10/03/2006
Nazca
Buongiorno a tutti e buon Martedi.Come ho spiegato una volta,il Martedi NON è uno dei miei giorni favoriti e infatti si sta rivelando una vera tragedia...aspetto il colpo di grazia verso le 17, e sono certo che arriverà, rispettando in pieno la legge di Murphy, che dice "Ecco un'altra splendida giornata,dove se qualcosa può andar male...ci andrà".Vedremo se le mie arti divinatorie verranno confermate con lo scorrere degli eventi (speriamo di no...se voi avete un canale preferenziale con l'Altissimo,potreste chiedergli di far scorrere tutto liscio,oggi?).
Al di la delle mie farneticazioni mistico-religiose, oggi vorrei parlarvi di uno dei misteri archeologici più famosi ed affascinanti dei nostri tempi, ovvero le "Linee di Nazca" nel Perù Orientale. Lo spunto mi viene dalla mia amica e collega Patrizia,la quale, con supremo sprezzo del pericolo (!), ha scattato delle foto alle linee sopra citate a bordo di un biplano, nel pieno del suo viaggio di nozze!Quindi,mille ringraziamenti a lei e i complimenti per le foto. A questo proposito,ne ho scelta solo una, quella forse più rappresentativa, ma nei prossimi post ne metterò qualcun'altra.
Era l'anno del signore 1927, quando un pilota dell'aviazione peruviana, comunicò, per primo, la presenza di una serie di linee che si stendevano per chilometri sugli altopiani di Nazca, e che quelle stesse linee formavano le più disparate figure; nel 1939, l'archeologo Statunitense Paul Kosok ne definì con attenzione i dettagli, definendo alla perfezione le forme che ancora oggi possiamo ammirare. Un condor di 120 metri, un ragno di 45, un colibrì di 50, uno strano essere (Alieno?) di 70...tutte figure che possono essere ammirate solo ed esclusivamente dall'alto. La prima domanda a cui ci viene da pensare è : come caz*o hanno fatto gli Indiani di Nazca a tracciare ste linee?Al di la delle forme, fotografate in ogni possibile angolazione, quello che da da pensare è che esistono una serie infinite di linee geometriche assolutamente perfette (con uno scarto di pochi millimetri), tutto intorno alle immagini:una di esse, perfettamente retta, misura la bellezza di 65 km!Una stima ufficiale,inoltre,parla di un totale di linee e segmenti pari a 13 mila...!
Nazca significa : "Il deserto che parla", nella lingua dei nativi. Ed è vero. La pampa peruviana dove riposano le figure - così diversa dalla pampa argentina - è un luogo inospitale fatto di sabbia e rocce, dove la Vita stessa trova difficoltà ad albergare; ma quella pampa, parla, una lingua misteriosa fatta di segni sulla nuda roccia, nella pietra e nella sabbia, simboli di un passato lontanissimo e non ancora identificato. Grida il suo mistero attraverso i secoli e le pieghe del tempo, mentre a noi non resta che formulare delle ipotesi;la più accreditata vuole la creazione delle linee in un tempo antecedente agli stessi Incas, forse parallelo agli studiosi di astronomia dell'america precolombiana e ai costruttori della porta del sole in Bolivia.
I "grabados", ovvero i disegni più famosi citati prima (il ragno, il colibri...), sono affiancati da tantissimi altri oggetti delle forme e delle dimensioni più disparate: cani, gatti, figure che ricordano i dischi volanti e gli UFO "moderni", oggetti indescrivibili e creature mai viste compongono il mosaico che da vita ad un mistero che, stando alla datazione del carbonio14 (un test non del tutto affidabile), è in piedi almeno da 1500 anni.
Al di la delle indiscutibili capacità tecnologiche necessarie per la costruzione di tali forme - che certamente, NON erano in possesso dei nativi - quello che fa riflettere è l'assoluta necessità di alzarsi in volo ad una quota che varia fra i 300 e gli 800 metri per poter vedere (quasi) tutto lo spettacolo di linee che poggia sul terreno.
Dando per scontato che gli umani dell'epoca non avessero a)le ali b)i mezzi c)la manodopera necessari per completare tali opere, forse è leggittimo alzare gli occhi al cielo e chiedersi se, ancora una volta, ci troviamo di fronte all'interferenza di Intelligenze Extraterresti, antichi visitatori del nostro passato che hanno lasciato l'ennesima, forse non inconfutabile, ma certamente, ineluttabile, traccia.
Tuttavia,se credete che solo a Nazca vi siano delle linee geometriche visibili dall'alto, vi sbagliate di grosso. Ad esempio,nella pampa di Villacuri, a 30 km da Pisco, ci sono delle enormi forme che ricordano un umanoide ed un condor; in Atacama, è possibile vedere, ma solo a 1000 metri d'altezza, la forma di un uomo con indosso una sorta di corona. Dal suo viso si dipartono una serie di raggi, che ricordano quelli del sole, quasi a ricordare la sua ascendenza sacra o,comunque, la sua provenienza dal cielo.
A strapiombo sull'oceano,a sud di Lima, esiste un candeliere inciso nella roccia, visibile per intero solo a 20 km di distanza, e solo dal mare.E potremmo continuare a lungo...
Dal mio punto di vista, la risposta è ovvia. Come per le Piramidi, è impossibile - ancorchè illogico - pensare ad uno sforzo sovrumano dei popoli dell'epoca per creare qualcosa che, anche con la moderna tecnologia, non è possibile (o comunque sarebbe estremamente complesso) riprodurre.
A volte, la spiegazione più semplice è anche quella giusta:visitatori dallo spazio hanno voluto "aiutare" gli uomini del tempo, a creare tali costruzioni. Ma non chiedetemene il motivo...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento