piacere, la sfida la viviamo in senso buono perché ci dà la possibilità di presentare il nostro lavoro" conclude con fair play il ricercatore. In fondo, però, sperano di essere proprio loro a farcela."

Detto questo, il mio tempo per oggi è già bello che concluso. Vi saluto e vi do appuntanaso alla prossima volta.

Ale

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