10/17/2006

Hynek


Buongiorno a tutti e buon Martedi.Oggi ho messo in piedi un qualche tipo di record:attualmente,sono loggato su 7 computer e li sto utilizzando tutti.Peccato solo che io non venga pagato per 7,ma transeat. Direi comunque che c'e' sempre chi sta peggio,anche se questo non deve MAI essere fonte di sollievo.

E'una giornata triste,per la capitale.Un incidente in metropolitana si è portato via due vite, al momento, e ne ha sconvolte tantissime altre. Non posso immaginare il dolore e la paura, lo sgomento ed il terrore,che un incidente sottoterra possa generare.Per quello che vale, il mio pensiero va a quegli sfortunati. Ed anche il vostro,ne sono certo, mes amis.
La metropolitana di Roma è veramente un cesso.La Capitale, che è la città più invidiata del mondo, ha il suo punto debole proprio nei trasporti pubblici, tanto quelli di superficie,tanto quelli sotterranei. Due sole linee, pensate per una utenza di 100000 persone, che devono affrontare una massa di gente 6 volte superiore, ogni giorno dell'anno, con picchi che rasentano il 1000000 di utenti. E che cazzo...ma una riammodernata,no?Sono 150 anni che stanno preparando la Linea C, che è pronta tanto quanto lo sono io a buttarmi da un palazzo. Cho sconcio...e che spreco di soldi. Come ho sottolineato una volta, forse dovremmo prendere esempio,per una volta e una sola, da Milano, che dispone di un servizio "underground" di tutto rispetto.

Ma ora, la domanda è:che cavolo c'e' scritto, al titolo del topic?Che significa Hynek?E'presto detto:Hynek è una terribile maledizione Indù,che colpisce istantaneamente chiunque legga il nome, a meno che, come me, non si sia premunito con una serie di incantesimi di protezione che, solcando il piano astrale, rovescino le potenze demoniache sul loro stesso terreno, bufferizzando il quater oltre il lato metafisico.
...
Aho,non ci avrete mica creduto,vero?Perchè in tal caso, fatevi vedere...da uno bravo, intendo. Hynek, è il cognome del professor Josef Allen, una delle menti più illustri del secolo scorso. Nato a Chicago il primo Maggio del 1910, è stato uno dei più grandi astronomi a memoria d'uomo. Nel 1935 completa gli studi di Astrofisica e l'anno successivo si specializza nello studio delle binarie spettroscopiche. Insomma, un cervelletto niente male, per un uomo che aveva consacrato la sua vita allo studio delle stelle e ai misteri del cosmo.Ma qual'era, il grande difetto, per così dire,di Hynek?Da bravo e inflessibile scienziato, NON credeva, nel modo più assoluto, all'esistenza di vita extraterrestre - una specie di Margerita Hack al maschile,insomma.
Una mente inizialmente pragmatica come la sua non poteva concepire la vita fuori dalla Terra; di pari passo alle sue radicate convinzioni, cresceva comunque anche la sua fama, fino a quando, passando dallo Smithsonian ad Harward, attraverso la Northwester University, il buon dottore venne contattato da supersegreti apparati militari, che lo coinvolsero in quello che passò alla storia come il progetto Blue Book. L'aviazione americana, sconvolta dal quantitativo di segnalazioni su presunti OVNI (Oggeti volanti non identificati), nel 1948 fondò un progetto atto allo studio di tali fenomeni, col nome di Sign, ribattezzato poi Grudge e, infine, Progetto Blue Book. Scopo di tale progetto, era screditare, attraverso sofisticate analisi scientifiche, le migliaia di avvistamenti che fioccavano da ogni parte del globo. E chi, meglio del famoso e universalmente riconosciuto come il migliore del suo campo, professor J.A. Hynek poteva riuscirci?Un giorno,riferendosi alla questione "UFO", pronunciò una frase,che divenne quasi un aforisma:
"L'intera questione...col dovuto rispetto...è grottescamente ridicola".
Hynek studiò decinaia e decinaia...pardon, centinaia e centinaia di casi di avvistamenti, rapimenti, mutilazioni di animali e incontri ravvicinati di varia natura. Qualcosa, lentamente ma inesorabilmente, si stava facendo strada nella sua testa e nel suo cuore:il tarlo del dubbio che ci potessere essere un fondo di verità dietro a tutti i racconti che aveva analizzato, cominciava a divenire qualcosa di più che una mera idea infondata.Specialmente in virtù del fatto che cominciavano ad essere presenti, fra i vari testimoni, anche persone di sicura attendibilità, come piloti civili e militari, medici, ingegneri, professionisti e avvocati, i quali riportavano, in sostanza, le medesime conclusioni e i medesimi racconti della maggior parte della gente comune. Fu allora, che Hynek iniziò a vedere le cose sotto una nuova prospettiva, secondo una regola semplicissima:è possibile che tutte le migliaia di segnalazioni, in ogni parte del mondo, provenienti da ogni ceto sociale, erano frutto di fantasie, malattie mentali e isterie di massa. Impossibile. Hynek era uno scienziato e come tale, non poteva non considerare la legge dei grandi numeri.
Così, il suo punto di vista cambio radicalmente...tanto da fargli fondare il CUFOS, vale a dire il "centro per gli studi ufologici", ancora oggi attivo e a lui dedicato. Hynek si coprì di ridicolo davanti ai suoi collaboratori, ma egli, nella sua onestà, era convinto che fosse più importante preoccuparsi di perorare una giusta causa, che pensare alle cattiverie della comununità scientifica.
Per capire appieno quanto sia stata e quanto è importante, per l'Ufologia così come noi la conosciamo, basti dire che "La scala di Hynek", ovvero il metodo di controllo sugli avvistamenti, è ancora oggi alla base di tutte le segnalazioni e di tutti gli studi scientifici in materia di UFO.
Fu poco prima di morire, il 27 Aprile del 1986,a causa di un devastante tumore al cervello, che il professore ci regalò la sua ultima, immortale perla di saggezza, un imperituro memento alla scienza e alla conoscenza:
"L'assenza della prova, NON è la prova dell'Assenza".
Una frase semplice e geniale, proprio come il mite professore di Chicago.

Per quanti volessero approfondire la storia del dottor Hynek, e dei suoi studi, vi lascio i titoli delle sue tre principali pubblicazioni:

Hynek - Report Ufo (1977)
La via della realtà : un rapporto aggiornato sugli oggetti volanti non identificati (1975)
Gli Ufo di Hudson alley (1987)

...E anche per oggi, direi che è tutto.Vi lascio con l'alienante bellezza di Evangeline Lilly e vi dico...alla prossima!

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