2/02/2007

Venerdi, Friday, Vendredi, Freitag, Viernes

Buongiorno a tutti e ben ritrovati su queste pagine. E'una splendida giornata nella capitale, ma citando il buon vecchio Murphy, sono sicuro che "se qualcosa può andar male...ci andrà". Dopo questa ventata di ottimismo, cominciamo il blog di oggi, anche se non ho idea di cosa scrivere. Anzi, si...in effetti, qualcosa ci sarebbe. Vi siete mai fermati a pensare a quanto, a volte, ci leghiamo ad una persona o ad un oggetto, in modo del tutto irrazionale? Anche quelli di noi meno possessivi, sia per quanto concerne gli affetti che i beni materiali, hanno un qualche punto debole, raffigurato in una persona e/o in un oggetto, o più d'una di ambo le categorie. Tanto per fare un esempio : chi vuole sedersi ed usare il mio computer principale (quello che io & VNSMatrix chiamiamo Sovereign), DEVE necessariamente lavarsi le mani prima di poggiarle sulla tastiera. Il bello è che questa cosa non vale per il secondo computer (il Galaxy), ne per il portatile (Constitution). Ancora : se qualcuno tocca una delle Katane poggiate sul mio caminetto, è come se toccasse me, e la cosa mi urta tantissimo. A volte, ci leghiamo intensamente a qualcuno, intravedendo chissà quali meraviglie nel Cosmo che si porta dietro la nostra nuova scoperta, per poi svegliarci un mattino e pensare che, tutto sommato, non è che ce ne poteva fregà de meno. Al di la di queste morbosità, però, quello a cui mi riferivo nell'incipit, era un altro tipo di legame : quello ad esempio che si instaura con un oggetto regalatoci da qualcuno che amiamo, o comunque da una persona a cui teniamo. Il solo guardare quell'oggetto, quella cosa, per quanto piccola o insignificante sia, fa riaffiorare in noi ricordi, emozioni e sensazioni che montano come un'onda di marea,alla quale è impossibile sottrarsi. A volte, poi, per quanto possiamo essere legati a qualcosa, nel momento in cui i ricordi si saturano di dolore, siamo obbligati a gettar via l'oggetto del contendere, per non rivivere una piena di emozioni dolorose che continuerebbero a scavare dentro ipotetiche ferite. Così, in un momento di profonda catarsi, ci togliamo di mezzo in malo modo ciò che ci fa soffrire, per tentare di sentirci meglio. A volte, la saggezza popolare, ci viene in aiuto ricordandoci che "Lontano dagli Occhi, Lontano Dal Cuore", è un detto che ben si sposa tanto con le persone, quanto con le cose.
C'e'...un oggetto,in particolare, al quale mi sto riferendo adesso. La mia macchinina, la USS Tipo.E'stata con me,relativamente, per poco tempo - e certamente, io non ho mai amato le macchine, ne gli altri mezzi di locomozione, ritenendoli appunto solo un sistema di spostamento e null'altro - ma quella Vecchia Signora Bianca, ancora potente e gloriosa nei suoi lunghi 16 anni di vita e con quasi 180mila KM sulle spalle, si era insinuata così bene nella mia vita, che era diventata quasi un piccolo simbionte, nelle mie giornate. Comoda e spaziosa, non si è mai tirata indietro, sorridendo gentilmente sotto la mia guida nervosa, a qualsiasi ora del giorno e della notte, e con ogni condizione atmosferica. La musica la copriva,delicata,mentre aspiravo lunghe boccate da una Chesterfield, in coda nel traffico, o in lunghe attese. Acqua, fazzoletti profumati, gomme, caramelle, nicotina, cioccolatini, qualcosa da leggere, strofinacci, ombrello, catene, cavetti ed un tettuccio con un UFO nel mezzo per sognare : una piccola casa su quattro ruote, teatro di conversazioni, viaggi, qualche litigata e qualche momento buffo...ma sempre ben disposta, amica silenziosa, comunque presente. Più di tante persone, e questo è tutto dire.
Avrei voluto mettere una foto,ma ovviamente proprio oggi la porta seriale del mio cellulare ha deciso di crinarsi, con mia somma gioia, impedendomi di accedere alle foto della mia ex macchinina. Ex, perchè è defunta in via definitiva, dopo una lunga vita; mi piace pensare a Lei, che tornerà in vita dentro una penna, una attache, una clip per cellulari et similia, parcheggiata in qualche altro Luogo, sotto un bellissimo albero, con tutte e quattro le portiere aperte e una musica lieve che si diffonde dalle sue casse non più malandate,ma nuove e brillanti...Comodamente steso sul sedile posteriore c'e' il mio cagnone Max, che si gode il fresco del mattino, e vicino a lui, Diana, Giada & la signora Kay giocano felici. Poi arriva Cesaretto, mette in moto e, in compagnia dei miei amati amici a quattro zampe, viaggiano tutti insieme verso mondi che a noi è dato solo immaginare.

Alcuni oggetti sono importanti per noi...alcune persone, allo stesso modo, sono importanti per noi. A noi, e solo a noi, il dovere di preservarle, nell'Amicizia e nell'Amore, per non sprecare qualcosa di veramente prezioso...non ci vuole molto, in fondo. Basta volerlo.

Right e right, dopo questa digressione, parliamo d'altro.
E'in edicola Panorama, con i primi due DVD della Sesta Stagione di Star Trek Deep Space Nine. Questa, purtroppo, sarà la stagione in cui uno dei personaggi principali, Jadzia Dax, morirà in combattimento, ma è anche la stagione nella quale la Guerra contro il Dominio prende forma, con tutti gli incredibili coinvolgimenti del caso. Insomma, da non perdere assolutamente.
Ed ora, prima di chiudere, un piccolo aneddoto : oggi è il 2 Febbraio e, in questo giorno, nel 1925, venti persone vengono consegnati alla storia come Eroi. Questi uomini, 20 corrieri, si imbarcarono a turno su una slitta trainata da altrettanti eroici cani, percorrendo in 5 giorni la bellezza di 1000 KM in mezzo ai ghiacci, per raggiungere il villaggio di Nome, direttamente sul Mare di Bering. Scopo del viaggio, era portare l'antitossina della difterite, malattia che stava decimando il villaggio, specialmente i bambini. Fu solo grazie al coraggio di quelle persone, e dei loro eccezionali cani, che il numero delle vittime fu estremamente contenuto. Il capobranco, di quella leggendaria spedizione, un magnifico cane dal sangue misto, ha un nome che oggi tutti conosciamo, grazie al cinema e alla televisione : Balto!

E con questo vi lascio, senza foto, ma con l'augurio di uno splendido fine settimana.

Ale

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