10/26/2007

Chi c'e' al Volante...?

Io Amo la mia città. Roma è la capitale del mondo,la più bella e affascinante città,di tutte quelle che ho visitato nella mia vita. Però, quando piove, devo ammettere che non si può circolare. Non solo perchè le strade diventano impraticabili - parlando a livello di manto stradale, ma soprattutto perchè,non appena cadono due gocce d'acqua, appare la creatura più letale nella storia dell'automobilismo : il Guidatore Occasionale,nelle sue varie, raccapriccianti incarnazioni. Mentre nell'ultimo anno - e chi guida lo sa bene, il volume di auto in circolazione è praticamente raddoppiato, così non è stato,purtroppo,per la qualità delle strade prima, e per la qualità degli autisti,poi.
Torniamo però alla fenomenologia del terribile Guidatore Occasionale. Questo strano,particolarissimo essere velenoso e dal quoziente intellettivo pari a quello di un cannolo, ha mille facce ed è un pericolo costante per la specie del Guidatore Razionale. Vediamo di squarciare il velo di ignoranza che copre questa specie, cercando così di cautelarci quando siamo alla guida.

La più recente scoperta scientifica nell'ambito dello studio di queste subumane forme di vita, è costituita dal Guidatore Occasionale Giovane. Questa sorta di paramecio dal volume cranico unicellulare, tanto nella sua versione maschile che femminile, affolla le strade romane da circa un anno. E'munito di quel sottoprodotto autostradale che sono le macchinette '50, una vera trappola mortale che, oltre a raggiungere una velocità pari a quella di una lumaca zoppa, sono anche inquinanti, pericolose per chi le guida (grazie ad un esoscheletro in vetroresina...VETRORESINA,cazzo!), e ancor più pericolose per chi ci sta intorno, grazie alle peculiarità del Guidatore Occasionale Giovane. Il becero, infatti, non solo non conosce minimamente le regole stradali ma,poichè non sa leggere, ignora anche cosa siano quei misteriosi simboli arcani affissi a pali sovente di colore grigio, conosciuti ai più come Cartelli o Segnali Stradali. Il G.O.G., tende a viaggiare in mezzo alla carreggiata, ostruendo il passaggio a destra e a sinistra; non conosce l'uso della freccia - la accende solo per utilizzarla come luce psicotropa,grazie alla sua intermittenza - e molto spesso riempie di graffi la sua "vettura" e quelle limitrofe,mentre è occupato in quella difficilissima manovra che è nota come "Parcheggio".
Il G.O.G. maschio è essenzialmente un codardo: ha atteggiamenti da coatto antico ma, appena uno accenna un minimo di reazione, esso si richiude a mo' di riccio, profondendosi in mille scuse.
La G.O.G. femmina, che si crede protetta dal suo status di appartenenza al genere femminile, guida con un occhio alla strada ed un altro allo specchietto, per esser certa di avere i capelli a posto. Quando le si fa gentilmente notare che no, non è possibile mettere la macchina di taglio in tripla fila perchè su quella cazzo di strada ci passa a malapena uno scooter, essa si produce in epiteti tali da far impallidire il più incallito degli scaricatori di porto.Insulti come "stupida puttana"sono acqua di rose per la G.O.G.,quindi la sola cosa sensata da fare è superarla, magari alzando il dito medio mentre lo si fa (la G.O.G. conosce il linguaggio dei gesti meglio della lingua parlata).

Altra categoria del G.O., è quella del Guidatore Occasionale da Pioggia, conosciuto in ambito scientifico come G.O.P. Quest'essere a metà fra il centauro e la scimmia, quando il meteo lo permette,vive la sua esistenza su due ruote; tuttavia,quando Giove Pluvio fa sentire la sua influenza, il G.O.P. decide di abbandonare casco e guanti, in favore della sua carrozza a 4 ruote. Sfortunatamente, i neuroni nel cranio di tale essere non riconoscono la differenza fra una moto ed una automobile, quindi il G.O.P. crede - a torto - che può fare le medesime cose,al volante, di quando sta in sella al suo scooter, o moto che sia. Questo comporta: andare contromano, mettere la freccia a destra per poi girare a sinistra e viceversa, fermarsi in mezzo alla strada senza motivo, guidare con il pedale del freno costantemente premuto, parcheggiare in doppia/terza/quarta fila, passare con il rosso, posteggiare in modo tale da occupare 4 posti ed altre amenità. Il G.O.P. è riconoscibile dal fatto che la macchina gli si spegne ogni volta che riparte, ed anche dal fatto che partire in salita è una operazione proibitiva o, ancora, dalla totale mancanza del rispetto della distanza di sicurezza.

Terza categoria del G.O., è quella, egualmente pericolosa rispetto alle due succitate, del Guidatore Occasionale da WeekEnd, conosciuto come G.O.W. .Quest'essere mutaforma, durante la settimana, si sposta - saggiamente, con i mezzi pubblici, intesi come metrò, bus e taxi. Purtroppo, per via di una misteriosa forma di senilismo recrudescente, nel fine settimana il G.O.W. decide malamente di mettersi al volante, intasando la città. Guidare è un arte che si impara con il tempo. Portare una vettura è grosso modo alla portata di tutti, ma GUIDARE è decisamente un'altra cosa. Il G.O.W. è purtroppo convinto che, avendo quel documento che risponde al nome di patente, è abilitato a mettersi su quattro ruote; nei fine settimana, è possibile vedere orde di G.O.W. con gli occhi sbarrati alla guida, epilettici mentre cercano di districarsi ad un incrocio su una banalissima strada a doppio senso, generando una fila tale da far sembrare la Coda per la Bocca di Ade, un Paradiso sulla Terra. Il G.O.W. è pericoloso perchè fondamentalmente non conosce le strade e, per percorrere un dato tratto, segue lo stesso percorso (e sovente le stesse fermate) dell'Autobus che lo porta sul luogo di lavoro o di svago, producendosi in un giro assurdo di 3 ore, per fare mezzo chilometro. Il G.O.W. è una autentica mina vagante, mentre lo si vede guardare pericolosamente i cartelli, i nomi delle vie e i semafori, ignorando totalmente che, dietro, di fianco e davanti, ci sono milioni di altre macchine i cui autisti non possono sapere che il G.O.W. sta per compiere una inversione a U degna di Miami Vice.

Quarta ed ultima categoria, che racchiude tutte...TUTTE...le peculiarità biologiche e tecnologiche delle altre tre specie, è il temibile G.A.P., ovvero il Guidatore Assiduo e Pericoloso. Questi esseri, che sono la maggioranza, portano regolarmente il loro culo su quattro ruote, ma ignorano totalmente (oltre al vivere civile), le più elementari regole di guida e di buona creanza. Maleducati, distratti, impediti, boriosi e potenzialmente pericolosi, gli esseri appartenenti al G.A.P sono ovunque, dalle metropoli alle vie del più piccolo paese di provincia. Sono una minaccia per loro stessi, per chi ha il coraggio di stare in macchina con loro e, ancor di più,per chi circola nelle loro vicinanze.

Ora che lo sapete...mi raccomando...fate attenzione.

Alla prossima...e buon fine settimana a quasi tutti.

Ale
ps:nell'immagine, una rarissima foto di Guidatore Razionale, prima che perdesse il senno a causa delle succitate mostruosità che circolano sulle strade romane.

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