10/31/2006

Il Lungo Addio

Esiste un dolore più completo
di quello della perdita, del proprio amuleto?
Fantasma d'Amore,
freccia nel cuore,
cantico di dolore,
antico livore,
perchè noi sappiamo,
e per questo temiamo,
che i sentieri del Cuore,
sono ardua questione
quando il giudizio è offuscato
da un Cuore innamorato.
Quanto dolore,
nel ricordo delle tue parole.
"Stupendo,dolce,gentile", così al Cavalier, tu t'appellavi,
mentre ad un altro amore, già anelavi.
Ho rischiato Vita e Dignità,
per specchiarmi nei tuoi occhi d'Ambra,mia vanità.
Nell'attesa di un bacio rubato,
ho scoperto le carte e tu ne hai approfittato:
violento destino,
per un romanzo clandestino,
di due anime affini,
troppo lontani,troppo vicini.
L'unica via è augurarti ogni bene,
ricacciando all'oscurità le mie pene,
di un amore immaturo, mai duraturo,
scoperto,tradito,legato,imperituro.
Muovi l'Alfiere, è ancora il tuo turno,
Scacco al Re, in questo infausto giorno.
Ma la mossa hai sbagliato,
mi hai lacerato,
rifuggo il dolore,
in un altro calore,
Il Cavallo sulla Regina,
mi hai perso, bambina.
Il dado è tratto, il gioco è fatto,
l'addio di un poeta, alla Musa di creta,
sabbia, diamanti e ossidiana,
fulgore di un amore,
che ha visto scoccare, le sue ultime ore.
Struggente dolore di un sogno d'amore,
infranto sugli scogli,
di una perfetta intesa,che tu non cogli.
Disegnare il tuo viso per poterlo consegnare,
all'Eternità di un Tempo che non ti potrà mai violare,
il fiume scorre verso il tuo bene,
le regioni limpide lontane dal fiele,
ed io cedo a questo oblio,
mentre piangendo, ti dico Addio.

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