11/06/2006

...e se ricomincia...

...evvai,che parte un altra settimana.A differenza delle precedenti,però...fa un freddo lama!Comunque,immagino sia normale,visto che siamo al 6 di Novembre; questo meraviglioso Autunno romano prosegue senza posa e l'Inverno,con il suo gelido abbraccio,fa già capolino all'orizzonte.
Allora,miei prediletti,come è andato il vostro fine settimana?Spero che sia stato carico di soddisfazioni. Dal canto mio,volevo ringraziarvi per i complimenti alla recensione di Dark Messiah. Mi sono impegnato al massimo nella scrittura e devo dire che i risultati si sono visti,eccome,stando sopratutto al vostro gradimento,che poi è la cosa che mi interessa di più. Quindi, ancora una volta,grazie,per il tempo che dedicate ai miei vaneggiamenti e ai miei articoli,in questo remoto angolo del Profondo Blu,che è tanto mio quanto vostro. Spero mi perdonerete, se oggi vi faccio perdere qualche secondo, dedicando qualche riga ad alcune ragazze che hanno espresso il loro gradimento per Dark Messiah, dimostrando che l'altra metà del cielo può interessarsi ai videogame e all'entertainment quanto i maschietti...e di essere in grado di esprimere giudizi intelligenti e mirati, appassionarsi e lamentarsi di un settore - quello dei videogiochi - che, per tanti,troppi anni, è stato esclusivo appannaggio di noi "Fratelli in Armi".

Cominciamo con il più sentito dei grazie a VNSMatrix, l'unica donna al mondo,alla quale piace guardarmi giocare e anzi mi sprona a proseguire anche quando io ho mal di testa...senza lei, non scriverei mai nulla di sensato...e sopratutto non avrei lo stimolo a proseguire il mio racconto su Star Trek.
Grazie a Pat, che pur essendo la persona più lontana dai videogiochi che io conosca, è capace di emozionarsi per una bella storia, o una bella poesia...e non manca di farmelo sapere.
Grazie a Kela, che è stata così lucida da dirmi che ha preferito quella di Far Cry e/o quella di Doom III...!(Bisogna sapersi ridimensionare,anche nel "successo"!)
Grazie a MisRomy, che mi ha scritto una mail appassionata e si è convinta a comprare il gioco...!(non serve...te lo do io!)
Grazie a Little An, che mi fornisce le "recensioni delle recensioni", da un punto di vista molto critico e spassionato,e che mi aiuta non poco a migliorare lo stile.
Grazie a SS, che pur essendo la più latitante delle mie lettrici, riesce sempre a cogliere delle sfumature segrete dietro ad ogni mio scritto.
Grazie a Vera F., che quando viene a trovarmi sul blog, (me) lo fa sempre notare.

...e in ogni caso, grazie a tutti voi che passate di qua, per il solo fatto che perdiate tempo a leggere queste righe...per me è il più grande dei ringraziamenti,per l'impegno che metto nel riempire questo foglio virtuale.

Questa mattina...non chiedetemi perchè,non saprei spiegarlo...mi sono svegliato con una tristezza tremenda, nel cuore. Ho quella strana sensazione, sottile e profonda,di aver perso qualcosa.Qualcosa di importante,di bello,di prezioso...qualcosa per cui sarebbe valso lottare e che ora è così lontana da me, che non riesco neanche a vederla, avvolta dalla nebbia gelida di una distanza siderale.
E' per questo, che oggi, i miei versi, di cui mentre scrivo queste parole non ho ancora neanche una vaga idea, serviranno ad allontanare i demoni che albergano in un cuore pieno d'amore.

CANTICA DI UN SOGNO

In quello strano limbo,
a metà fra un sogno di bimbo,
e l'amore di un uomo,
ho sognato te, in cima ad un duomo,
Principessa eterna di vanità,
Regina di cuori nell'Eternità.
Bella e altera,
sinuosa come fiera,
movenze feline e anima rovente,
passione invisa, storia indecente,
per due anime lontane,
nella nebbia odo campane,
ma l'oscurità già lambisce
una storia che ormai finisce.
Non posso aspettarti, sei troppo lontana,
il Fato ha cantato, il nostro peana,
Cantica d'addio, di fuoco e fiele,
Cerbiatta perduta,Destino crudele.
Le mani ti ho teso, hai avuto il messaggio,
non hai risposto e già brucia il villaggio,
luogo sicuro che per te ho costruito,
ma io stesso ora ne sono bandito.
Cavalco la trama,
mia piccola dama,
conosco l'ordito,
ma il cuore è sfinito,
per una corsa eterna,
oscura, senza lanterna,
cercando di toccarti,
fra le spire di cui devi circondarti,
in una gabbia di amore, piena di serpenti.
io ho sfidato gli Elementi,
ma quando ti ho raggiunto,
al mio racconto tu hai messo un punto,
voltandomi la schiena, esacerbata,
da un Cavaliere che, per un lunghissimo istante, ti ha Amata.
Ho gridato il tuo nome,
ti ho maledetto,
per un fato che ci era stato predetto,
destino sornione.
Lacerante dolore
che spezza il cuore,
frammenti di vita vissuti di nascosto,
dentro ad un auto, al centro del bosco,
dove le mani cercavano disperate,
il tocco leggero, di due anime legate,
emozioni violente,
lontane dalla gente,
un bacio, una carezza ed il tempo è volato,
al tuo castello ti ho riportato,
ma il tuo sguardo era spezzato,
non v'era il fuoco che tanto ho amato.
Allora, ho capito:
il gioco è finito,
il torneo è concluso,
ti ho deluso,
ma la cruda realtà,
della mia vanità,
è che ho sognato un destino diverso,
cullato dal suono di un flauto traverso,
mentre adesso il di te pensiero,
mi colma di rabbia, esplode il maniero,
dove ho posato, brano a brano,
il tenue ricordo del tocco della tua mano.
Incido su questa pergamena,
tutta la mia pena,
il Sangue caldo di un Addio ingiusto,
prematuro, Amaro è il suo Gusto.
Nel suono struggente di mille violini
suonati dall'eco dei due clandestini,
avvolgo il ricordo del tuo sorriso,
specchio d'ambra nel tuo viso.
Lacrime calde sgorgano da occhi verde smeraldo,
dove ti specchiavi, trovando la pace, ed il caldo,
l'immagine impressa ,nell'iride scolpita
di una memoria infinita,
di questa cantica,
che ormai è finita,
pungente come ortica,
passione tradita,
in un addio senza fine,
da te mi congedo,
giovane dama, con il mio saluto,
così discreto.

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