11/08/2006

Ovvietà

Bonjour a tout le mond. Come state?Oggi è Mercoledì e,parafrasando i Simpsons, potremmo dire..."L'ora delle Porcherie"!Infatti ho fame e fra poco farò rotta verso i Granai con il mio amico Matthew...un bel panino pieno di acido assirubinocleico è proprio quello che ci vuole.
Il mio appello di ieri non ha sortito alcun effetto:nessuno mi ha proposto niente!Aho,ma sarete sporcaccioni?Sempre e solo al sesso, pensate (bravi...pur'io,ma non lo diciamo in giro!).
Per punizione, oggi vi parlerò di alcune cosucce piuttosto ovvie - cioè che "viviamo" ogni giorno nel nostro quotidiano e che diamo per scontate...ma saperne di più sulla loro origine può rivelarsi interessante.

Ad esempio...quanti di voi, come me, indulgono nel vizio della nicotina?Molti,immagino. Ma qual'e' l'elemento focale per una sigaretta?Il Fuoco!I nostri beneamati accendini, "Usa & Getta", sono probabilmente l'oggetto che, nella vita di un fumatore, viene perso con maggiore frequenza. Quello che non tutti sanno è che l'accendino venne inventato da un team di ingegneri francesi, della "Flaminaire", e che il primo venne messo sul mercato nel 1972. Rimanendo in tema di vizi,chi mi conosce bene sa che io potrei vivere senza acqua, ma non senza Coca-Cola. Vi siete mai chiesti chi abbia inventato il sistema di apertura "a rientro" delle lattine?Correva l'anno di grazia 1962, quando la prima lattina venne messa in commercio; se ve lo ricordate, fino a un pò di tempo fa la linguetta era "a strappo", cioè veniva letteralmente strappata via dalla lattina. Questo, però, oltre ad essere una fonte di inquinamento non da poco e, grazie all'inciviltà di tante persone, anche fonte di incidenti (specialmente sulla spiaggia, dove i lembi di metallo mietevano vittime peggio delle mine antiuomo), costava alle case produttrici qualcosa come 230000 tonnellate di alluminio l'anno. Così,nel 1975, grazie a Daniel Cudzik, venne introdotto il sistema, ancora oggi in uso, della linguetta rientrante, che agevola principalmente il riciclo della materia prima e costa molto di meno, in fase di produzione!

Ora...abbassate gli occhi sulla vostra tastiera, e focalizzate lo sguardo sulle prime lettere : QWERTY. Questo è il nome della tastiera, anzi, è il nome di tutte le tastiere "home-use" del mondo. Ma vi siete mai chiesti, perchè le lettere sono alla rinfusa?E'presto detto:nel 1861, data più o meno ufficiale per l'avvento della prima tastiera Olivetti nel mondo, le lettere erano in ordine alfabetico. Con il progredire della tecnologia, quelle antiche macchine da scrivere divennero via via più snelle ed efficenti ma, di pari passo con la loro diffusione e relativo utilizzo, crebbe anche un problema non da poco : le aste delle lettere e dei numeri, a causa della velocità di battitura degli operatori, finivano continuamente con l'incastrarsi una con l'altra, generando dei rallentamenti -e relative bestemmie in gaelico - non da poco. Fu allora che si pensò ad un interessante stratagemma : mescolare le lettere e metterle alla rinfusa. E'così che nacque la disposizione di tasti che ancora oggi utilizziamo. Anche con l'avvento dell'era digitale, dove non v'e' più il rischio di far inceppare i tasti o le stanghette, quello che doveva essere solo un trucco per ovviare all'eccessiva velocità, rimane oggi un emblema di un passato che non possiamo dimenticare.

Parlando di oggetti da scrivania...avete per caso una matita, sottomano? Quante ne abbiamo triturate, masticate,spezzate,lanciate...eppure,anche la più semplice delle matite ha una lunga storia da raccontare, una storia che inizia nel lontano 1761, quando Kaspar Faber, un ebastinista di Norimberga, creò la prima matita industriale, sfruttando la grafite trovata, per la prima volta, nell'Inghilterra del 1565.

I bottoni sono belli,certo...ma volete mettere la praticità di una zip? Forse non tutti sanno che è dal 1913 che esiste questo sistema di chiusura, per merito di Otto F.G.Sundback, un ingegnere svedese che, riprendendo in mano i disegni di un progetto a chiusura lampo di Withcomb Judson, lo perfezionò e lo brevettò, portando a tutto il mondo la possibilità di allacciarsi i vestiti o le giacche...in un secondo!

Ed infine qualcosa di...Italiano. Alzi la mano chi non ama il gelato nostrano. Nessuno,vero?E'infatti impossibile:il gelato italiano è il migliore del mondo, invidiato e copiato - male - in tutto il globo. Eppure, fino al 1903, il buon mantecato era possibile gustarlo solo in coppetta. Questo, almeno, fino a quando Italo Marchioni, italianissimo venditore ambulante a New York, non ebbe un esaurimento nervoso a furia di lavare le coppe ed i bicchieri; fu così che brevettò il cono a cialda, nel Dicembre del 1903...e meno male che ci ha pensato lui!

Ok...detto questo...io devo lasciarvi,perchè i draghi sulla mia scrivania cominciano ad agitarsi. Niente foto, anche oggi, non si riesce a mettere niente!
Alla prossima

Ale

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