In tanti anni di lavoro nel campo dell'informatica,ho sentito bestialità di tutti i tipi. Al di la di chi si professa grande sistemista, o esperto del settore (il famoso "collega esperto",ndA), l'ignoranza nel mondo dei computer è vasta almeno quanto il globo stesso. In questa giornata così triste & amara, priva di qualsivoglia soddisfazione,vediamo se riesco a regalarvi un sorriso con alcune di queste atrocità telematiche.
Il "desktop", vale a dire la "finestra principale" del nostro computer, è stato, probabilmente, il nome maggiormente storpiato nella storia. Esso infatti viene anche definito :
"Dekstop, Desktup, Desktap, Detop, Scrivagna, Destrop, Desktrop, Deltop, Desco, Desto, Derto, Disco, Discop, Dectop, Destod, Desktod,Delstop, Deschetop".
Quando si tratta di "Server non disponibile" o "non raggiungibile", la fantasia umana cavalca veloce. Infatti, tale server può essere :
"irragiungibile/inarrivabile/assente/indisposto/inappellabile/intoccabile/inservibile/ inoppugnabile/indisponibile/inserviente/". Insomma,un server con le mestruazioni, non è una cosa che si vede tutti i giorni.
Se parliamo di password, ovvero le parole chiave di cui tutti siamo utilizzatori, allora la storpiatura di tale vocabolo è seconda solo al desktop. La password può essere infatti detta:
"pessword, pansuor, pissor, panworld, pensiuor, paraword, panstor, pissiuor, passlog, homeword, passarot, pazzword". Manca solo la panzanella, ed il gioco è fatto.
E alla via così. Saltando come di consueto di palo in frasca,leggetevi questo stralcio di articolo apparso su Ufo Notiziario di Settembre 2006.
"Non siamo soli nel "Sistema Solare". Lo storico orientalista russo preconizza il ritorno di Nibiru, decimo pianeta del Sistema Solare conosciuto ed adorato dagli antichi Sumeri.Pseudoscienza o imminente cambiamento di paradigma?Nei due numeri precedenti di questa rivista ci siamo occupati rispettivamente del "Secretum Omega" (sulla scorta della sconcertante testimonianza del free-lance Cristoforo Barbato, suffragata per altro da alcune prove documentarie provenienti da fonte autorevole e verificata, ed inserite tutte in un medesimo contesto coerente di circostanze, fatti e testimonianze) e degli indizi nel mondo scientifico-ufficiale dell'esistenza di un Decimo Pianeta del Sistema Solare orbitante come una cometa ed avente un periodo orbitale di circa 3600 anni.Con questo nostro servizio andiamo direttamente al cuore archeologico della questione presentando ai nostri lettori un'esclusiva intervista con il celebre sumerologo ed orientalista russo Zecharia Sitchin il quale, pur non essendo un membro dell'Establishment accademico-scientifico, è uno studioso capace di una ricerca ed una divulgazione scientifica che nulla hanno da invidiare agli accademici-cattedratici acclamati dai media televisivi.Anzi, a mio avviso è proprio perché l'orientalista russo è rimasto uno studioso indipendente è riuscito a condurre le sue ricerche e a potersi esprimere abbastanza liberamente, conquistandosi negli anni con il suo rigore e la sua logica stringente un pubblico affezionato di lettori di tutto il mondo avvinti dalla sua straordinaria capacità di effettuare studi comparati (sia di tipo sincronico sia diacronico), raccordando campi diversi del sapere come antropologia, archeologia, filologia; storia, genetica, astronomia ed astronautica.Uno studio certamente sui generis ma che ha saputo brillantemente dimostrare come la scienza moderna, figlia del metodo galileiano, stia man mano soltanto riscoprendo conoscenze astronomiche e biologiche già note in epoca antica nella "Terra fra i due Fiumi", la Mesopotamia, ovvero l'attuale Iraq.Terra ove esse, secondo i testi antichi 1, furono tramandate agli uomini da "dei in carne ed ossa". Per non parlare poi di come Sitchin è in grado di coniugare elegantemente due tesi apparentemente agli antipodi: creazionismo ed evoluzionismo."
Fonte: UFO Notiziario" Nuova Serie - N. 64 dell'Agosto/Settembre 2006.
Vi dirò una cosa : Lo Spirito Vince La Materia.
E con questo,torno a bestemmiare in gaelico antico.
Ale
ps:meglio un uovo oggi E una gallina domani.
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