When I have fears that I may cease to be
Before my pen has glean'd my teeming brain,
Before high-piled books, in charactery,
Hold like rich garners the full ripen'd grain;
When I behold, upon the night's starr'd face,
Huge cloudy symbols of a high romance,
And think that I may never live to trace
Their shadows, with the magic hand of chance;
And when I feel, fair creature of an hour,
That I shall never look upon thee more,
Never have relish in the faery power
Of unreflecting love; then on the shore
Of the wide world I stand alone,
and think Till love and fame to nothingness do sink
-
Quando ho paura di cessare di essere,
Prima che i pensieri scivolino via dalla mia penna,
Prima delle alte pile di libri e i loro personaggi,
trattengo tutto come fa il grano con le sue spighe.
Quando resisto,davanti ai volti della notte,
simboli oscuri di una storia meravigliosa,
e penso che potrei non trovare mai le loro ombre,
con la magica mano delle probabilità.
E quando sento,giusta creatura di un'ora,
che non considero più,
il giusto condimento della vita,
di un Amore senza riflessi,
quindi sull'onda del mondo io cavalco da solo,
fino a quando Amore e Fama non affonderanno.
John Keats
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento